Innovazione digitale e intelligenza artificiale ma anche cooperazione internazionale e politiche alpine: sono le tematiche dell’incontro svoltosi a Lione lunedì 10 febbraio tra Luciano Caveri, assessore per gli Affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna della Regione Valle d’Aosta, e Fabrice Pannekoucke, presidente della Regione Auvergne Rhône-Alpes.
I due hanno già avuto modo di conoscersi venerdì 15 novembre scorso, a margine della riunione EUSALP tenutasi a Lubiana (Slovenia). Avevano dialogato di aspetti comuni tra cui, per esempio, la crisi demografica, l’immigrazione e i trasporti transalpini con particolare attenzione ai trafori stradali e ferroviari.
Un incontro tra Caveri e Pannekoucke per i territori alpini
L’incontro tra Caveri e Pannekoucke si è voluto una occasione per discutere di questioni legate alla crescita del territorio transfrontaliero delle Alpi tra Valle d’Aosta e Auvergne-Rhône-Alpes.
Una delle prime urgenze a emergere coincideva con l’elaborazione di un patto per lo sviluppo della montagna che coinvolga i rappresentanti del Comitato europeo delle Regioni e i membri del Parlamento europeo. Lo scopo ultimo di tale iniziativa sarebbe quello, in un prossimo futuro, di ridare vita a una associazione di respiro europeo che riunisca gli eletti del territorio alpino e della montagna. È difatti scomparsa dai radar delle attività politiche l’AEM, Association Européenne des élus de Montagne, che dal 1991 ha svolto un ruolo a livello europeo e a Bruxelles.
Inoltre, essi hanno discusso della possibilità di dare nuovo slancio all’Euroregione Alpi-Mediterraneo (ALPMED), che coinvolge Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Auvergne-Rhône-Alpes e Région Sud, fuori e oltre i progetti Interreg Alcotra.
Luciano Caveri ha anche rievocato il tema del Traforo del Monte Bianco, con lavori previsti per 24 anni e chiusure per tre mesi d’autunno, argomento che è stato anche oggetto di discussione al Comitato frontaliero del Trattato del Quirinale, che si è tenuto a Nizza il 6 febbraio scorso.
Association Internationale des Régions Francophones e Strategia macroregionale alpina
Pannekoucke ha invitato la Valle d’Aosta a partecipare all’incontro dell’Association Internationale des Régions Francophones (AIRF, Associazione internazionale delle regioni francofone), previsto tra giovedì 5 e venerdì 6 giugno prossimi a Lione, in particolare ai tavoli dedicati a energia e università. Creata nel 2002, essa riunisce oltre 180 territori di 24 Paesi francofoni su cooperazione, sviluppo economico e dialogo culturale.
Un altro aspetto toccato era la necessità di rilanciare la Strategia Macroregionale Alpina (EUSALP), nata nel 2013 e composta da 48 Regioni di sette Paesi alpini tra cui Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, PACA e AURA. Riguardo a questa, Caveri ha sottolineato l’urgenza di rafforzare il ruolo politico nella sua governance, così da imprimere un nuovo slancio all’organizzazione e alla strategia.
L’intelligenza artificiale nel cuore delle Alpi
Uno degli ultimi focus del dialogo tra Caveri e Pannekoucke concerneva la posizione dell’intelligenza artificiale nel panorama delle Alpi nonché il suo ruolo di motore per la crescita regionale, su cui hanno convenuto attività comuni.
L’intelligenza artificiale è in pieno sviluppo, come dimostrano progetti come EAGLE e TIRET, dedicati al monitoraggio dei cambiamenti ambientali nelle Alpi. Ambedue si devono al Swiss Data Science Center (SDSC), centro di ricerca svizzero che si trova ora presso il Biopôle di Epalinges, a nord di Losanna.
In Piemonte, Torino è divenuta sede dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale, e la Région Sud ha diverse iniziative al riguardo, mentre sono per esempio state adottate tecnologie avanzate con IA per la videosorveglianza di Cannes.
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