Chivasso, a circa 25 km di distanza da Torino, ospita una mostra incentrata sugli Anni di piombo. L’esposizione ripercorre il periodo storico italiano compreso fra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli ’80, segnato da atti terroristici diffusi e da un clima politico fragile e teso.
L’esposizione “Città ferite. Torino-Chivasso anni ‘70” è stata inaugurata a Torino nel marzo 2022 per poi diventare itinerante e fare tappa prima a Rivoli e, dal 22 novembre al 12 dicembre 2024, al Palazzo Einaudi di Chivasso.
L’allestimento di Chivasso mira a restituire alla memoria gli Anni di piombo, un periodo storico italiano complesso, caratterizzato da atti terroristici e violenze. Anni che hanno visto la nascita e lo sviluppo delle Brigate rosse e di Prima Linea, due organizzazioni armate di estrema sinistra. Torino e le città che la circondano, per la presenza di numerose fabbriche, per la presenza di una forte vita universitaria, erano in quegli anni uno dei principali centri di sviluppo del fenomeno terroristico.
Attraverso immagini, testi e pannelli, lo spettatore ripercorre la cronaca di alcuni eventi che hanno caratterizzato per decenni i vissuti sia di Torino sia di alcuni centri dell’hinterland torinese come Rivoli e Chivasso.
Le foto tracciano la strategia del terrorismo rosso e delle organizzazioni che esprimevano la volontà di rovesciare lo Stato di diritto con le parole d’ordine della lotta alle diseguaglianze e alle ingiustizie, e che compivano omicidi e ferimenti ai danni di funzionari delle forze dell’ordine, politici, imprenditori, giornalisti.
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