È stato lanciato ufficialmente con un evento dedicato lo scorso mercoledì 17 aprile presso il Salone nobile di Villa Cambiaso a Genova il progetto interreg Italia-Francia Marittimo 2021/2027 “Plastron”. Acronimo di “riuso della PLAstica dal mare usando la manifattura additiva come Strategia per le sfide delle filiere del TuRismO e la resilieNza delle imprese”, esso ha come obiettivo di fornire alle comunità affacciate sul Mar Mediterraneo conoscenze e strumenti per il miglioramento della propria sostenibilità.
In sintesi
Finanziato nell’ambito del primo avviso Italia-Francia Interreg Marittimo 2021/2027, “Plastron” si configura quale progetto di “priorità 2” e afferisce alla linea di azione “Una area transfrontaliera resiliente ed efficiente dal punto di vista delle risorse”. Esso coinvolge nei panni di capofila il centro pubblico Confservizi Cispel Toscana Italia e quali partner italiani il Comune di Stintino, l’Università di Genova, la Fondazione di tutela ambientale MEDSEA e l’Agenzia Regionale Recupero Risorse; quanto alla Francia vi collaborano invece il Comune di Île Rousse e l’Università della Costa Azzurra per un budget totale di 183.125 euro.
Il punto di partenza del programma saranno alcune attività di studio volte a comprendere come trasformare la plastica recuperata nei mari e gli scarti celluloidi attraverso la loro conversione a materiale per stampanti 3D. Seguiranno poi sperimentazioni su territori pilota selezionati finalizzate a monitorare l’efficacia delle strategie adottare e azioni di divulgazione mirata delle buone pratiche così andate a crearsi.
L’incontro del progetto “Plastron”
Il progetto “Plastron” ha preso ufficialmente il via con l’incontro dedicato della settimana passata, che ne ha visti coinvolti in prima linea i numerosi partecipanti italiani e francesi. Dalla giornata sono emerse affinità e complementarietà che secondo i gestori promettono di avere ricadute positive nelle località, nelle imprese marine e nel mondo dell’educazione. Il tutto affinchè i cittadini più o meno giovani possano avvicinarsi e apprendere l’economia circolare e la corretta gestione dei rifiuti in nome della salvaguardia ambientale.
Il vertice è stato peraltro occasione per presentare le esperienze e le professionalità che saranno messe in campo nel corso dei prossimi tre anni di progettualità. Si tratterà, più nello specifico, di organizzare clean-up di sensibilizzazione e workshop di informazione sul riutilizzo dei materiali di scarto nonché di redigere protocolli congiunti per l’integrazione con un ciclo sostenibile dei rifiuti; saranno predisposti anche open day al fianco delle scuole delle regioni partner orientati a portare la tematica della lotta all’inquinamento all’attenzione delle nuove generazioni.
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