Attraversando la Penisola dalle Alpi del nord al mare del sud, il Sentiero Italia CAI si snoda per 500 tappe, 8 mila chilometri e 600 mila ettari di bellezze paesaggistiche tutte da scoprire. Tale ampio progetto del Club Alpino Italiano è il frutto di anni di recupero, riorganizzazione e promozione di un tracciato che tocca luoghi poco noti del territorio.
Anche dal lato francese delle Alpi esiste una iniziativa similare denominata la “Grande traversée des Alpes” (“La grande traversata delle Alpi ”), che dal Lago di Ginevra raggiunge le coste del Mar Mediterraneo nelle Alpi Marittime.
La storia
L’idea di dare vita al Sentiero Italia CAI si deve a Riccardo Carnovalini, appassionato escursionista che assieme a un gruppo di amici giornalisti e scrittori decide di cimentarsi nella sfida di unire l’Italia “a piedi”. Dopo anni di riflessioni affidate soltanto ai convegni, nel 1990 la Commissione centrale escursionismo del CAI si unisce all’Associazione Sentiero Italia per cercare di portare a termine il progetto.
Nel 1991 viene pubblicato un fascicolo di 26 pagine nel quale sono descritti il percorso generale e le varianti maggiori, così come numerosi articoli di giornale sulla tematica. Ma è lungo il biennio tra il 1993 e il 1994 che l’itinerario prende definitivamente forma attraverso singoli segmenti di sentiero che vengono tracciati, migliorati, resi percorribili e dotati di segnavia orizzontali e posti-tappa.
Nel 1995 viene testato per la prima volta il Camminaitalia, un sentiero di oltre 6 mila chilometri da Santa Teresa in Gallura (Sardegna) a Trieste (Friuli Venezia Giulia), a sua volta documentato da un libro e da un lungometraggio.
Il Sentiero Italia CAI
Dopo essere stato trascurato per alcuni anni, il Sentiero Italia viene portato alla rinascita nel 2018 da parte del Club Alpino Italiano. Esso si dipana, come detto, su tutte e 20 le regioni italiane, toccando 360 comuni, 60 riserve regionali e 16 parchi nazionali.
Oltre a paesaggi e ambientazioni, il percorso permette all’escursionista che lo affronta di immergersi nelle tradizioni, nella storia e nella gastronomia locali. Nelle Nostre Alpi sono numerosi i punti di interesse toccati, dei quali i paragrafi successivi vogliono offrire soltanto una rapida scorsa.
In Valle d’Aosta, per esempio, le tappe dell’itinerario coincidono di preferenza con rifugi di alta montagna, oltre che con la frazione di Rey (Oyace) e la frazione di Crest (Gressoney-Saint-Jean); tra i luoghi simbolo che circondano la regione ad anello figura anche il Ponte Napoleonico di Gressoney-Saint-Jean risalente al 1530.
In sostanza, la sezione piemontese dell’itinerario coincide con la cosiddetta Grande traversata delle Alpi, escursione di lunga percorrenza che unisce tutto l’arco alpino occidentale della regione. Creata negli Anni Settanta traendo spunto dal già citato omologo francese, essa si dipana tra i monti di Domodossola (Viozene) per poi terminare dopo 1.000 chilometri nelle Alpi Liguri (Molini di Calasca).
Di qui, ancora, il Sentiero Italia CAI raggiunge la Liguria dai Tetti delle Donzelle di Sella della Valletta e spingendosi sino a Imperia attraverso il Colle di Nava e il Colle Scravaion. Ci si sposta ancora verso Savona con il Colle di San Giacomo e la località di Prato Rotondo, per raggiungere alfine Genova con il Passo della Scoffera e la località di Barbagelata.
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