Cultura

Canton Vallese: riapre al pubblico il Musée valaisan des Bisses

Musée valaisan des Bisses (fonte/source: Wikimedia Commons, Vaquins, CC BY-SA 3.0)

Sabato 20 aprile il polo espositivo del comune di Botyre festeggerà l’inaugurazione di mostre inedite, il lancio del nuovo percorso didattico per bambino e l’iscrizione a patrimonio UNESCO dell’irrigazione tradizionale svizzera.

Quella del prossimo sabato 20 aprile si preannuncia una giornata densa di ricorrenze da festeggiare e appuntamenti da non perdere per il Musée valaisan des Bisses di Botyre (Ayent, Canton Vallese). Sin dalla mattinata, difatti, il polo aperto sin dal 2012 non soltanto inaugurerà ufficialmente la stagione espositiva 2024 bensì presenterà al pubblico il nuovo percorso didattico interno dedicato ai più piccoli; l’iniziativa sarà peraltro anche l’occasione per celebrare l’iscrizione a patrimonio UNESCO dell’irrigazione tradizionale svizzera avvenuta all’inizio del mese di dicembre scorso.

Il Musée valaisan des Bisses

Il Musée valaisan des Bisses sorge all’interno di un edificio storico risalente al XVII secolo sito nel cuore del villaggio di Botyre ed è focalizzato su canali e tecniche di irrigazione tipiche. Dotato di uno spazio espositivo pari a circa 270 metri quadri, esso si trova suddiviso in una decina di sale tematiche allestite con centinaia di documenti e manufatti, supporti interattivi e ricostruzioni realistiche. Dall’epoca romana e sino ai giorni nostri, tale percorso mette in luce il ruolo decisivo rivestito dai “Bisses” su tutto l’arco alpino.

Esternamente alla struttura, poi, storia e geografia ma anche implicazioni culturali e sociali dell’approvvigionamento idrico possono essere approfonditi anche da va,bono grazie a una rappresentazione a grandezza naturale per loro pensata. L’importanza dell’acqua per la biodiversità di montagna viene sottolineata anche dall’itinerario immersivo denominato “Chemin du musée” (“Cammino del museo”); questo ripercorre attraverso appositi pannelli didattici alcuni dei canali più famosi dei dintorni, ovverosia il Bisse d’Ayent, il Bisse de Sion e il Bitailla da Anzère sino a Botyre.

Il Musée valaisan des Bisses sarà visitabile sino al prossimo sabato 9 novembre dal mercoledì al venerdì con orario dalle 14:00 alle 19:00, sabato con orario dalle 10:00 alle 19:00 e domenica con orario dalle 11:00 alle 19:00; in estate l’apertura sarà prolungata sin dal lunedì con medesimo orario.

Il programma dell’inaugurazione

Per la sua giornata di inaugurazione il Musée valaisan des Bisses ha pensato a un ricco programma di attività. Ad aprire la mattinata alle 10:00 saranno i saluti delle autorità presenti, tra cui il capo del dipartimento Sanità, affari sociali e cultura del Cantone del Vallese Mathias Reynard e il presidente del Comune di Ayent Christophe Beney; presenti anche Urs Andereggen dell’Association Bisses Valais, il curatore Bernard Fibicher e il direttore e responsabile scientifico Gaëtan Morard.

Dalle 11:00 alle 13:00 seguirà una visita guidata al polo in compagnia di Maëlle Cornut e Thierry Raboud, artisti ospiti per la mostra “Regarder le glacier s’en aller” (“Guardare il ghiacciaio andarsene”), parte del programma museale denominato “Art for glaciers”. Dopo la prima mostra permanente “Si les glaciers ne revenaient pas” (“Se i ghiacciai non tornassero”), la tematica ambientale e idrica torna in auge grazie a una seconda e correlata nuova esposizione perenne dal titolo “Le soleil nous inonde” (“Il sole ci inonda”).

A questa si collega poi il percorso didattico per bambini dai 6 ai 12 anni denominato “Anselme et Albert la vipère” (“Anselme e Albert la vipera”), realizzato in collaborazione con il Centre Régional d’Études des Populations Alpines (CREPA). Inseguendo Anselme, personaggio del XV secolo che assistette alla costruzione della Grand bisse d’Ayent, i piccoli visitatori avranno modo di avvicinarsi in modo ludico al mondo dei canali irrigui in solitaria, apprendendone dettagli e valore patrimoniale per il tramite del gioco.

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