Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    Nos Alpes
    • FAI UN DONO
    • PARTNERS
    • ABBONATI
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    • Economia e politica
      • Trasporti
      • Economia
      • Politica
    • Cultura e patrimonio
    • Ambiente e territorio
    • Turismo e sport
    • Territori
      • Alpi del nord e Rodano
      • Alpi del sud e Provenza
      • Valle d’Aosta
      • Piemonte
      • Liguria
      • Corsica e Sardegna
      • Svizzera romanda e Ticino
    • Rubriche
      • Nos Alpes alla scoperta…
      • Nos Alpes, Nos Livres
      • Nos Alpes Cuisine
      • Racconti
    • IT
      • FR
    • Log In
    Nos Alpes
    Home » Articoli » La promessa non mantenuta sui Forti dell’Esseillon, in Alta Maurienne
    Nos Alpes alla scoperta…

    La promessa non mantenuta sui Forti dell’Esseillon, in Alta Maurienne

    Olivier CiucciOlivier Ciucci18 Maggio 2024
    Share Facebook Twitter LinkedIn Email WhatsApp Copy Link Telegram
    Aussois Les Forts de l'Esseillon Fort Victor Emmanuel Cc By Sa Wiki Mossot
    Aussois Les Forts de l'Esseillon Fort Victor Emmanuel Cc By Sa Wiki Mossot

    Grazie alla promessa non mantenuta da parte del governo di Napoleone III che oggi possiamo ammirare i Forti dell’Esseillon e riavvolgere il film della loro storia che dura da quasi due secoli.

    I Forti dell’Esseillon sono un gruppo di cinque forti costruiti nel XIX secolo nei pressi di Aussois e Avrieux, due villaggi nell’alta valle della Maurienne, tra il tunnel del Fréjus e la base del colle del Moncenisio. La loro altitudine varia da 1.250 a 1.500 metri. Sono stati teatro di tutte le trasformazioni del confine dalle loro origini fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Oggi sono ottime testimonianze di quell’epoca, oltre che pregevoli spazi di divertimento.

    I forti dell’Esseillon, una protezione contro la Francia

    Oggi l’Alta Maurienne fa parte della Francia, ma all’epoca della costruzione dei forti apparteneva al Regno di Sardegna. Nel 1815, le campagne di Napoleone in Europa si conclusero con la sconfitta francese a Waterloo e con il Trattato di Vienna.

    Il trattato obbligò la Francia a restituire il Ducato di Savoia al Regno di Sardegna e a risarcire a titolo di riparazione le distruzioni causate dalle guerre condotte sul suo territorio.

    Poiché la strada per il colle del Moncenisio era in buono stato mentre le fortificazioni nei pressi di Susa erano state distrutte, il re di Sardegna, Vittorio Emanuele I, decise di proteggere l’accesso al versante piemontese con una struttura sul versante savoiardo. Fu così che ai piedi della strada per il colle del Moncenisio, in una chiusa nei pressi di Aussois, venne costruito un forte per bloccare l’accesso nel caso in cui i francesi avessero voluto nuovamente invadere la Savoia e poi attraversare le Alpi.

    Era quindi necessario fare delle scelte architettoniche per un un nuovo sistema di difesa non utilizzato dai francesi. A metà del secolo precedente, il marchese di Montalembert, priprio un francese, aveva proposto idee innovative che erano state respinte dal Regno di Francia, troppo legato ai principi di Vauban.

    Tuttavia, i suoi principi furono apprezzati e adottati dall’Impero austriaco, che all’inizio del XIX secolo era alleato del Piemonte. Un capitano dell’esercito piemontese, Olivero, si ispirò a questo approccio quando elaborò il progetto della futura chiusa difensiva.

