È un traguardo tanto vasto quanto ambizioso quello posto in essere da “Innovation Mile”, il progetto di riqualificazione dell’asse ferroviario di Torino sino alla Stazione Dora. Tale attuale vuoto urbano sarà trasformato in un nuovo e innovativo spazio per la ricerca, la formazione e lo sviluppo di start-up e giovani imprese.
Dotata di 200 mila metri quadri di ampiezza, la zona in questione è sita tra il polo universitario del Politecnico e il parco tecnologico conosciuto come Environment Park; essa tocca peraltro il centro di cultura e innovazione denominato Officine Grandi Riparazioni (OGR) e la stazione ferroviaria di Porta Susa.
Un primo passo: il comitato promotore
Lo scorso giovedì 15 febbraio “Innovation Mile” ha compiuto un primo e importante passo nella direzione della sua realizzazione attraverso la costituzione e la presentazione del suo comitato promotore. Esso è stato posto sotto la coordinazione di Davide Canavesio, presidente di Nexto; ricoprono invece il ruolo di vicepresidenti il Rettore eletto del Politecnico Stefano Corgnati e il presidente di Environment Park Giacomo Portas.
Al momento fanno parte del gruppo, oltre a OGR, la società di progettazione e realizzazione di infrastrutture della Città di Torino Infra.To, la società di investimenti Lift, la start-up di ricerca e sviluppo New Cleo, l’associazione culturale Nexto e l’azienda di affordable housing Planet social house.
I prossimi step: una idea progettuale innovativa e sostenibile
Le aree interessate da “Innovation Mile” risultano a oggi di proprietà delle Ferrovie dello Stato, con le quali il comitato promotore ha già avuto avviato alcune interlocuzioni che dovrebbero proseguire il prossimo martedì 12 marzo. Dopo aver definito di comune accordo un quadro progettuale, sarà necessario procedere a ricercare eventuali figure che investano nel piano già sviluppato dall’architetto Benedetto Camerana.
Le tempistiche per la realizzazione delle strutture dovrebbero oscillare attorno ai tre anni dal momento in cui verrà finalizzato l’acquisto delle aree. Seguirà, per poter portare l’iniziativa a decollare completamente, l’assegnazione di tali spazi a coloro che sceglieranno di insediarvisi.
Il futuro: “Innovation Mile”
Più nello specifico “Innovation Mile” dovrebbe potersi sviluppare su due zone allineate. L’una sarà dotata di 52 mila metri quadri di ampiezza e posta tra Porta Susa e le OGR; qui è prevista la realizzazione di un edifico paesaggisticamente in relazione con il grattacielo San Paolo e l’area Porta Europa. L’altra sarà per contro dotata di 143 mila metri quadri di grandezza e collocata invece nelle vicinanze dell’Environment Park; qui sorgeranno ulteriori plessi nel pieno rispetto del fabbricato storico esistente.
Tutti gli edifici saranno forniti di tetti e facciate verdi a simboleggiare le attività rispettose dell’ambiente che verranno svolte al loro interno all’insegna di valori quali sostenibilità, decarbonizzazione, inclusione sociale e integrazione tecnologica. Qui ogni partecipante potrà beneficiare di un proprio spazio riservato, cui andrà ad affiancarsi un 40% di locali adibito a residenze universitarie e punti commerciali.