Sarà il Colle del Piccolo San Bernardo a ospitare, la prossima domenica 1º settembre, la prima Fête des Alpes – Festa delle Alpi, evento ideato per valorizzare i legami tra le comunità che abitano le Alpi da un lato all’altro del confine. Alla sua edizione di esordio essa è organizzata e promossa da Valle d’Aosta e Savoia, per poi spostarsi negli anni a venire lungo tutto l’arco alpino italo-francese. Il prossimo anno sarà infatti organizzata al Colle del Moncenisio.
La Fête des Alpes
La Fête des Alpes vuole dunque evidenziare l’importanza delle relazioni transfrontaliere. Essa è anche un modo per promuovere un patrimonio condiviso, trasmettere tradizioni comuni alle nuove generazioni e rafforzare il senso di appartenenza alla stessa comunità alpina.
Quest’anno essa beneficia dunque dell’organizzazione e della Regione autonoma Valle d’Aosta e del Dipartimento della Savoia oltre che della collaborazione con la Communauté des Communes de Haute-Tarentaise, l’Ufficio del Turismo di La Rosière e i Comuni di Séez e La Thuile.
Il programma
La Fête des Alpes 2024 prenderà il via attorno alle ore 10 e si concluderà attorno alle ore 18, proponendo una ampia gamma di attività adatte a chiunque. Lungo tutta la giornata e sullo sfondo dell’animazione musicale itinerante del gruppo Batucada, poi, saranno allestite diverse bancarelle di artigianato locale per mettere in risalto il savoir-faire delle due località.
L’inaugurazione ufficiale da parte del presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin e del presidente del Dipartimento della Savoia Hervé Gaymard è prevista alle 14.
Il programma prevede, oltre all’apertura eccezionale e gratuita dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo, visite guidate alla Mansio Romana e al Cromlech e al Lago Verney. Alle 16 è peraltro fissato un laboratorio di degustazione di piatti valdostani e savoiardi al fianco degli chef Danilo Salerno e Sophie Bornet.
All’interno del Padiglione dell’amicizia appositamente allestito per l’evento saranno proposte due differenti conferenze. La prima, con orario dalle 15 alle 16:15 , concernerà il “Passaggio: la storia del colle del Piccolo San Bernardo e dei suoi sentieri”; essa sarà tenuta dallo storico alpino Enrico Rizzi e dall’autrice Clara Gaymard, ambedue guidati dalla moderazione dello studioso Séverin Duc. La seconda, con orario dalle 16:30 alle 17:15, tratterà di “Mario Rigoni Stern: l’opera e la storia di uno dei più grandi scrittori italiani”. Vi interverranno il presidente del Dipartimento della Savoia Hervé Gaymard e il figlio dell’autore Gianbattista Rigoni Stern, moderati dall’assessore regionale valdostano Luciano Caveri.
Saranno messe a disposizione delle navette gratuite in partenza dai principali parcheggi della zona oppure approfittare dei regolari autobus da Bourg-Saint-Maurice e da La Thuile.
La Fête des Alpes tra tradizione e sport
In un efficace mélange tra tradizione e sport, la Fête des Alpes sarà celebrata in concomitanza con la storica Festa della Pass’ Pitchü, che ogni anno porta gli abitanti di La Thuile (Valle d’Aosta) e di Séez (Savoia) a incontrarsi al Colle del Piccolo San Bernardo. Dopo la consueta messa officiata presso il Cromlech, tra mercatino tipico e animazioni per bambini, alle 11 si terrà l’inaugurazione ufficiale della giornata con consegna simbolica delle chiavi.
Ma anche l’attività all’aria aperta avrà ampio spazio lungo la giornata grazie alla gara ciclistica fissata nella mattinata; essa contemplerà due distinte modalità di partenza, l’una alle 9 da Séez (24 chilometri, 1.288 metri di dislivello positivo) e l’altra alle 9:45 da La Rosière (8 chilometri, 338 metri di dislivello positivo). La cerimonia di premiazione dei vincitori della competizione, cui è consentita la partecipazione con e-bike, sarà alle 11 ugualmente presso il villaggio del Pass’ Pitchü.
La storia che unisce Valle d’Aosta e Savoia
La Fête des Alpes di quest’anno, così come la correlata Festa della Pass’ Pitchü, simboleggia l’amicizia e i profondi legami storici tra due regioni di confine, la Valle d’Aosta e la Savoia.
Per secoli ambedue le comunità hanno visto plasmata la propria vita da una geografia similare al centro della quale troneggiano le Alpi; il Colle del Piccolo San Bernardo, sito a 2.188 metri di altitudine, è proprio un punto di passaggio naturale tra i due territori, utilizzato sin dall’epoca romana e ancora prima dai Celti e dalle popolazioni protostoriche. Grazie alla facilità degli scambi commerciali, culturali e militari di confine, i rispettivi abitanti hanno a lungo condiviso stili di vita prossimi, basati sull’agricoltura, sull’allevamento e sull’artigianato di montagna.
Sino al XIX secolo la Valle d’Aosta e la Savoia erano parte del Regno di Sardegna, esistente dall’XI secolo come Stati di Savoia e comprendente territori e diversi valichi nelle Alpi occidentali. La seconda fu poi annessa alla Francia nel 1860 a seguito del Trattato di Torino, mentre la prima rimase integrata del Regno d’Italia.
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