    La Casa Reale di Piemonte-Sardegna sorveglia la valle della Maurienne

    È così che, tra il 1819 e il 1834, i cinque Forti dell’Esseillon furono costruiti con i fondi francesi di riparazione dei danni di guerra, seguendo un modello di un architetto francese, per difendere il Piemonte dalle… invasioni francesi! L’idea alla base della costruzione era quella di realizzare un forte con diverse unità distribuite su diversi livelli, che avrebbe dominato la valle della Maurienne dall’alto e annientato l’esercito nemico con il fuoco incrociato dalle sue finestre rivolte a sud-ovest. La parola “Esseillon“, che deriva dal piemontese e significa “scala“, descrive bene questo principio architettonico.

    Già che c’eravamo, dovevano far capire chi comandava nella valle della Maurienne, e così i cinque forti sono stati intitolati ai membri della famiglia reale: Vittorio Emanuele, il re, Maria Teresa, la regina e altri membri della famiglia, Carlo Alberto, Carlo Felice e Maria Cristina. I forti di Vittorio Emanuele e la ridotta di Maria Teresa furono poi collegati da un ponte che attraversava le gole dell’Arco: il Ponte del Diavolo.

    Che cos’era questa promessa non mantenuta sui Forti dell’Esseillon?

    Nel 1860, la Francia annette la Savoia in cambio del sostengo al Regno di Sardegna per l’unificazione italiana. Il trattato di Torino prevedeva che l’amministrazione di Napoleone III distruggesse i forti dell’Esseillon, che si ritrovavano ora in territorio francese. I francesi accettarono l’accordo. Ma la promessa francese fu mantenuta solo in parte, poiché solo il Forte Carlo Felice fu distrutto.

    Infatti, perché non conservare la fortificazione per proteggersi a propria volta dai vicini piemontesi, che presto sarebbero diventati regno d’Italia? È quindi grazie a una promessa non mantenuta sui Forti dell’Esseillon che oggi possiamo ammirare una roccaforte tipo “Montalembert” costruita nella Francia fortificata di Vauban.

    Un tunnel che cambia la ragion d’essere dei Forti dell’Esseillon!

    Qualche anno prima del 1860, si decise di scavare il traforo ferroviario del Fréjus per semplificare le comunicazioni su entrambi i versanti delle Alpi all’interno dello stesso Regno di Sardegna. Nonostante la cessione della Savoia alla Francia e la creazione del Regno d’Italia, i lavori proseguirono, con il completamento del traforo nel 1871. Sboccava a Modane, molto più in basso nella valle rispetto ai forti dell’Esseillon, che quindi non erano più necessari per sbarrare la strada a un’eventuale invasione italiana attraverso il traforo ferroviario… Il destino dei forti dell’Esseillon era segnato.

    Da quel momento in poi sarebbe stato il Forte del Telegrafo , che dominava la valle della Maurienne sotto Modane, a proteggere da eventuali invasioni italiane dalla alta Maurienne o dal monte Thabor. Quanto ai Forti dell’Esseillon, non sarebbero più serviti come sistema difensivo, ma solo come sede di guarnigione.

    Nel corso del secolo successivo, vi soggiornarono reggimenti francesi, italiani e persino tedeschi, a seconda delle diverse configurazioni delle occupazioni e delle liberazioni.

    I Forti Dellesseillon E La Dent Parachee Public Domain

    Cosa si può visitare oggi ai Forti dell’Esseillon?

    Gli appassionati di architettura militare, fortezze e castelli verranno qui per visitare i vari elementi dei Forti dell’Esseillon. Il corpo principale, il Forte Vittorio Emanuele, sul margine di una parete vertiginosa, è composto da otto edifici a due piani e può essere visitato liberamente o accompagnati dalle guide.

    Di fronte, si può attraversare il Ponte del Diavolo per raggiungere la ridotta di Maria Teresa. Vi si può scoprire un edificio dalla sorprendente forma a ferro di cavallo e visitare il centro di interpretazione del patrimonio fortificato. Più in alto, sull’altopiano dell’Aussois, il Forte Maria Cristina, oggi diventato albergo e raffinato ristorante, ospita un plastico del sistema di fortificazione e un museo naturalistico sulla Vanoise.

