Lo scorso lunedì 15 aprile, giorno dell’anniversario della nascita di Leonardo Da Vinci nel lontano 1452, si è svolta anche in Francia la prima edizione della giornata del “Made in Italy”. All’altro capo del confine alpino, invece, l’evento è stato rammentato con più di duecento iniziative istituzionali organizzate parallelamente su tutto il territorio dell’Italia sino a domenica 21 aprile. In ambedue i casi, però, al centro dell’attenzione pubblica e mediatica dei Paesi sono stati i prodotti tipici italiani nella loro duplice dimensione tradizionale e attuale, artigianale e moderna.

La presentazione è stata peraltro teatro di riflessione circa le politiche in materia di innovazione e di start-up in seno al modello francese “Start-up nation” datato 2017 e al dialogo trilaterale Francia-Italia-Germania la cui ultima riunione si è svolta lo scorso martedì 9 aprile a Meudon, alle porte di Parigi, alla presenza dei ministri Adolfo Urso, Bruno Le Maire e Robert Habeck.

La giornata del “Made in Italy” in Francia: un focus sulle start up

La giornata del “Made in Italy” è stata ricordata con il convegno “Italy RestartsUp in Paris”, pensato per la giornata di lunedì 15 aprile in collaborazione con l’ICE (Istituto Commercio Estero) Agenzia e la fiera italiana SMAU. In questa occasione l’ambasciatrice di Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, ha voluto sottolineare l’importanza di prodotti sempre più caratterizzati da un alto valore tecnologico nonché presentare agli investitori francesi grandi aziende e start-up giunte dalla Penisola.

Presenti alla serata inaugurale anche il sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Giorgio Silli, il presidente di SMAU, Pierantonio Macola, il direttore di ICE Parigi, Luigi Ferrelli, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione autonoma Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, e il presidente della società ferroviaria Trenord, Federica Santini. L’indomani, martedì 16 aprile, le 49 realtà imprenditoriali le numerose aziende italiane ospiti hanno potuto presentare se stesse e la propria attività presso il campus-community StationF.

Dall’agroalimentare alla cultura d’impresa

In concomitanza con la giornata del “Made in Italy” la stessa ambasciata di Italia in Francia ha promosso al fianco della Federazione Italiana Rugby e all’Ufficio ICE di Parigi una specifica giornata a promozione dei prodotti agroalimentari italiani. Venerdì 12 aprile scorso, alla presenza di un centinaio tra importatori e distributori francesi, è stato evidenziato il valore locale e qualitativo della filiera vitivinicola italiana.

Martedì 16 aprile, per contro, l’Istituto Italiano di Cultura di Lione ha allestito un convegno dal titolo “Codice Olivetti. Impresa, cultura, comunità”, moderato da Beniamino de Liguori Carino, segretario generale della Fondazione Adriano Olivetti e vicepresidente dell’Associazione archivio storico Olivetti; questo è stato poi seguito dalla proiezione del documentario “Città dell’uomo” di Andrea de Sica (2013), anch’esso dedicato alla storia di Adriano Olivetti.

Il prossimo martedì 23 aprile, alfine, l’Ufficio ICE e il Consolato generale di Italia a Parigi assieme alla facoltà di Economia di Parigi (HEC) e alla facoltà Agro Paris Tech proporranno la tavola rotonda “Excellence Revealed: the Success of Italian F&B Exporters”. Qui alcuni dei principali attori del settore sul mercato francese analizzeranno le ragioni del successo dell’export italiano in Francia nel settore dell’agroalimentare e delle bevande al fine di sondare la possibilità di una ulteriore crescita produttiva oltre le Alpi.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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