Ambiente

“SmartCommUnity”: la digitalizzazione come opportunità turistica

SmartCommUnity

L’iniziativa Interreg Spazio Alpino mira ad aumentare la capacita di attrattiva delle regioni coinvolte a fronte di spopolamento e declino economico.

È finalizzato a rendere le comunità delle Alpi più smart e digitali, sostenibili e resilienti il progetto Interreg Spazio Alpino “SmartCommUnity”L’iniziativa, difatti, mira implementare le capacità tecnologiche e gli sviluppi digitali delle aree montane al fine di aumentarne la capacita di attrattiva a fronte di spopolamento e declino economico.

Il progetto

Il progetto di cooperazione transnazionale “SmartCommUnity” coinvolge dodici partner provenienti da sei diversi Paesi capeggiati dall’Università di Ljubljana (Slovenia). Esso ha preso il via nel novembre del 2022 e dovrebbe potersi concludere nell’ottobre del 2025, godendo di un finanziamento complessivo pari a 2.960.288 euro, di cui 1.882.601 euro provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

Collaborano all’iniziativa la società di consulenza e servizi Poliedra, l’associazione di rappresentanza delle autonomie locali ANCI Liguria e la Regione autonoma Valle d’Aosta per l’Italia; presenti invece per la Francia il Comune di Adrets e per la Svizzera la regione Lucerna Ovest del Cantone di Lucerna (Svizzera) e il il Swiss Center for mountain regions SAB (Svizzera). Completano la lista l’Austria con la società Standortagentur Tirol GmbH, il Software Competence Center Hagenberg GmbH e l’Energy and Environment Agency of Lower Austria, la Germania con l’associazione regionale Regionalverband Südlicher Oberrhein e la Slovenia con il polo di innovazione e sviluppo Innovation Technology Cluster di Murska Sobota.

Aree rurali e montane più smart

Le aree rurali e montane di tutta l’Europa sono accomunate da similari problematiche di spopolamento, mancanza di servizi, carenza di infrastrutture e competenze digitali e finale declino economico. Proprio per tale ragione “SmartCommUnity” vuole sfruttare la crescente e attuale digitalizzazione quale opportunità per aumentare la capacita di attrattiva di tali regioni quali luoghi di lavoro e di vita alternativi rispetto ai centri urbani.

In stretta collaborazione con la Strategia Europea per la Regione Alpina (EUSALP), si vogliono rafforzare le potenzialità delle aree rurali promuovendo meglio strumenti e soluzioni tecnologici esistenti nonché sviluppandone di nuovi e più moderni. All’interno di tali aree alpine utilizzate come zone pilota sarà dunque possibile dare vita a proposte innovative e interattive che favoriscano una “transizione intelligente” che tenga conto degli aspetti comunitari e di sostenibilità.

“SmartCommUnity” in Valle d’Aosta

Una delle ultime attività cronologicamente svolte in seno al progetto Interreg Spazio Alpino “SmartCommUnity” ha coinciso con la study visit effettuata in Valle d’Aosta tra martedì 5 e venerdì 8 marzo scorsi.

Dapprima i soggetti aderenti presenti hanno potuto incontrarsi ufficialmente presso il Palazzo Regionale di Aosta alla presenza di ambedue autorità locali e ospiti progettuali. Oltre ad aver sottolineato quanto la montagna soffra ai giorni nostri a causa di fenomeni quali il cambiamento climatico, lo sguardo si è focalizzato sulla digitalizzazione quale leva di sviluppo.

Durante la seconda giornata sono state approfondite alcune buone pratiche realizzate da Fondation Grand Paradis grazie ad alcuni progetti di cooperazione internazionale. Tra di esse, per esempio, l’applicazione smartphone “Visit Gran Paradiso” o le e-MTB dei progetti “ITER” e “Rêve” a favore della mobilità sostenibile o, ancora, l’utilizzo delle fototrappole per veicolare una più approfondita conoscenza della fauna selvatica del Parco nazionale del Gran Paradiso.

Lungo la terza giornata la delegazione si è spostata dapprima nel Parco naturale del Mont Avic e successivamente nell’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Nella mattinata sono state presentate alcune delle tecnologie di cui l’area protetta si serve regolarmente, tra cui audioguide e QR code, applicazione “iNaturalist” e sensori per il rilevamento del numero di passaggi. Il pomeriggio è invece trascorso ad Aosta, dove il gruppo ha potuto provare i nuovi visori di realtà virtuale per tornare sino a 4 mila anni indietro nel tempo grazie alle tecnologie digitali.

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