    È possibile passeggiare liberamente all’interno del forte. Del forte Carlo Alberto, che domina anch’esso il sistema difensivo, si vedranno le mura, poiché è visitabile solo dall’esterno. Infine, il forte Carlo Felice, parzialmente distrutto per mantenere la famosa promessa sui Forti dell’Esseillon, e nonostante il suo aspetto romantico di castello in rovina, non può essere visitato proprio perché di pericoloso accesso.

    Per una interpretazione romantica dei luoghi, ammirate il dipinto di William Turner “The Fort of l’Esseillon, Val de Maurienne” al Metropolitan Museum of Art di New York, realizzato durante il suo tour delle Alpi nel 1835-1836.

    Ancora il Diavolo, un vero personaggio dell’Alta Maurienne

    Nel 1858 fu costruito un ponte per attraversare la gola e collegare i due forti che si trovavano a dirimpetto. Il ponte odierno non è quello originale, il che è forse un peccato, perché ad esso è legata una bella leggenda, associata al Diavolo di Bessans.

    Un costruttore di ponti ebbe l’incarico di realizzare una struttura per attraversare l’arco in modo che un intero reggimento potesse entrare nel forte. I tempi erano stretti e, alla vigilia della data prevista, il lavoro non era ancora terminato. Il costruttore era disperato quando un uomo gli apparve davanti per suggellare un patto.

    Era il Diavolo, che si offrì di terminare i lavori durante la notte in cambio dell’anima della prima creatura vivente che avesse attraversato il ponte. Il costruttore non aveva altra scelta che accettare o rischiare la prigione. Il giorno dopo, il costruttore, sollevato dal fatto che il ponte fosse stato completato, e si sentì sorpreso nel vedere il reggimento avanzare. In cima, con un tamburo, c’era un bambino. Sarebbe stato lui a essere sacrificato.

    Preso dal rimorso, il costruttore cercò una soluzione e avvertì la moglie, che vide una capra che si aggirava vicino al reggimento e le diede un colpo, facendola correre davanti al corteo. Non contenta di passare per prima, decise di andare a prendere il diavolo cornate, mentre questi aspettava la sua anima all’altra estremità del ponte. E così si vide scomparire una figura del diavolo con quattro corna, le sue e quelle della capra.

    Oggi il diavolo, scolpito nel legno, è visibile nei pressi di Bessans, ma questa è un’altra storia, per la quale vi consiglio la lettura in un altro articolo su Nos Alpes.

    LEGGI ANCHE: I Diavoli di Bessans, in Alta Maurienne

    I Forti dell’Esseillon: giochi, enigmi e sport estremi

    La parola “diabolico” si addice alle vie ferrate dei Forti dell’Esseillon? Solo gli appassionati di sport possono dirlo, in particolare coloro che ì approfitteranno della via ferrata del Diavolo, costruita intorno alla fortezza Vittorio Emanuele e alle falesie su cui poggia.

    Ce n’è per tutti i livelli e le guide sono a disposizione per accompagnarvi in un corso per principianti o per esperti. I bambini e le famiglie, oppure i curiosi e tutti coloro che amano divertirsi con la storia, possono partecipare a cacce al tesoro o escape games.

    Al Forte Vittorio Emanuele, la Passeggiata sabauda può essere apprezzata attraverso una caccia al tesoro: con il proprio vademecum, si possono trovare gli indizi necessari per risolvere gli enigmi e liberare un colonnello dell’esercito francese tenuto prigioniero nel forte. Altre cacce al tesoro e escape games sono in programma alla ridotta Maria Teresa, fino ai suoi cunicoli sotterranei, oltre a un parco avventura e a zip-line attraverso le gole dell’Arco.

    Come si arriva ai Forti dell’Esseillon?

    La strada per i Forti dell’Esseillon passa attraverso Aussois, un villaggio di montagna posto su un altopiano soleggiato, buon punto di riferimento per visitare il sito storico.

    Ci sono molte possibilità di sistemazione e i piccoli ristoranti permettono di gustare la cucina locale savoiarda. Il parcheggio dei Forti dell’Esseillon è raggiungibile anche su strada da Avrieux, un grazioso paesino sulle rive dell’Arc, a meno di dieci chilometri da Modane, nodo stradale e ferroviario della regione. Dalla Francia, Modane si raggiunge risalendo la valle della Maurienne.

