Il Montreux Jazz Festival 2025 ha avuto risultati molto alti anche quest’anno. È stato un evento da 30 milioni di franchi (e da 30 milioni di euro) con oltre 250.000 presenze, più 500 giornalisti accreditati, grandi artisti, ma anche 600 attività gratuite su 13 palchi nella città.
Chiuso per quest’anno sabato 19 luglio, è l’ultimo con la struttura effimera della Scène du Lac, che ha caratterizzato gli ultimi due anni del Festival, attesa della riapertura del Centro Congressi ristrutturato e ammodernato.
Molta gente, spettacoli sul lago e in ambienti più raccolti
Organizzato per la seconda volta fuori dal Centro dei Congressi in fase di ristrutturazione, il Montreux Jazz Festival 2025 ha confermato la solidità del proprio modello economico e organizzativo.
Secondo l’organizzazione del Festival, il tasso di riempimento medio delle due sale principali – Scène du Lac e Scène du Casino – ha raggiunto rispettivamente il 91% e il 93%, con 25 serate sold out su 28. Nonostante alcuni episodi di maltempo, la ristorazione, per cibo e bevande, ha superato per fatturato quella dell’edizione precedente. Il resto dei risultati economico in tutti i settori ha avuto livelli analoghi o superiori, per esempio nella biglietteria e nel merchandising. Il risultato è significativo perché i costi delle due ultime edizioni, con la struttura effimera sul lago e altri adattamenti organizzativi, sono stati più alti.
Comunque, la “Scène du Lac” molto gradevole e apprezzata, aperta sul lago e quindi un paesaggio particolarmente scenografico, ha visto diversi concerti con grande pubblico, tra cui quelli di Neil Young, Jamie xx, FKA twigs e RAYE.
Viceversa, la sala di dimensioni più contenute del Casino è stata apprezzata per l’acustica e la prossimità con il pubblico. Brandi Carlile, Jorja Smith, Beth Gibbons e FINNEAS, per stili e luoghi, hanno mostrato la versatilità del Festival, tra musica pop e jazz contemporanea in un contesto più raccolto. Nella sala, il concerto di James Blake è stato poi quasi interamente improvvisato mentre la performance di Seu Jorge ha portato dieci musicisti in scena.
Con l’edizione del prossimo anno, la 60esima, il Festival tornerà nel Centro dei Congressi che ospiterà nuovamente l’Auditorium Stravinski e il Montreux Jazz Lab, rimasti al concetto originario. Invece gli spazi esterni avranno migliori collegamenti con le aree interne. L’obiettivo del progetto di rinnovamento è di conservare diversi elementi patrimoniali del Centro Congressi e di ampliare le possibilità sceniche e di accoglienza.
Spazi gratuiti e cultura per la città e i visitatori
Con 600 attività su 13 palchi, l’offerta gratuita ha rappresentato anche nel 2025 una componente importante. Offre l’idea della complessità di approccio del progetto culturale ed economico Montreux Jazz Festival. Trae successo e accreditamento nella pubblica opinione anche per il suo ruolo più generale, di rapporto positivo con la città e con la cultura.
La nuova Spotlight Stage, per esempio, è stato molto frequentata, con molto pubblico in particolare giovane, alla scoperta delle proposte emergenti.
Il livello organizzativo e di servizi tra concerti e pagamento e eventi gratuiti è stato uguale, come negli anni precedenti e proprio come strategia di fondo.
Social media, livestreaming e dimensione globale del Festival Jazz di Montreux 2025
La diffusione digitale, gestita da Montreux Media Ventures, ha mostrato 21 concerti in diretta su YouTube, con oltre 7,5 milioni di visualizzazioni parziali e integrali, a cui aggiungere i risultati delle ultime tre serate. Gli eventi più visti online sono stati quelli di Benson Boone, RAYE e Chaka Khan.
La componente social e streaming crea ancora nuovo pubblico, internazionalizza il Festival tra esperienza dal vivo e consumo audiovisivo globale.
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