È stato inaugurato ufficialmente lo scorso lunedì 18 dicembre il nuovo cantiere di scavo del Tunnel di base del Moncenisio, sezione fondamentale per parte italiana della linea ferroviaria Torino-Lione. La galleria, di lunghezza complessiva pari a 57,5 chilometri, è già in fase costruzione sul versante francese a partire dall’imbocco a Saint-Julien-Montdenis, dove si estende per 45 chilometri. I lavori avranno un costo indicativo di un miliardo di euro e impiegheranno circa 700 professionisti facenti capo al raggruppamento binazionale UXT, composto dalle aziende Itinera, Ghella e Spie Batignolles.
Gli interventi sul Tunnel di base del Moncenisio
Gli interventi previsti sul Tunnel di base del Moncenisio contemplano la realizzazione, attraverso l’impiego di frese apposite, di due gallerie ferroviarie che raggiungano Susa. A gestirli sotto incarico dei Governi italiano e francese sarà la società binazionale Telt, firmataria di un Patto di integrità e sostenibilità delle imprese nonché della Carta Mission-S per la sicurezza nei cantieri.
Le nuove ditte sono subentrate nel sito di Chiomonte dopo la scadenza, nel mese di novembre scorso, del contratto per la costruzione delle nicchie all’interno del Tunnel Maddalena 1, necessarie per la logistica dei mezzi incaricati di ricavare le due nuove canne. Dopo la preparazione e l’allestimento dell’area, sono stimati in totale circa 30 chilometri di nuovi scavi in programma, compresi i tunnel di base, la galleria Maddalena 2, i rami di collegamento, il sito di sicurezza di Clarea e la galleria artificiale all’imbocco est di Susa.
Decarbonizzazione ed emissioni zero
Il cantiere del Tunnel di base del Moncenisio dovrebbe poter essere, secondo quanto promesso dalle aziende gestrici, completamente a emissioni zero. Questo grazie all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, sistemi tecnologici a basso consumo e veicoli elettrici nonché alla compensazione dell’inquinamento residuo attraverso interventi da progetti certificati.
“Viaggiare in treno nel 2032 tra Torino e Lione significherà inquinare di meno e perdere meno tempo come spostarsi tra Messina, Reggio, Roma e Milano – ha commentato il vicepremier italiano e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, presente all’inaugurazione assieme al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al direttore generale di Telt, Maurizio Bufalini, e dei rappresentanti di istituzioni nonché di associazioni datoriali e sindacali locali -. Il 2032 sarà un anno particolare, perché avremo anche il primo treno tra Fortezza e Innsbruck e il primo treno tra Palermo, Roma, Milano, Berlino e Stoccolma”.
Le ricadute sulle regioni
Nel suo intervento Salvini non ha mancato di rammentare e confermare i prossimi investimenti in programma sui territori interessati in questi mesi dai lavori della linea ferroviaria Torino-Lione. “Si parla di diversi milioni di euro per i Comuni che hanno portato pazienza in questi anni, che verrà ricompensata non solo con una grande infrastruttura ma anche da opere che potranno aiutare i cittadini“.
Il sostegno alla tratta è stato confermato in un messaggio da Clément Beaune, ministro francese dei Trasporti, che ha dichiarato che “è una grande soddisfazione vedere concretizzarsi questa parte di un progetto fondamentale per le relazioni non solo tra Italia e Francia ma anche europee nell’ambito del Corridioio Mediterraneo”. Secondo l’uomo la nuova linea “è l’unica soluzione possibile per trasferire in modo massiccio dalla strada alla ferrovia il traffico merci che attraversa le Alpi franco-italiane ed è dunque essenziale per la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico”.