A decorrere dalla fine del 2026, ospedali e strutture sanitarie della Liguria avvieranno alcune sperimentazioni dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la riduzione delle liste di attesa. Il tutto nell’ambito del progetto regionale “#Reg4IA”, selezionato dal dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri come pilota nazionale e finanziato per 6,5 milioni di euro.
L’iniziativa
La Liguria è la Regione capofila della nuova iniziativa di utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare le liste di attesa di ambito sanitario nonché Regione pilota per azioni poi replicate su scala nazionale. Gli altri partecipanti sono la Regione Piemonte nello spazio delle Nostre Alpi, le Regioni Sicilia, Lazio, Calabria, Molise, Basilicata e la Provincia autonoma di Trento.
Le attività operative saranno avviate già nei prossimi mesi, mentre l’intero progetto dovrà essere completato da bando ministeriale entro la fine del 2026. Lo scopo ultimo è quello di esplorare le potenzialità della digitalizzazione per lo smaltimento delle prenotazioni ospedaliere arretrate.
Più nello specifico, l’IA sarà fruita per analizzare una quantità più vasta di dati rispetto ai normali strumenti in dotazione al sistema nonché per personalizzare l’esperienza dei pazienti andando così a creare percorsi di cura ad hoc. In aggiunta, potrà essere sfruttata anche per le mansioni amministrative che si ripetono in maniera sistematica, sgravando i medici da un carico di lavoro supplementare e focalizzandoli così sull’assistenza del malato.
Sanità e non soltanto
Accanto al contesto ospedaliero, in Liguria l’intelligenza artificiale sarà usata anche per l’analisi dei flussi turistici tramite una quota minore dello stanziamento statale allocato alla Regione. Gli altri progetti finanziati concernono per contro dati ambientali e mobilità sostenibile (Lombardia, 5 milioni di euro), pubblica amministrazione (Puglia, 4,6 milioni di euro) e sicurezza del territorio e connessione 5G (Toscana, 3,6 milioni di euro).
Poco lontano, in Piemonte, sono ugualmente in corso diverse iniziative che impiegano l’IA nel settore pubblico, per esempio il monitoraggio tramite algoritmi sofisticati dei flussi di traffico urbano e di trasporto pubblico. Nell’autunno del 2023, inoltre, il Consorzio per il Sistema Informativo (CSI) ha dato vita a Camilla, entità digitale basata sull’intelligenza artificiale generativa che nel prossimo periodo potrebbe divenire una autentica assistente presso gli uffici comunali e regionali.
L’intelligenza artificiale oltre la Liguria
Nel più ampio contesto alpino ed europeo, diverse sono le realtà oltre la sola Liguria dove l’intelligenza artificiale viene sfruttata nel comparto sanitario in generale e nella gestione delle liste di attesa in particolare.
Per esempio la rete degli Hôpitaux de Paris ha avviato progetti pilota per l’implementazione di algoritmi di IA finalizzati all’analisi delle immagini mediche e alla diagnosi precoce. Il Centro Ospedaliero Universitario di Lille (Alta Francia) si serve invece di sistemi predittivi per la gestione dei flussi e l’allocazione delle risorse disponibili.
In Svizzera, ancora, l’Ospedale universitario di Zurigo è coinvolto in iniziative sperimentali che integrano l’intelligenza artificiale per il supporto decisionale clinico da parte dei medici. Anche il Centre Hospitalier Universitaire Vaudois (CHUV) di Losanna ha allo studio sistemi predittivi orientati ai dati clinici e al conseguente supporto alle decisioni terapeutiche.
È inoltre attivo tra i dipartimenti di Ain e Alta Savoia e il Cantone di Ginevra il progetto Interreg Francia-Svizzera 2021/2027 “Trial Match 2”, volto a utilizzare l’intelligenza artificiale nelle sperimentazioni cliniche oncologiche.
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