Alpi del sud e Provenza

“ValOd’OC”: come Alpi-Marittime e Piemonte intendono rilanciare la coltivazione del castagno

“ValOd’OC” castagno, « ValOd’OC » châtaignier

Il progetto Interreg Alcotra 2021/2027 mira a fortificare la castanicoltura da frutto come attività economica nonché a sviluppare attorno a essa una nuova filiera produttiva e commerciale redditizia.

La castanicoltura o coltivazione del castagno accomuna sin dal passato i territori di Alpi-Marittime e Piemonte, unitisi in seno al programma Interreg Alcotra 2021/2027 per ideare e portare avanti il progetto “ValOd’OC”. Acronimo di “Valorizzazione e Organizzazione degli Operatori della Castanicoltura”, esso mira a rilanciare tale filiera quale attività economica produttiva e commerciale redditizia in maniera armonica e condivisa da un lato all’altro del confine.

“ValOd’OC” in breve

“ValOd’OC” fa capo alla linea di azione “Sviluppo delle competenze e specializzazione intelligente” del programma Interreg Alcotra 2021/2027. Esso ha preso il via nell’ottobre del 2023 sotto il capofilato dell’Unione Montana Valle Stura ed è tuttora in corso; i suoi altri beneficiari sono il Comune di Isola, l’Impresa Verde Cuneo e l’Association foncière agricole de la châtaigneraie (Associazione agricola della castanicoltura) delle Valli della Tinée e della Vésubie.

L’iniziativa è stata finanziata con un totale di 741.743 euro, di cui 593.394 euro derivanti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e i restanti 148.348 euro derivanti da contropartite; di questi 419.243 euro (335.394 euro di FESR e 83.848 di contropartite) sono stati assegnati all’Italia e 322.500 euro (258.000 euro di FESR e 64.500 euro di contropartite) sono stati assegnati invece alla Francia.

La coltivazione del castagno

Per riuscire a valorizzare appieno la coltivazione del castagno il progetto “ValOd’OC” vuole anzitutto avviare una serie di azioni capaci di implementare notorietà e qualità del prodotto; per fare ciò esso punta a selezionare le varietà autoctone maggiormente vocate alla trasformazione, definirne le corrette pratiche di coltivazione e avviare laboratori sperimentali a uso collettivo.

Il secondo obiettivo dell’iniziativa coincide invece con la creazione di una filiera transfrontalierafunzionale alla promozione del frutto su di un mercato a corto raggio; oltre a rispondere alla crisi produttiva che a oggi affligge il settore, sarà così possibile riconoscere ed evidenziare il ruolo di tutela ambientale e paesaggistica che i castagneti svolgono su tutto l’arco alpino.

In terzo luogo, è prevista la nascita di un organismo collettivo che rappresenti il comparto castanicolo locale nonché di un marchio commerciale a esso affiliato e dedicato. I suoi partecipanti saranno i castanicoltori originari di Alpi Marittime e Piemonte, a loro volta protagonisti di percorsi di formazione specifici inerenti gli aspetti tecnici, colturali e normativi relativi a coltivazione e lavorazione.

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