Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    Nos Alpes
    • FAI UN DONO
    • PARTNERS
    • ABBONATI
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    • Fai un dono
    • Abbonati
    • Economia e politica
      • Trasporti
      • Economia
      • Politica
    • Cultura e patrimonio
    • Ambiente e territorio
    • Turismo e sport
    • Territori
      • Alpi del nord e Rodano
      • Alpi del sud e Provenza
      • Valle d’Aosta
      • Piemonte
      • Liguria
      • Corsica e Sardegna
      • Svizzera romanda e Ticino
    • Rubriche
      • Nos Alpes alla scoperta…
      • Nos Alpes, Nos Livres
      • Nos Alpes Cuisine
      • Racconti
      • Contributi e idee
    • IT
      • FR
    • Log In
    Nos Alpes
    Home » Articoli » Frontalieri: perché dall’Italia si scappa a lavorare in Svizzera
    Economia

    Frontalieri: perché dall’Italia si scappa a lavorare in Svizzera

    Enrico MartialEnrico Martial16 Maggio 2024
    Share Facebook Twitter LinkedIn Email WhatsApp Copy Link Telegram
    Frontalieri In Svizzera, Convegno Aosta 15 Maggio 2024 - Nos Alpes
    Frontalieri In Svizzera, Convegno Aosta 15 Maggio 2024 - Nos Alpes
    Aoste 728x90px hiver25

    La Svizzera attira sempre più frontalieri anche dalle regioni di confine italiane, e si fa fatica anche a capire l’ampiezza del fenomeno. Il convegno che si è tenuto ad Aosta il 15 maggio, organizzato da Unipol ma in sostanza sulla spinta dei settori per i frontalieri delle organizzazioni sindacali italiane, ha offerto qualche spunto sulla situazione percepita e su alcune sfide in corso.

    Il primo elemento emerso riguarda la percezione del fenomeno. Se altri territori vicini alla Svizzera hanno da tempo chiaro il tema dei frontalieri – tra queste per esempio il Genevois français – in Italia il tema è sostanzialmente marginale nelle politiche pubbliche nazionali.

    Politiche italiane distratte ed erratiche

    L’impatto del fenomeno è d’altra parte relativamente modesto in termini assoluti: si parla di 130 mila frontalieri italiani in Svizzera. La sola Lombardia nel quarto trimestre 2023 contava 4,5 milioni di occupati e circa 60 mila frontalieri: un rapporto quindi basso. Sono numeri però concentrati nelle zone prossime al confine, con effetti sociali ed economici. A livello locale il fenomeno è ben evidente, ma si fatica ad attirare l’attenzione delle politiche nazionali e a farne una priorità.

    Lo sviluppo e l’applicazione dell’accordo bilaterale italo-svizzero sui frontalieri e sulla loro tassazione ne è l’esempio. Il nuovo modello di tassazione genera disaccordi, proteste ed effetti su una fascia numericamente limitata di popolazione e su un circoscritto numero di comuni di frontiera. Al convegno di Aosta hanno partecipato esponenti del governo regionale, Luciano Caveri per le politiche europee e Luigi Bertschy per le politiche del lavoro, ma ai paralleli incontri in Lombardia e Piemonte organizzati sempre da Unipol al massimo partecipa qualche sindaco, proprio in ragione delle tensioni che si generano e della difficoltà nel trovare soluzioni alla questione.

    LEGGI ANCHE: Frontalieri italiani in Svizzera: oltre 7 mila firme contro la tassa sulla sanità

    Secondo diversi interventi, le politiche nazionali italiane poi, incentivando la tassazione o sviluppando ostacoli di natura amministrativa, finiscono per favorire il trasferimento definitivo dei lavoratori in Svizzera. Sono stati formati in Italia e diventano residenti elvetici con permessi temporanei o definitivi.

    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250

    Davvero si è percepito che non si tratta di una priorità politica nazionale. È talmente marginale che gli stessi numeri di parte italiana sono in continua discussione: uno studio prodotto a Varese e riportato al convegno indicava in 122 il numero dei frontalieri valdostani, mentre i dati dell’Istituto statistico svizzero, come recuperati dai colleghi del Corriere della Valle d’Aosta direttamente dagli uffici federali, ne contano 1700. L’università della Valle d’Aosta sta studiando il problema, e un contributo del professor Massimo Zanetti è stato ascoltato in sala.