    Dall’Italia, l’accesso ai Forti dell’Esseillon avviene attraverso il traforo del Fréjus, tutto l’anno, e attraverso il colle del Moncenisio in estate, quando è aperto al traffico. I Forti dell’Esseillon sono aperti tutto l’anno e accolgono gli ospiti tutti i giorni della settimana. L’accesso su strada dipende dalle condizioni di innevamento, ma da Aussois e da Avrieux è possibile giungervi in escursione con le racchette (le ciaspole), anche quando il sito è ammantato di neve.

    Lontani dallo spirito bellicoso di un tempo, oggi accanto a una frontiera pacifica e amichevole, i Forti dell’Esseillon sono diventati un sito di avventure e un parco giochi, segno che i tempi sono fortunatamente cambiati in meglio. Inoltre, siamo piuttosto felici del fatto che la promessa sui Forti dell’Esseillon non sia stata mantenuta.

    LEGGI ANCHE : Nos Alpes alla scoperta… del Piemonte vitivinicolo

    Featured
    Cropped olivier ciucci.png
    Olivier Ciucci
    • Website
    • LinkedIn

    Con un piede in Francia e uno in Italia, ho attraversato le frontiere fin da bambino e sono appassionato di cultura alpina e dei paesaggi delle Alpi. Trasmetto questa passione attraverso il mio lavoro di scrittore e consulente nel settore del turismo e della vita all'aria aperta. Ho creato il blog alpaddict.com e guido una comunità di diverse migliaia di appassionati sui social network associati al blog. Potrete incontrarmi in montagna, in città o in un museo, ma sempre con la mia macchina fotografica!

    LEGGI ANCHE / A LIRE AUSSI

    Vacances en automne Vacanze autunnali (c) CC01 Public Domain Pixnio
    Scuola e università

    Vacanze autunnali 2025 nelle Alpi francesi e svizzere (ma niente in Italia…)

    26 Agosto 2025
    La présentation de la Vuelta 2025 le 19 décembre 2024 (c) Luis Gomez Unipublic Sprint Cycling Agency
    Sport

    Vuelta 2025, tappa transfrontaliera tra Susa, Monginevro e Lautaret, il 16 agosto

    26 Agosto 2025
    Extrait du flyer de UTMB 2025 et du site web
    Turismo e sport

    UTMB, Ultra Trail du Mont-Blanc: evento, numeri e territorio

    25 Agosto 2025
    Saint-Gervais la Chamouschire le 24 aoû 2025 (c) Nos Alpes
    Cultura

    La Chamoschire a Saint-Gervais, con la Clicca della Valle d’Aosta e le Velay

    25 Agosto 2025
    La presentazione della Vuelta 2025 il 19 dicembre 2024 - La présentation de la Vuelta 2025, le 19 décembre 2024 (c) Unipublic : Sprint Cycing Agency - for the Press
    Sport

    La Vuelta in Piemonte, entusiasmo ma biciclette rubate nella notte

    25 Agosto 2025
    Saint-Laurent-du-Var (c) CC BY-SA 4_0 Olivier Cleynen Wikimedia Commons
    Ambiente e territorio

    Alcune spiagge chiuse a Saint‑Laurent‑du‑Var

    24 Agosto 2025
    Fête des Alpes IT
    Banner 300x250 it gif
    I PIÙ LETTI
    Il Colle del Piccolo San Bernardo, uno dei dei colli sulle Alpi prossimo all’apertura; Le Col du Petit-Saint-Bernard, l’un des cols des Alpes qui s’apprête à la réouverture (c) CC BY-SA 3.0, Tenam2, Wikimedia Commons

    Le date di apertura dei colli sulle Alpi

    9 Aprile 2025
    Francophonie à Turin Francofonia a Torino

    Tutte le giornate della francofonia a Torino

    20 Marzo 2025
    Sanità, influenza, Covid-19, pandemia, malattia, patologia, medicine, termometro, ospedale

    Influenza: tra Italia e Francia colpite centinaia di migliaia di persone

    11 Novembre 2023
    Le train à la gare de La Cure, à 1209 mètres, près de la frontière avec la France, sur le Jura (c) Nos Alpes Enrico Martial

