La rete internet satellitare Starlink è disponibile in Svizzera dal 2023, ma l’azienda di Elon Musk deve competere in un mercato internet in rapida evoluzione.
La rete internet Starlink è stata attivata in Svizzera dopo che la Confederazione ha concesso una licenza e l’Ufficio federale delle comunicazioni ha garantito il rispetto delle leggi in materia. Dall’agosto 2023, l’azienda di Elon Musk ha dispiegato la sua rete di 6.000 satelliti anche per servire la popolazione svizzera. Il canone di abbonamento mensile varia da 40 a 75 franchi svizzeri (da 41 a 78 euro). L’acquisto di un router per garantire il funzionamento costa 329 franchi svizzeri.
Di interesse relativo per le famiglie svizzere
L’operatore svizzero Salt ha collaborato con Starlink per offrire un pacchetto combinato con la rete internet tradizionale 4G e 5G. Tuttavia, dopo oltre un anno di utilizzo, sembra che la rete Starlink non sia molto apprezzata dalle famiglie svizzere.
La copertura Internet in Svizzera è già ottimale, la rete Starlink risulta poco attrattiva. Le persone che rimangono interessate sono quelle che vivono in alcune zone alpine isolate o che viaggiano in furgoni o camper. In sostanza, si tratta di un mercato di nicchia.
Inoltre, il sistema Starlink richiede una importante quantità di energia, con minore possibilità di utilizzo per gli abbonati che non dispongono di una fonte di elettricità sufficiente in zona isolata, per esempio
Allo stesso tempo, un altro operatore svizzero, Swisscom, ha unito le forze con la rete satellitare europea Eutelsat, con il vantaggio di proteggere i dati degli utenti meglio del concorrente americano.
La nuova situazione internazionale
Il contesto internazionale e la recente presa di posizione politica di Elon Musk, il fondatore di Starlink, hanno portato a un cambiamento di visione per quanto riguarda la rete Internet satellitare all’interno dell’Unione Europea. La perdita di fiducia nell’azienda americana è diventata particolarmente evidente dopo che Elon Musk e Donald Trump hanno usato l’accesso a Starlink in Ucraina come leva per fare pressione sulle autorità ucraine durante i negoziati per un accordo di cessate il fuoco con la Russia.
La presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha smentito che all’inizio dell’anno sia stato firmato un contratto da 1,5 miliardi di dollari con Starlink, nonostante la sua vicinanza con il miliardario. L’accordo prevedeva che la società gestisse le comunicazioni politiche e militari del Paese.
Per quanto riguarda l’Europa, la rete satellitare europea Iris2 sembra fare progressi, anche se non ha lo stesso numero di satelliti in orbita bassa di Starlink (630 contro 7000). Tuttavia, la rete europea compensa in parte sul territorio europeo grazie alla presenza di 35 satelliti in orbita geostazionaria alta.
Quali sono le alternative a Starlink per l’Europa (e per la Svizzera)?
La rete satellitare europea è coordinata dall’operatore francese Eutelsat e riunisce una serie di campioni europei del settore spaziale, aeronautico e militare. Tra questi, Airbus, Thales Alenia Space e Leonardo. Il governo italiano, che possiede il 30% di Leonardo, è pienamente coinvolto nel progetto. Leonardo possiede il 33% di Thales Alenia Space, il cui 67% è di proprietà di Thales.
L’azienda, con un fatturato di 2,2 miliardi di euro nel 2023, è nata dalla fusione della francese Thales e dell’italiana Alenia, dopo una parentesi con Alcatel Space. La società italo-francese ha sede a Cannes. Le attività si sviluppano, ad esempio, nel distretto aerospaziale di Torino, nel territorio di Nos Alpes. Proprio a Torino, inoltre, la presidente Meloni ha recentemente visitato un’azienda, Argotec, che produce satelliti per l’orbita terrestre bassa.
Per garantire la sicurezza delle telecomunicazioni spaziali, le tre aziende Airbus, Leonardo e Thales Alenia Space stanno attualmente lavorando al “Progetto Bromo”. Potrebbe essere creata una joint venture per incrementare la produzione di satelliti.
La Svizzera, da parte sua, ha lanciato un programma militare di satelliti in orbita bassa. Wisekey, una società con sede a Ginevra e Zugo, ha annunciato il lancio di un satellite in collaborazione con l’esercito svizzero il 21 gennaio di quest’anno, e altri sono già in servizio.
LEGGI ANCHE: Giorgia Meloni a Torino visita un’azienda di satelliti a orbita bassa