Il 5 e 6 giugno 2025, Aosta ospiterà la 63ª edizione del Concours Abbé Jean-Baptiste Cerlogne dedicato alle scuole e al patois.
L’evento riunisce 1.337 studenti e 187 insegnanti della Valle d’Aosta e di diversi territori francoprovenzali.
Un progetto educativo incentrato sul francoprovenzale
Il concorso è organizzato dal Bureau régional pour l’ethnologie et la linguistique (BREL) (BREL) della Regione Valle d’Aosta, con la partecipazione del Centre d’études francoprovençales René Willien e del Comune di Aosta.
Creata nel 1963 da René Willien, la manifestazione ha lo scopo di promuovere la lingua francoprovenzale in ambito scolastico.
Il tema di questa edizione, Resté é boudzé (“abitare e dare un nome allo spazio”), ha strutturato il lavoro svolto durante l’anno nelle classi partecipanti. Durante le giornate ad Aosta, diverse attività coinvolgeranno i bambini alla scoperta della città, nella sua dimensione romana (è il 2050° anniversario della sua fondazione), medievale e moderna.



Il tema “abitare e dare un nome allo spazio” è il filo conduttore delle attività, che vedranno i bambini spostarsi nei luoghi più belli e simbolici della città. È anche un modo per imparare a conoscere e appropriarsi del capoluogo regionale. Molti bambini provengono dalle valli e dai villaggi della Valle d’Aosta e da tutta una diversità alpina.
Una mostra sul tema (Resté é boudzé) è inoltre visitabile, dal 30 maggio scorso, nella sala espositiva dell’Hôtel des États, dunque al municipio.
L’edizione 2025 del Concours Cerlogne prevede la partecipazione di scuole della Valle d’Aosta, ma anche di istituti del Piemonte (Chiomonte, Giaglione, Meana di Susa) e di altre regioni francoprovenzali. Tale presenza sottolinea l’area di diffusione della lingua.
Il programma culturale
Il programma prevede animazioni nel centro della città, una rappresentazione teatrale in patois della compagnia Le Digourdì al Teatro Splendor e una mostra fotografica intitolata Eugn avèitchen eun dérì, dedicata alle passate edizioni del concorso.
È prevista anche una premiazione per gli insegnanti che hanno partecipato a dieci, venti o trenta edizioni. Il concerto del gruppo Patoué eun Mezeucca (iscritto anche al Printemps en Musique), la sera del 6 giugno, completa il programma. L’ingresso è libero.
Il Concorso Cerlogne si inserisce in un processo annuale, con gli insegnanti che seguono una formazione preliminare. Gli studenti raccolgono e documentano elementi della cultura orale familiare, che restituiscono sotto forma di dossier, registrazioni o produzioni multimediali.

I materiali vengono poi conservati presso il Centre d’études francoprovençales di Saint-Nicolas e costituiscono una fonte per lo studio della lingua. I lavori vengono valutati da una giuria. Finora, sono stati pubblicati diversi volumi basati sulle ricerche prodotte dall’inizio del concorso.
Infine, va ricordato che è appena uscito un piccolo manuale di viaggio, Patoué eun secotse (il dialetto in tasca), che sta iniziando a essere distribuito con grande successo.
Anche il profilo Instagram @patoisvda, appena lanciato, sta riscuotendo grande interesse e in pochi giorni ha raggiunto 850 nuovi iscritti.
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