Lo scorso 13 giugno, a seguito di campionamenti effettuati dall’Arpal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure) il Comune di Genova ha temporaneamente disposto che sei spiagge nella zona di Genova sono chiuse alla balneazione.
Gli esami dell’Agenzia ligure hanno evidenziato numerose criticità – in particolare un superamento dei valori di alcuni batteri come escherichia coli e enterococchi intestinali. I tecnici di Arpal hanno infatti trovato valori non a norma in 6 punti per un totale di oltre 2 chilometri di costa Per questa ragione, un’ordinanza del sindaco ha sancito il divieto di balneazione per sei punti del litorale compresi tra corso Italia e Nervi. Si tratta delle spiagge Forte San Giuliano, Quinto, Nervi-Scogliera Miramare, Passeggiata di Nervi, Nervi-Zona Sciolla e Sturla Ovest.
Il divieto di balneazione rimarrà invariato fintanto che Arpal non compirà una nuova misurazione che darà esito negativo per quanto riguarda la presenza di questi agenti inquinanti.
A questi divieti, l’ordinanza di fine aprile ha aggiunto cinque zone del Comune, interdette alla balneazione per tutta l’estate, tra cui il tratto che va dal molo del bacino portuale di Prà al Depuratore di Punta Vagno nel Porto del capoluogo ligure.
Un problema strutturale
Non è la prima volta che in prossimità dell’avvicinarsi della stagione estiva Genova deve far fronte a una serie di divieti di balneazione imposti da criticità ambientali.
Secondo la Giunta comunale questo è dovuto in buona parte al fatto che con la pioggia sono diversi i rivi che scaricano in mare portando in acqua sostanze inquinanti.
La stessa Giunta ha chiesto a Ireti (società gestisce il servizio idrico integrato della Provincia di Genova) di avviare una serie di controlli. Inoltre, per approfondire meglio il tema la Direzione ambiente, Arpal e i soggetti interessati attiveranno un tavolo tecnico per fare un focus su questi punti in cui i divieti si ripetono da tempo e individuare soluzioni concrete. E’ in programma inoltre l’istituzione di una commissione del Consiglio comunale con Arpal al fine di poter illustrare le zone più critiche e proporre nuove soluzioni di fronte al gestore della rete fognaria.
Spiagge riaperte
Se alcune spiagge sono chiuse a Genova, altre invece riaprono. La spiaggia di Priaruggia (Levante genovese), chiusa nel mese di aprile in seguito al rinvenimento di materiale antropico contenente amianto – probabilmente disperse da onduline di Eternit e portate a riva dalle mareggiate – è stata riaperta al pubblico dopo la bonifica effettuata e le analisi di Amiu (Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana) e dell’ASL (Azienda Sanitaria Locale).
Tra l’altro, domenica 12 maggio una quarantina di volontari di Legambiente avevano raccolto 300 chilogrammi di rifiuti a Priaruggia, Murcarolo e in altre spiagge e scogliere della Passeggiata di Nervi, nell’ambito dell’iniziativa Spiagge e fondali puliti.
Dal 1° maggio sono invece accessibili nuove zone balneabili, come la zona del Dopolavoro FF.SS, Vesima, Campeggio Tortuga, Capo Marina Villa Azzurra e del Mulino di Crevari.
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