Il ministro francese della Salute, Yannick Neuder, ha visitato il 17 marzo 2025 gli ospedali di Albertville e Moûtiers, in Tarentaise, in Savoia, e il 24 marzo il centro ospedaliero di Bourg-Saint-Maurice.
Si è trattato di due passaggi in territori che in prospettiva accoglieranno i Giochi olimpici invernali del 2030. Sono collegati con altre visite recenti da parte del governo francese, per esempio il 13 marzo, sempre da parte di Neuder a Roussillon, in Isère e il 26 e 27 febbraio a Briançon, dove era però presente la ministra Catherine Vautrin e di cui abbiamo parlato.
Per memoria, Agnès Pannier-Runacher, ministra della Transizione ecologica era a Bourg-Saint-Maurice il 20 marzo per il festival “Agir pour les Glaciers“. Si sono quindi visti parecchi ministri nelle future zone olimpiche, segno che il tema è considerato importante e trattato in agenda politica.
Le due visite di Neuder sono state di interesse perché riguardano una questione centrale per le città alpine, cioè quella della salute, legata ai costi di strutture con una popolazione variabile, numericamente bassa quella residente rispetto ai costi di un ospedale e molto alta quella turistica, con bisogni da soddisfare.
Vi è quindi una necessità di adattamento stagionale delle strutture sanitarie e di un modello organizzativo che fornisca i servizi, considerata anche l’accessibilità delle zone di montagna.
Bourg-Saint-Maurice: 30.000 abitanti, oltre 250.000 persone in stagione turistica
Il 24 marzo, Neuder ha visitato il centro ospedaliero di Bourg-Saint-Maurice Tarentaise, su invito del deputato Vincent Rolland. In questa occasione, il direttore dell’ospedale, Stefan Hudry, ha illustrato le specificità della struttura, che d’inverno passa da una popolazione di riferimento di 30.000 abitanti a oltre 250.000 persone. Come osservazione, va notato che gli ospedali di Aosta e Susa vivono situazioni analoghe su base stagionale.
L’ospedale di Bourg-Saint-Maurice è pensato come una struttura agile ma specializzata, che Hudry ha paragonato a un “bonsai”, piccolo ma con molte competenze, e servizi per esempio come l’autodialisi.
Durante la stagione sciistica, il personale è rafforzato da 300 lavoratori stagionali, le capacità chirurgiche raddoppiano, il pronto soccorso viene ampliato e viene attivata una cellula di gestione dei flussi collegata agli studi medici in quota.
Nei periodi di massima affluenza, Bourg-Saint-Maurice diventa il presidio sanitario per i feriti che arrivano in elisoccorso dalle stazioni sciistiche della Maurienne e delle Trois Vallées, quando le condizioni meteorologiche impediscono altri trasferimenti. Il contesto finanziario rimane sfavorevole, per un budget di soli 800 mila euro di fondi ordinari. Il pronto soccorso sarà ampliato, con un investimento di 700.000 euro.
Albertville e Moûtiers: un sistema sanitario in montagna
La settimana precedente, la mattina del 17 marzo, Neuder aveva visitato l’antenna di Albertville del CHAM, il centro ospedaliero che unisce le strutture di Albertville e Moûtiers, secondo polo ospedaliero pubblico della Savoia.
Qui ha incontrato il personale medico e i rappresentanti dei medici di montagna per discutere la “filière montagne”, ovvero il modello sanitario pensato per rispondere all’incremento della popolazione durante la stagione sciistica. Florent Chambaz, direttore generale del CHAM, ha sottolineato il ruolo di chirurghi, medici d’urgenza e operatori sanitari nella gestione della domanda sanitaria legata al turismo invernale.
Poi ministro ha raggiunto Moûtiers, dove ha confermato vari interventi, tra cui il piano di ristrutturazione dell’ospedale per 15,6 milioni di euro. Sarà anche costruito un nuovo centro residenziale per anziani(Ehpad). Sullo sfondo ,anche la necessità di formare, sul piano nazionale, nuovi medici, abolendo il numero chiuso di ammissione alle formazioni.
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