La Slovenia ha concluso il suo biennio di presidenza della Convenzione delle Alpi, e ha passato il testimone all’Italia durante la Conferenza delle Alpi, incontro di livello ministeriali tra gli Stati partecipanti, a Brdo pri Kranju, il 22 gennaio 2025.
L’incontro ha segnato un momento di bilancio per il lavoro svolto dalla Slovenia e l’avvio di un nuovo programma, di cui una parte dedicata alla preparazione di un nuovo rapporto che sarà dedicato ai ghiacciai e all’acqua, durante la presidenza italiana che durerà fino al 2026.
il passaggio di consegne è avvenuto tra il ministro sloveno delle Risorse naturali e del Territorio, Joze Novak, e la viceministra italiana dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava.
La Convenzione delle Alpi è un accordo internazionale firmato il 7 novembre 1991 tra Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia, Svizzera e Comunità europea (oggi Unione europea).
I risultati della presidenza della Slovenia della Convenzione delle Alpi
Nel corso del suo mandato biennale, la Slovenia ha guidato varie iniziative, tra cui l’elaborazione della decima Relazione sullo stato delle Alpi (in sigla RSA 10) sul tema della qualità della vita. Il documento introduce un “concept” condiviso per analizzare le condizioni di vita nell’arco alpino, le sfide e le opportunità collegate. La Relazione, preparata con il contributo delle Parti contraenti (cioè dei Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione delle Alpi), osservatori e gruppi tematici, è stata adottata nel corso della riunione del 22 gennaio.
Un altro lavoro della presidenza slovena è rappresentato dalle raccomandazioni sull’educazione al cambiamento climatico, frutto della conferenza Schools for Climate Action in the Alps tenutasi a Bohinj nel settembre 2023. Queste raccomandazioni mirano a rafforzare la sensibilizzazione climatica nei sistemi scolastici formali delle Alpi.
Inoltre, la Slovenia ha prodotto un Policy Brief sulla biodiversità, uno strumento per tradurre i target globali in obiettivi concreti per la conservazione, la connettività ecologica e il ripristino naturale nelle Alpi. La presidenza slovena, al riguardo, aveva organizzato una Conferenza sulla biodiversità alpina il 12 giugno Kranjska Gora seguita dal ForumAlpinum 2024.
Il passaggio all’Italia e le nuove priorità
Durante la conferenza delle Alpi di Brdo pri Kranju, l’Italia ha presentato il proprio programma biennale (2025-2026), che si concentrerà su temi come la conservazione della biodiversità alpina (con l’elaborazione di un Piano d’Azione) l’adattamento ai cambiamenti climatici (con varie iniziative sui ghiacciai, sulla ricerca e con il coinvolgimento delle comunità locali) e la redazione dell’undicesima Relazione sullo stato delle Alpi (RSA 11), che sarà dedicata ai ghiacciai, permafrost e ciclo dell’acqua. Oltre alla viceministra Vannia Gava, erano presenti a Brdo, il direttore per gli affari europei e internazionali del ministero dell’Ambiente Alessandro Guerri e il capo della delegazione Italiana Paolo Angelini.
La presidenza italiana promuoverà iniziative sulla cultura alpina (con iniziative per i giovani, la salvaguardie a promozione delle culture, lo sviluppo sostenibile capace di attrarre residenti) e sul rafforzamento della cooperazione con altre regioni montane nel mondo.
Alcuni incontri istituzionali hanno preparato il programma italiano, come a Bolzano il 30 ottobre 2024, presenti la segretaria generale della Convenzione Alenka Smerkolj, il capo della delegazione Italiana Paolo Angelini e il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher.
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