    L’attrattività svizzera sembra imbattibile

    A monte vi è la capacità di attrazione della Svizzera. Da un lato, come è noto, vi sono salari più alti, a fronte, va tuttavia ricordato, di un costo della vita più elevato e di minori tutele del lavoratore, che può essere licenziato (come in altri Paesi occidentali OCSE) con una semplice lettera e senza motivazioni specifiche. Il denaro tuttavia, si è detto al convegno, non è il solo fattore: conta anche la progressione in carriera, la disponibilità di migliori strumenti e installazioni, la migliore organizzazione degli orari che favorisce una buona qualità della vita, servizi pubblici e privati efficienti e vicini, dai trasporti alla stessa sanità.

    L’impiego in Svizzera per l’infermiere è migliore non solo per i soldi in busta paga, ma perché con largo anticipo conosce i propri turni senza variazioni improvvisate, così come le date delle proprie ferie. Può quindi meglio gestire il proprio tempo e la vita famigliare.

    Da parte nazionale italiana il quadro sembra aggravato dalle politiche pubbliche.  Diversi esponenti sindacali hanno ricordato che mentre due infermieri giungono all’età della pensione, solo uno ottiene il diploma per entrare nella professione. E nelle zone di frontiera, questo singolo nuovo infermiere tende ad andare in Svizzera.

    La Svizzera tratta separatamente con ogni Stato da una posizione di vantaggio

    Infine, si è capito che prima con il sistema degli accordi bilaterali e poi il rallentamento e la rottura del recente negoziato con l’Unione europea, il 26 maggio 2021, la Svizzera è riuscita a trattare, anche sul tema dei frontalieri, separatamente con i singoli Stati membri da un posizione di forza relativa.

    Vi sono accordi distinti con l’Italia, la Francia, la Germania e l’Austria. Le differenze sono in alcuni casi sensibili, per esempio sui limiti dello smart working, con una soglia del 40% per la Francia e del 25% per l’Italia. Con ciò la Svizzera, pur coinvolta nel pieno degli scambi economici con l’Unione europea, gestisce i singoli interessi massimizzando i benefici, nella logica del “cherry picking” di cui si parlò con la Brexit.

    Benché al convegno sia stata sottolineata l’importanza della cooperazione Interreg (che è di nuovo bilaterale tra ogni Stato membro e la Svizzera, pur in una cornice simile), è parsa invece necessaria una cooperazione tra i territori frontalieri dei diversi Stati membri dell’Unione europea, per esempio tra le regioni frontaliere di Italia, Francia, Germania.

    Le regioni e i comuni italiani coinvolti ne trarrebbero senz’altro beneficio. Per esempio, già nel recente incontro tra i comuni gemellati di Saint-Christophe e di Valserhône, nel polo ginevrino francese, si è capito che vi sono opportunità di dialogo anche sul tema dei frontalieri.

    LEGGI ANCHE: La visione territoriale transfrontaliera del Polo metropolitano del Ginevrino francese

    Ovum 300x250
    Featured top
    Enrico martial
    Enrico Martial
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)
    • Instagram
    • LinkedIn

    Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

    LEGGI ANCHE / A LIRE AUSSI

    Kin L'oro nelle arti giapponesi, della mostra al MegaMuseo di Aosta
    Publiredazionali

    L’oro nell’arte giapponese tra storia, luce, tecnica e bellezza, al MegaMuseo di Aosta

    24 Dicembre 2025
    Saint-Fons, dan la Vallée de la chimie (c) CC BY SA 4_0 Wikimedia Commons
    Ambiente e territorio

    Esplosione a Saint-Fons, sito classificato Seveso, Vallée de la chimie di Lione

    24 Dicembre 2025
    Nichelino nella CER-MN, Nichelino dans la CER-MN (c) Comunità Energetica Rinnovabile Moncalieri-Nichelino
    Infrastrutture

    Nichelino aderisce alla CER Comunità Energetica Rinnovabile Moncalieri-Nichelino

    23 Dicembre 2025
    Il castello gamba a châtillon nell'immagine prodotta da creostudio (c) regione autonoma valle d'aosta
    Publiredazionali

    Vacanze di Natale in Valle d’Aosta tra castelli, musei e attività per famiglie

    23 Dicembre 2025
    Extrait de la couverture de la revue l'alpe consacré à la vallée d'aoste (c) glénat
    Cultura e patrimonio

    Un tuffo nel cuore della Valle d’Aosta, con la rivista L’Alpe di Glénat

    23 Dicembre 2025
    Il giardin e villa grock a imperia (c) cc by sa 4 0 ejw0851 wikimedia commons
    Cultura e patrimonio

    Restauro di Villa Grock, nel patrimonio Liberty di Imperia

    22 Dicembre 2025
    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250
    Ovum 300x250
    GLI ULTIMI ARTICOLI
    Kin L'oro nelle arti giapponesi, della mostra al MegaMuseo di Aosta

    L’oro nell’arte giapponese tra storia, luce, tecnica e bellezza, al MegaMuseo di Aosta

