Il 26 giugno 2025 all’Hospice du Petit-Saint-Bernard sarà firmata una dichiarazione tra la Regione Valle d’Aosta e il Consiglio dipartimentale della Savoia. Il documento punta a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, valorizzando le risorse culturali, ambientali e sociali dei due territori.
La dichiarazione sarà sottoscritta dal presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e dal presidente del Consiglio dipartimentale della Savoia, Hervé Gaymard. L’assessore agli affari europei Luciano Caveri parteciperà all’evento, anche in ragione della sua attività in ambito transfrontaliero ed europeo, e per i programmi europei di cui si occupa il suo assessorato, tra cui Interreg Alcotra.
Una dichiarazione tra Valle d’Aosta e Savoia, in un partenariato storico
La firma si colloca in sintonia con il programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra Italia-Francia e si inserisce nel contesto più ampio della collaborazione tra territori alpini promossa anche dal Trattato del Quirinale. Il Trattato, all’articolo 10, considera il territorio frontaliero “un bacino di vita interconnesso, in cui le popolazioni italiana e francese
condividono un destino comune“, e in cui occorre “facilitare la vita quotidiana degli abitanti“.
I firmatari riaffermano l’impegno a valorizzare la competitività dei rispettivi territori attraverso uno scambio strutturato di informazioni, la promozione del patrimonio naturale e culturale e il sostegno a progetti comuni nei settori dell’istruzione, della gioventù, del turismo e dello sviluppo sostenibile.
Il documento si configura d’altra parte come semplice dichiarazione di intenti. I progetti, i gruppi di lavoro, le iniziative si svolgono infatti nei rispetti ambiti, nei gemellaggi, in Interreg o in altri contesti consolidati e riconosciuti.
Per esempio, l’Ospizio al Colle e il cammino di San Martino
Per esempio, uno degli elementi che si affiancano all’accordo riguarda la valorizzazione dell’Hospice du Petit-Saint-Bernard, per cui è già in fase di studio un progetto di ristrutturazione. L’Hospice è un luogo importante nel dialogo alpino, come altri edifici comuni che da qualche decennio sono diventati sedi operative e luoghi di riunione transfontaliera. Lo si vedrà al Moncenisio alla prossima Festa delle Alpi, il 30 e 31 agosto, oppure si ricordano i molti incontri al Forte dell’Annunziata a Ventimiglia, per la cooperazione della Riviera italo-francese.
Inoltre, le città di Aosta e Albertville – gemellate dal 2013 – confermeranno l’intenzione di rilanciare il cammino di San Martino, la Via Sancti Martini. Il tratto tra le due città rappresenta un segmento dell’itinerario del Consiglio d’Europa che collega Tours all’Ungheria passando dalla Valle d’Aosta, dal Colle del Piccolo San Bernardo, dalla Tarentaise e da Albertville.
Il santo – di cui si ricorda la condivisione della cappa con un povero infreddolito e appunto “l’estate di San Martino” a novembre – è molto popolare in Savoia e in Valle d’Aosta, come testimonia anche la chiesa di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta.
Il contesto
L’intesa si colloca in un processo di rafforzamento delle relazioni istituzionali transfrontaliere sulle Alpi occidentali. Lo scorso gennaio, a Courmayeur e Saint-Gervais, la Regione autonoma Valle d’Aosta e il dipartimento dell’Alta Savoia avevano già firmato una dichiarazione di intenti.
In precedenza, nel novembre 2024, era stata siglata l’Alleanza transfrontaliera delle Alpi del Sud tra la provincia di Cuneo, quella di Imperia e la Métropole Nice Côte d’Azur, con natura più strutturata e la previsione di un segretariato comune a Nizza.
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