Le Journées européennes du patrimoine a Grenoble, il 20 e 21 settembre 2025, propongono oltre quaranta visite guidate, mostre e iniziative culturali. Tra le aperture, l’Hôtel de Ville, la torre Perret, il Muséum che festeggia 250 anni di esistenza, e un programma di scoperta nei quartieri e negli spazi urbani, per capire come cambiano le città.
L’iniziativa è coordinata dal Comune di Grenoble con l’Office de Tourisme Grenoble-Alpes, e coinvolge musei, archivi, biblioteche, servizi urbani e associazioni.
Tra gli edifici da vedere, l’Hôtel de Ville e la torre Perret
Nel programma, ci sono sei visite all’Hôtel de Ville, con l’opportunità di accedere ad alcuni spazi normalmente chiusi al pubblico, tra cui il nuovo consiglio comunale e l’ufficio del sindaco. L’edificio, progettato da Maurice Novarina e inaugurato nel 1967, è riconosciuto come esempio di “Architecture contemporaine remarquable” e dal 2023 è protetto come monument historique.
Maurice Novarina è stato coinvolto nelle grandi trasformazioni urbanistiche del dopoguerra, da Évreux ad Annecy, da Besançon a Dole, a Grenoble e Lione. È il grande autore della chiesa di Notre-Dame-de-Toute-Grâce del plateau d’Assy a Passy decorata da Fernand Léger, Henri Matisse, Marc Chagall, Georges Braque e Georges Rouault. È sua anche la cappella di Notre-Dame-de-Toute-Prudence al col de l’Iseran. Ne avevamo parlato a Nos Alpes.
Anche la Tour Perret è di interesse: è uno dei primi grattacieli in cemento armato costruiti in Europa. Alta 90 metri e inaugurata nel 1925 per l’Esposizione internazionale della Houille Blanche, è oggi al centro di un restauro visibile durante dodici visite guidate che mostrano le tecniche adottate per conservarla.
Il Muséum compie 250 anni: esposizioni, laboratori e .. yoga

Fondato nel 1775, il Muséum de Grenoble festeggia quest’anno due secoli e mezzo di attività. Con una collezione che supera il milione e mezzo di esemplari tra fossili, minerali, animali, piante e oggetti etnografici, è tra i più importanti musei di storia naturale in Europa.
Il Muséum ha impostato un programma particolare, per nulla polveroso ma con carattere allegro e di festa, ed elementi interattivi e di partecipazione del visitatore. Anche questo è un modello di animazione a cui guardare, e che si ritrova come modo per far avvicinare i cittadini ai musei.
Ci sono un’esposizione fotografica all’aperto nel Jardin des Plantes, visite dietro le quinte per scoprire il funzionamento del museo, giochi d’indagine, atelier creativi, persino sessioni di yoga nella roseraie e un laboratorio artistico collettivo per disegnare 250 versioni di “Eulalie”, la mascotte del museo.
Poi ci sono momenti conviviali, musica e dolci. Sembra che sia proprio un’occasione da non mancare.
Architettura e storia nei quartieri: Flaubert, Louvois, l’Abbaye
L’occasione è molto bella per capire come si trasformano le città. Molte visite sono dedicate ai quartieri storici, che sono laboratori urbani a cielo aperto. A Flaubert e lungo il cours de la Libération, gli itinerari guidati da architetti permettono di leggere l’evoluzione dell’urbanizzazione tra fine Ottocento e primo Novecento, con particolare attenzione allo stile Art Déco e alla crescita industriale.
Il quartiere Louvois, nato come lottizzazione residenziale negli anni Trenta, conserva numerose ville singole in cemento armato e ferro battuto, esemplari e tipici di edilizia decorata e accessibile.
Nella Cité de l’Abbaye, una delle prime “habitations à bon marché” di Grenoble, la visita sarà accompagnata da una proiezione di filmati d’archivio e da testimonianze di residenti, in un racconto collettivo che attraversa il Novecento fino alle trasformazioni urbanistiche più recenti.

Itinerari tematici: fontane, inondazioni, giochi olimpici
Grenoble invita anche a scoprire il suo patrimonio attraverso tematiche specifiche. Una visita guidata sulle fontane storiche offre uno sguardo sulla gestione dell’acqua nello spazio pubblico e sull’evoluzione delle infrastrutture idriche cittadine.
Il percorso “Grenoble e le inondazioni” analizza invece il rapporto tra la città e il rischio idraulico, dal Medioevo ai giorni nostri, con focus sulle strategie di prevenzione dei rischi e sulle infrastrutture di protezione e gestione delle acque.
Altri due itinerari raccontano la storia sportiva di Grenoble: il primo segue le tracce dei Giochi Olimpici invernali del 1968 nel parco Paul-Mistral, il secondo ricostruisce l’Esposizione internazionale della Houille Blanche, evento che portò oltre un milione di visitatori nella città alpina proprio un secolo fa. E sono tanti.
Storia e memoria: dalla Grenoble romana alla Liberazione del 1944
Il programma include numerose visite guidate che permettono di ripercorrere i duemila anni di storia urbana di Grenoble. Dall’antica cinta gallo-romana alla Tour de l’Isle, dal Palais du Parlement al Musée de Grenoble, i partecipanti potranno scoprire l’evoluzione architettonica e istituzionale della città.
Particolarmente interessanti sono le visite dedicate alla seconda guerra mondiale, con un itinerario sulla Liberazione del 1944 che rievoca l’ingresso delle truppe alleate in città e le azioni della Resistenza.
I luoghi della cultura
Accanto ai percorsi urbani, numerosi istituti culturali apriranno le loro porte con proposte specifiche.
Le Archives municipales et métropolitaines offriranno visite guidate dagli stessi archivisti, mentre la Bibliothèque d’étude et du patrimoine accoglierà il pubblico nei suoi spazi. Sarà possibile anche visitare il Musée de Grenoble (di cui abbiamo parlato sopra) e il Musée Stendhal, oltre ad assistere alle attività pensate per famiglie e bambini.
Siamo andati per accenni, suggerendo alcuni punti di vista e opportunità di scoperta, ma vi consigliamo di guardare il programma completo presso l’Office de Tourisme Grenoble-Alpes e online. Tutti gli accessi sono gratuiti e a volte è necessaria la prenotazione.
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