Studiare in chiave preventiva i fenomeni idrometeorologici estremi ma anche realizzare interventi concreti quali la protezione degli argini fluviali: queste e altre linee di azione hanno guidato il progetto “ConcertEaux Opera”. Facente capo alla programmazione Interreg Alcotra Francia-Italia 2021/2027, esso è stato avviato dopo il progetto ConcertEaux e in risposta alla crisi idrica che ha colpito la Valle transfrontaliera del Roja dopo la Tempesta Alex dell’ottobre del 2020.
In sintesi
“ConcertEaux Opera” si presenta come diretto seguito del precedente “ConcertEaux”, a sua volta finalizzato a realizzare un osservatorio climatico italo-francese nel bacino idrografico del Fiume Roja. Esordito nell’aprile del 2017 e conclusosi nel novembre del 2020, esso ha avuto al suo centro il corso di acqua che scorre dal Colle di Tenda (Alpi Marittime) verso il Mar Mediterraneo (Liguria).
Ambedue le iniziative fanno peraltro capo al protocollo transfrontaliero con il quale gli attori del territorio si impegnano nella protezione delle risorse idriche locali. Il fiume rappresenta difatti la principale realtà a rifornimento del bacino franco-italo-monegasco di acqua potabile e serve così più di 350 mila persone.
Tuttavia, dopo la Tempesta Alex e a causa dei danni da essa provocati, l’approvvigionamento di residenti e imprese è stato messo a rischio. Questo per via dell’intasamento dei pozzi che costellano il letto, il quale impedisce la penetrazione dell’acqua nella falda freatica.
“ConcertEaux Opera”
“ConcertEaux Opera” è stato avviato nel maggio del 2023, salvo poi volgere al termine con un incontro dedicato presso la sede della Communauté d’Agglomération de la Riviera Française di Mentone lo scorso venerdì 25 ottobre. Esso fa capo alla linea di intervento “Adattamento al cambiamento climatico e prevenzione dei rischi” del programma Interreg Alcotra Francia-Italia 2021/2027.
Il progetto ha previsto due serie di interventi, tra cui per esempio lo studio delle ricadute locali dei fenomeni idrometeorologici estremi e lo sviluppo della rete di sensori a miglioramento dei sistemi di monitoraggio e di allerta. Un secondo filone ha riguardato poi l’analisi delle acque sotterranee volta a garantire la disponibilità idrica in caso di necessità; sono stati peraltro realizzati alcuni interventi sugli argini del fiume a riduzione del rischio di inondazioni, oltre che implementata la rete piezometrica transfrontaliera.
Scheda tecnica
“ConcertEaux Opera” ha avuto come suo ente capofila la Communauté d’Agglomeration de la Riviera Francaise. I partner per lato italiano sono stati i Comuni di Mendatica e di Triora (Imperia), l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Liguria (ARPAL) e l’Università degli Studi di Genova; sul versante francese si è trattato invece del Syndacat Mixte Inondations, Aménagement et Gestion de l’Eau (SMIAGE, Sindacato misto inondazioni, pianificazione e gestione dell’acqua) Maralpin e della Delegazione Costa Azzurra del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS, Centro nazionale per la ricerca scientifica).
Quanto al finanziamento, esso ammontava a 2.465.751 di euro, di cui 1.972.601 euro derivanti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e i restanti 493.150 euro derivanti da contropartite. Di questi 1.981.231 euro (1.584.985 euro di budget FESR, 396.246 euro di contropartite) sono andati alla Francia, mentre 484.520 euro (387.616 euro di budget FESR, 96.904 euro di contropartite) sono andati all’Italia.
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