    A spasso con i mezzi pubblici in abbonamento weekend a Losanna e nel Vaud

    5 Maggio 2025
    Da non perdere
    Le attuali terme a Pré-Saint-Didier in Valle d'Aosta - les thermes à Pré-Saint-Didier en Vallée d'Aoste (c) CC BY-SA 3_0 SSire Wikimedia Commons

    Il va e vieni dei Savoia alle Terme della Valle d’Aosta

    By Caterina Pizzato26 Luglio 2025

    I Savoia hanno ben frequentato le terme in Valle d’Aosta, così come quelle di Aix-les-Bains, raccontano Caterina Pizzato e Olivier Ciucci…

    Château_Royal de Sarre, détail des throphées (c) CC BY-SA 2_0 Stefano Merli Wikimedia Commons

    Le Chasses Royales di Vittorio Emanuele II in Valle d’Aosta

    9 Agosto 2025
    Il Castello reale di Cogne, la facciata nell'uso alberghiero attuale (c) Uficio del Turismo di Cogne Visit Cogne

    Il Castello Reale di Cogne, in Valle d’Aosta, e Vittorio Emanuele II

    16 Agosto 2025
    Stazione di Alassio nella tratta della linea ferroviaria Finale Liguria Andora (c) CC BY SA 3_0 Giorgio Stagni Wikimedia Commons

    Linea ferroviaria Genova-Marsiglia, raddoppio Finale Ligure-Andora

    12 Agosto 2025
    Seguici su
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • YouTube
    • LinkedIn

    Una pubblicazione di
    Agence de coopération et développement sas Aosta (I) P.IVA IT01050350071

    Testata registrata al Tribunale di Aosta n.1 - 4/10/2023

    Registro degli operatori della comunicazione (ROC) n. 39954 - 28/11/2023

    Nos Alpes è iscritta ANSO - Associazione Nazionale Stampa Online

    Direttore responsabile:Enrico Martial

    Privacy policy

    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    I più letti
    Il Colle del Piccolo San Bernardo, uno dei dei colli sulle Alpi prossimo all’apertura; Le Col du Petit-Saint-Bernard, l’un des cols des Alpes qui s’apprête à la réouverture (c) CC BY-SA 3.0, Tenam2, Wikimedia Commons

    Le date di apertura dei colli sulle Alpi

    9 Aprile 2025
    I Macchiaioli tra Italia e Francia, Macchiaioli entre Italie et France

    I Macchiaioli: un ponte tra Italia e Francia

    24 Febbraio 2024
    tunnel Tenda Deviazione Imbocchi Galleria (credits Anas spa)

    Tunnel di Tenda: in riapertura a fine autunno?

    2 Luglio 2024
    Les véhicules publics électriques testés par la commune de Courmayeur (credits : courmayeurmontblanc.it)

    Courmayeur sperimenta navette elettriche di trasporto pubblico

    7 Agosto 2024
    Post popolari
    William Turner, “The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl”, olio su tela, 1823 (La Venaria reale)

    L’omaggio della Reggia di Venaria al Romanticismo pittorico in “Turner. Paesaggi della Mitologia”

    6 Gennaio 2023
    Nice Climat Summit

    Nizza ospita il primo “Nice climate summit” dedicato a clima e biodiversità

    24 Settembre 2023
    Tunnel del Lötschberg (Adrian Michel, CC BY-SA 3.0)

    La ristrutturazione del Tunnel del Lötschberg costerà ancora di più

    28 Settembre 2023
    Moutier (Florian Pépellin, CC-BY-SA 3.0)

    Moutier si avvicina sempre più al Cantone Giura

    30 Settembre 2023
    © 2025 Nos Alpes.
    • Chi siamo
    • Abbonati
    • Partner di Nos Alpes
    • Fai un dono
    • FR
    • Log In

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.