Dopo essere stato per decenni soltanto un concetto astratto e lontano, il Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea è divenuto finalmente realtà. L’iniziativa fa seguito all’approvazione di una apposita legge regionale di istituzione dell’area protetta da parte del Consiglio regionale del Piemonte dello scorso giovedì 28 marzo. Si tratta di uno degli ultimi provvedimenti discussi e avallati in extremis prima delle elezioni politiche che interesseranno la regione tra sabato 8 e domenica 9 giugno prossimi.

Il Parco naturale dei cinque laghi

Il nuovo Parco naturale dei cinque laghi sarà costituito da porzioni di territorio estese tra i cinque comuni di Ivrea, Montalto Dora, Borgofranco d’Ivrea, Cascinette d’Ivrea e Chiaverano; esso comprenderà peraltro i cinque bacini lacustri siti nella dorsale morenica pre-alpina denominati Nero, Pistono, Campagna, San Michele e Sirio.

L’apertura di tale area protetta, che avverrà ufficialmente a decorrere dal prossimo sabato 1º giugno, ha beneficiato nel tempo e continuerà a beneficiare anche in futuro di un clima di dialogo e collaborazione tra i Comuni e gli attori locali. Per questo il nuovo “Piano di gestione del Parco” andrà a coinvolgere le aziende agricole e le attività professionali presenti sul territorio, contribuendo ad avvicinare anche le comunità a tematiche quali tutela paesaggistica e adattamento ai cambiamenti climatici.

L’importanza della natura

La creazione del Parco naturale dei cinque laghi è parte e completamento di un lungo iter di riconomemto del prezioso ruolo rivestito dalle zone umide in generale e dai laghi in particolare nella salvaguardia della biodiversità vegetale e animale. Non a caso la designazione di “Parco naturale” attribuita a tale vasta area consentirà di regolare e controllare la fruizione da parte dell’utenza; questo permetterà, in ultima analisi, di incrementare le garanzie di tutela naturalistico-ambientale derivanti dalla eterogeneità floristica e faunistica che connota il territorio integrandosi ugualmente alla forte espansione urbana registrata negli ultimi anni.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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