La sensibilizzazione allo sviluppo sostenibile nonché l’apprendimento delle ripercussioni dei cambiamenti climatici sul territorio delle Alpi passano anzitutto attraverso i giovani grazie al progetto Interreg Alcotra Italia-Francia 2021/2027 “Escape”. Acronimo di “Evasione Scientifica per Costruire un Avvenire Più Ecologico”, esso promuove una forma di educazione ludica e scientifica delle sfide della transizione ecologica a circa 20 mila ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni provenienti da Torino, Savoia e Alta Savoia.
In breve
“Escape” fa capo alla linea di azione “Accesso ai servizi di istruzione, formazione e apprendimento permanente” del programma Interreg Alcotra Italia-Francia 2021/2027. Esordito nell’ottobre del 2023 con un evento di kick-off meeting, esso è stato finanziato per un totale di 1.821.618 euro, di cui 1.231.505 euro per la Francia e 590.133 euro per l’Italia; di questi 1.457.294 euro provengono dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), mentre i restanti 245.301 euro provengono da contropartite.
Il progetto vede come suo ente capofila la Ville de Chambéry e come suo beneficiario francese il Conseil Savoie Mont-Blanc (CSMB); i partner italiani sono invece la Città metropolitana di Torino, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM) e il centro culturale torinese “Xké? ZeroTredici”.
Gli obiettivi del progetto “Escape”
Il progetto “Escape” nasce dalla constatazione di una certa urgenza di intervento necessario a fare fronte al progressivo riscaldamento delle temperature globali nonché a intraprendere la strada di una consapevole transizione ecologica. Per riuscire a fare ciò è dunque doveroso partire dalle nuove generazioni, per esempio rafforzando e diffondendo le competenze nell’educazione degli adolescenti di centri di cultura scientifica specializzati quali la “Galerie Eurêka” di Chambéry e “XKè? ZeroTredici” di Torino.
In tale senso, dunque, la collaborazione progettuale sarà utile ad allestire una serie di attività ludiche da proporre ai ragazzi sia in loco sia in chiave itinerante all’interno di scuole, biblioteche, centri sociali o giovanili dell’intera regione alpina. Seguiti da un centenario di dipendenti e volontari precedentemente formati alla mediazione scientifica e all’approccio sistemico, questi non soltanto avranno accesso ai materiali del programma ma anche e in numero limitato a visite di studio transfrontaliere.
LEGGI ANCHE Progetto “Ge.Co.”: le giovani generazioni di Piemonte e Alte Alpi impegnate nella protezione degli animali