Dalla fine del mese di giugno scorso, sedici autobus alimentati a idrogeno hanno inziato a circolare su quattro linee della rete di trasporto della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, in particolare tra Lione, Annecy e Grenoble. I primi mezzi pubblici dotati di tale alimentazione sono già in circolazione e fanno capo al progetto “IMAGHyNE”, che entro il 2029 mira a creare una filiera dell’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni integrata nel sistema regionale.
Gli autobus a idrogeno tra Lione, Annecy e Grenoble
Le tratte interessate del sistema “La Région vous transporte” (“La Regione vi trasporta”) collegano Annonay (Ardèche) a Lione nonché Saint-Jean-de-Bournay (Isère) a Vénissieux (Metropoli di Lione). Una seconda tranche contempla anche autobus a idrogeno tra Annecy (Alta Savoia) e Valserhône (Ain) oltre che tra Saint-Marcellin (Isère) e Grenoble (Isère).
I mezzi, acquistati per un costo complessivo pari a 8,5 milioni di euro, sono dotati di celle a combustibile che emettono unicamente vapore acqueo, una tecnologia che consente di ridurre cospicuamente il loro impatto ambientale. Alcuni di essi sono stati realizzati ex novo, altri invece sono il risultato di una operazione di retrofit, ovverosia la riconversione di veicoli esistenti tramite installazione di celle a combustibile.
Attorno a essi è stato costruito un ecosistema completo che comprende produzione, distribuzione e rifornimento. Il tutto con leva su infrastrutture già in fase avanzata di sviluppo, come le stazioni H2 Hympulsion attive in cinque località (Saint-Priest, Vénissieux, Salaise-sur-Sanne, Saint-Égrève e Annecy) nell’ambito del progetto Zero Emission Valley.
Il progetto “IMAGHyNE”
La messa in servizio dei nuovi autobus a idrogeno per il trasporto pubblico tra Lione, Annecy, Grenoble e non soltanto fa capo a un più ampio e strutturato progetto denominato “IMAGHyNE”. Acronimo di “Investment to Maximise the Ambition for Green Hydrogen iN Europe”, esso ha una durata stimata di sei anni sino al 2029 e dispone di un budget pari a 200 milioni di euro.
L’iniziativa, che beneficia ugualmente del sostegno economico del Clean Hydrogen Partnership dell’Unione Europea, coinvolge 35 partner distribuiti in sei Paesi europei (Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Germania e Svizzera). Il suo obiettivo è di creare un comparto dell’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni capace di servire mobilità, industria e produzione elettrica.
Qualche numero
Tra i risultati che il progetto “IMAGHyNE” punta a raggiungere figura anzitutto la messa in funzione di 57 MegaWatt di capacità di elettrolisi per generare 8 mila tonnellate di idrogeno ogni anno, di cui la metà da fonti rinnovabili. Contemplate anche la costruzione di 13 stazioni di rifornimento e l’installazione di 44 tonnellate di capacità di stoccaggio in cavità saline con rete logistica per il trasporto tramite condotte a breve e lungo raggio.
L’idrogeno prodotto sarà destinato, oltre che al trasporto pubblico, anche a 191 veicoli stradali a celle a combustibile tra camion e veicoli leggeri nonché a 63 mezzi non stradali tra cui alcuni aeroportuali operativi al Lyon-Saint-Exupéry. In ambito industriale si punta per contro a sostituire l’idrogeno di origine fossile con quello prodotto tramite elettrolisi all’interno di processi chimici, così come è in fase di progettazione un generatore di backup da 4 MegaWatt per gli stessi aeroporti.
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