“Segnali di vita”, soggetto di Nora Demarchi diretto dal regista Leandro Picarella e prodotto da Luca Bich, rappresenta un importante passo avanti nella crescita del cinema nell’arco delle Alpi. Girato interamente nel vallone di Saint-Barthélemy, esso è stato realizzato sfruttando competenze locali e riuscendo a coinvolgere produzioni e sostegni tra cui Qoomon, Rai Cinema, Soap Factory, L’Eubage e Film Commission Vallée d’Aoste.
La trama si focalizza su Paolo Calcidese, astrofisico originario di Milano che sceglie di trasferirsi nel poco noto villaggio valdostano di Lignan. Qui egli inizia a lavorare presso l’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, dove egli spera di riuscire concentrarsi sulle sue ricerche senza incappare nei problemi che ha incontrato in città. Ma un inconveniente tecnico al suo telescopio principale lo costringe a interrompere la sua attività e a rivolgere invece la sua attenzione verso la frazione dove egli vive e i suoi abitanti. Dinnanzi all’uomo si apre dunque uno scenario montuoso tanto magnifico quanto inatteso, mentre i suoi occhi si fanno sempre più ebbri della meraviglia della vita di montagna e dei suoi promotori.
Presentato in anteprima mondiale la scorsa domenica 22 ottobre in occasione della 18ª edizione della Festa del cinema di Roma, “Segnali di vita” è sbarcato nelle sale cinematografiche della Valle d’Aosta nel mese di marzo di quest’anno. Co-prodotto tra Italia e Svizzera, esso gode del sostegno dell’Ufficio federale della cultura, della società Fachausschuss Film und Medienkunst e della Fondazione SUISA. Il produttore è Luca Scarabelli, affiancato da Frank Matter e Loredana-Natassia Fernandez nonché da; le riprese di Giuseppe Tripodi si affiancano alla fotografia di Andrea José di Pasquale e al montaggio di Fabrizio Paterniti Martello, mentre il suono è a cura di Patrick Beker e le musiche a cura di Tomek Kolczynski.