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    Home » Articoli » Regioni e città al Consiglio d’Europa su democrazia e autonomia, da Kiev alla Grecia
    Europa e Alpi

    Regioni e città al Consiglio d’Europa su democrazia e autonomia, da Kiev alla Grecia

    Enrico MartialEnrico Martial29 Ottobre 2025
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    La session de fin octobre du Congrès de pouvoirs locaux et régionaux du Conseil de l'Europe (c) Conseil de l'Europe
    La session de fin octobre du Congrès de pouvoirs locaux et régionaux du Conseil de l'Europe (c) Conseil de l'Europe

    Libertà di assemblea, guerra in Ucraina e sviluppo della democrazia nelle Regioni e città sono gli argomenti della 49ª sessione del Congresso delle autorità locali e regionali del Consiglio d’Europa, in corso a Strasburgo dal 28 al 30 ottobre 2025.

    I delegati, riuniti al Palais de l’Europe, esaminano un ordine del giorno molto politico, in questi tempi di guerre e di minacce alla democrazia e ai diritti.

    Una sede ora più propositiva del Comitato delle Regioni

    Per paradosso, il Congresso delle Autorità locali e regionali del Consiglio d’Europa, che è da anni considerato di minore rilevanza rispetto al Comitato delle Regioni dell’Unione europea, svolge oggi un ruolo importante, proprio per l’attuale agenda politica europea.

    Da un lato l’impressione è che il Comitato delle Regioni tenda a far da cassa di risonanza al dibattito europeo senza incidervi (per esempio nella centralizzazione dei fondi strutturali). Dall’altro il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa tratta di questione spinose, per gli attacchi al modello democratico con fatti che riguardano il quotidiano di diverse realtà nazionali.

    I conflitti della politica a livello locale (la protezione personale dei sindaci in Francia o in Germania per esempio) o della democrazia in generale, sono collegati con osservazioni sulla riduzione della libertà di espressione. Il Consiglio d’Europa riunisce d’altra parte Paesi anche fuori dall’Unione europea, e alcuni temi sono cruciali per esempio in Turchia o in Moldavia (fuori dall’UE), ma anche in Ungheria (dentro l’UE).

    Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa è poi un luogo dove esponenti politici di diversi Paesi possono confrontarsi su temi di attualità, per capire tendenze e anche stabilire obiettivi comuni. Vi si ritrovano personalità di spicco per ogni Paese, insieme ad altre minori ma ben attive nel loro ambiente comunale o regionale.

    Tra i membri, si possono citare per esempio Bernard Perrut, consigliere alla Regione Auvergne Rhône-Alpes, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il sindaco di Valdengo e parlamentare Roberto Pella, la consigliera regionale della Liguria Laura Lauro, David Eray del cantone svizzero dello Jura, Christine Chevalley del comune di Veytaux, sul lago Lemano.

    Diritti personali a livello locale e Ucraina nella resilienza delle città, il 28 ottobre

    La prima giornata si è aperta con l’intervento del presidente del Congresso, il belga Marc Cools, seguito da una sessione dedicata alla libertà di riunione pacifica. Gina Romero, relatrice speciale delle Nazioni Unite, ha ricordato che le città sono spesso il primo bersaglio della repressione dei diritti, ma anche i luoghi dove la democrazia può essere ricostruita.

    Gergely Karácsony, sindaco di Budapest, ha descritto l’erosione progressiva della partecipazione pubblica in Ungheria, in un contesto segnato da pressioni politiche e amministrative.

    Nel pomeriggio del 28 ottobre, l’assemblea ha dedicato spazio alla guerra in Ucraina. In collegamento, il vice primo ministro Oleksii Kuleba ha chiesto sostegno politico e tecnico per la ricostruzione, mentre il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha parlato di «resilienza delle città» come pilastro della resistenza ucraina.

    La riunione ha permesso di identificare una strategia per la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina, nel ruolo delle città e delle Regioni. Un memorandum di intesa ha preso forma con le città Kyiv e Rivne, e con l’agglomerazione di Lviv.

    Inoltre si è tenuta una sessione sul ruolo delle regioni in Ucraina durante la guerra, che ha mostra come cambiano i funzionamenti e il ruolo delle autorità locale in condizioni di crisi. Vi hanno partecipato Mykola Lukashuk, presidente dell’assemblea regionale di Dnipropetrovsk, Oleksandr Tolokonnikov e Ievgen Ivanov vicecapi dell’amministrazione militare delle regioni rispettivamente di Kherson e Kharkiv e Yelyzaveta Kaidash, del parlamento nazionale dei giovani.

    Libertà di espressione e polarizzazione politica nelle assemblee

    La giornata si è anche occupata della valutazione – che viene fatta periodicamente e in modo indipendente, sul rispetto della Carta europea dell’autonomia locale. Nell’occasione sono state prese in conto le valutazioni per la Polonia e e vi è stato uno scambio di vedute sull’osservazione elettorale in Finlandia. Il primo rapporto sulla Polonia segnala criticità nella distribuzione dei poteri tra centro e territorio, il secondo sottolinea la qualità del processo elettorale finlandese, pur con limiti nella rappresentanza territoriale.

    Sempre il 28 ottobre, il Congesso ha tenuto un dibattito sulla libertà di espressione nelle assemblee politiche e ha evidenziato un altro fronte critico: la crescente polarizzazione politica dei consigli comunali, con tendenze alla contrapposizione. Vi sono infatti in diverse sedi casi di censura interna e attacchi personali contro amministratori locali.

    I relatori Véronique Bertholle e Peter Drenth hanno presentato un documento che chiede agli Stati membri di rafforzare la protezione dei dibattiti democratici nelle istituzioni locali.

    Crisi urbane, stupefacenti e giovani

    Il 29 ottobre, seconda giornata dei lavori, si è aperto con le sessioni parallele delle due Camere (autorità locali e regioni) in cui è suddiviso il Congresso dei poteri locali e regionali. Tra i temi trattati si trovano la crisi abitativa, affrontata attraverso modelli innovativi di edilizia, e il fenomeno degli stupefacenti nelle città europee, con l’intervento del Pompidou Group. I dibattiti hanno evidenziato come molte amministrazioni locali si trovino sole di fronte a problemi complessi, in assenza di strategie coordinate da parte degli Stati.

    Nel pomeriggio, la plenaria discuterà del ruolo in materia di ambiente della Carta europea dell’autonomia locale (con un testo addizionale) e della riforma della Settimana europea della democrazia locale. Un segmento riguarda la sicurezza urbana e alla gestione delle crisi, con un focus sulle regioni ucraine in guerra e sui modelli tedeschi di prevenzione delle violenze.

    La giornata si concluderà con una tavola rotonda sulla partecipazione giovanile. Viene presentata una nuova versione della Carta europea per la partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale, rivista da una rete di delegati under 30.

    Giovedì 30 ottobre ci saranno ancora i rapporti di monitoraggio su Grecia e Moldavia e l’adozione della strategia del Congresso sullo Stato di diritto a livello locale e regionale (2025–2028).

    LEGGI ANCHE: 326 progetti di cooperazione sanitaria transfrontaliera in Europa

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    Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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