    24 Dicembre 2025
    Saint-Fons, dan la Vallée de la chimie (c) CC BY SA 4_0 Wikimedia Commons

    Esplosione a Saint-Fons, sito classificato Seveso, Vallée de la chimie di Lione

    24 Dicembre 2025
    Nichelino nella CER-MN, Nichelino dans la CER-MN (c) Comunità Energetica Rinnovabile Moncalieri-Nichelino

    Nichelino aderisce alla CER Comunità Energetica Rinnovabile Moncalieri-Nichelino

    23 Dicembre 2025
    Il castello gamba a châtillon nell'immagine prodotta da creostudio (c) regione autonoma valle d'aosta

    Vacanze di Natale in Valle d’Aosta tra castelli, musei e attività per famiglie

    23 Dicembre 2025
    DA NON PERDERE
    Extrait de la couverture du livret avec la poésie de Jean-Baptiste Cerlogne, Lo tzemin de fer

    Il primo treno che arrivò in Valle d’Aosta nel 1886, con « lo Tzemin de fer »

    By Caterina Pizzato13 Dicembre 2025

    Caterina Pizzato ci propone il racconto dell’arrivo del primo treno in Valle d’Aosta, ormai integrata nel Regno d’Italia, nel 1886

    La Regina Margherita nel costume di Gressoney, da un ospuscolo del comune di Gressoney-Saint-Jean su Villa Margherita, edito nel 2020

    Castel Savoia a Gressoney, con gli occhi della Regina Margherita

    20 Dicembre 2025
    Il Museo Le Alpi dei ragazzi, Forte di Bard, Valle d’Aosta; Le Musée Les Alpes des jeunes, Fort de Bard, Vallée d’Aoste (c) Love VdA

    Riapre al Forte di Bard (Valle d’Aosta) il museo Le Alpi dei ragazzi

    14 Dicembre 2025
    Extrait de la couverture de la revue l'alpe consacré à la vallée d'aoste (c) glénat

    Un tuffo nel cuore della Valle d’Aosta, con la rivista L’Alpe di Glénat

    23 Dicembre 2025
    Iscriviti alla nostra Newsletter (versione gratuita semplice)

    Newsletter

    Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

    Seguici su
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • YouTube
    • LinkedIn

    Una pubblicazione di
    Agence de coopération et développement sas Aosta (I) P.IVA IT01050350071

    Testata registrata al Tribunale di Aosta n.1 - 4/10/2023

    Registro degli operatori della comunicazione (ROC) n. 39954 - 28/11/2023

    Nos Alpes è iscritta ANSO - Associazione Nazionale Stampa Online

    Direttore responsabile:Enrico Martial

    Privacy policy

    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    I più letti
    Il Colle del Piccolo San Bernardo, uno dei dei colli sulle Alpi prossimo all’apertura; Le Col du Petit-Saint-Bernard, l’un des cols des Alpes qui s’apprête à la réouverture (c) CC BY-SA 3.0, Tenam2, Wikimedia Commons

    Le date di apertura dei colli sulle Alpi

    9 Aprile 2025
    I Macchiaioli tra Italia e Francia, Macchiaioli entre Italie et France

    I Macchiaioli: un ponte tra Italia e Francia

    24 Febbraio 2024
    Tignes et le lac, ainsi que ses immeubles - Tignes e il lago, con gli immobili e gli alloggi (c) CC BY SA 4_0 Tiia Monto Wikimedia Commons

    Alloggi per lavoratori stagionali nelle Alpi, la residenza Seyjoun a Tignes

    30 Agosto 2025
    Genova, vista del fronte del porto con la sopraelevata (c) CC BY SA 4_0 Elisabetta Castellano Wikimedia Commons

    Elezioni comunali a Genova 2025

    24 Maggio 2025
    Post popolari
    William Turner, “The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl”, olio su tela, 1823 (La Venaria reale)

    L’omaggio della Reggia di Venaria al Romanticismo pittorico in “Turner. Paesaggi della Mitologia”

    6 Gennaio 2023
    Nice Climat Summit

    Nizza ospita il primo “Nice climate summit” dedicato a clima e biodiversità

    24 Settembre 2023
    Tunnel del Lötschberg (Adrian Michel, CC BY-SA 3.0)

    La ristrutturazione del Tunnel del Lötschberg costerà ancora di più

    28 Settembre 2023
    Moutier (Florian Pépellin, CC-BY-SA 3.0)

    Moutier si avvicina sempre più al Cantone Giura

    30 Settembre 2023
    © 2025 Nos Alpes.
    • Chi siamo
    • Abbonati
    • Fai un dono
    • FR
    • Log In

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.