Sabato 15 marzo 2025, al Forte di Bard in Valle d’Aosta, si è svolta una conferenza sul tema Ghiacciai e diritto, in riferimento al cambiamento climatico e agli effetti connessi di tutela e di rapporti anche tra gli Stati.
Sono intervenuti tra gli altri Roberto Louvin dell’Università di Trieste e Michele Vellano, dell’Università degli Studi di Torino, con un’introduzione della Presidente del Forte di Bard, Ornella Badery. Il coordinatore del dipartimento della Regione in materia di acque e territorio, Raffaele Rocco, ha portato un contributo sulla situazione in Valle d’Aosta
La dimensione del problema riguarda sia il piano i quadri normativi nazionali, per esempio di Italia, Francia, Svizzera, Austria e Germania e Slovenia nell’arco alpino ma anche una dimensione più ampia, che riguarda sia gli organismi internazionali, dall’Onu all’Unione europea alla Convenzione alpina, sia le relazioni bilaterali.
I ghiacciai come bene comune
Sul piano italiano, è del 14 febbraio 2024 una sentenza della Corte di Cassazione che conferma come i ghiacciai rientrino nella nozione di beni demaniali. Si tratta, dunque, di beni indisponibili, inalienabili e inusucapibili. Per esempio, già ora il ghiacciaio della Marmolada è iscritto nell’elenco delle Acque pubbliche della Provincia di Trento.
La questione ha una grande importanza in ragione dell’uso dei ghiacciai, per esempio, negli sport invernali e per le relative installazioni – compresi gli impianti di risalita. Attualmente vi è un contenzioso tra la società Marmolada S.r.l. che gestisce appunto gli impianti e la Provincia autonoma di Trento. Tuttavia, si ricorderà anche l’intervento di creazione di una pista di discesa, con mezzi meccanici, in occasione della preparazione, per due stagioni, 2022/2023 e 2023/2024 della gara di coppa del mondo di Zermatt/Breuil-Cervinia, che non fu poi disputata in entrambi i casi.
Al convegno del forte di Bard, in diritto, il carattere demaniale dei ghiacciai acquista importanza anche per l’azione pubblica che può intervenire per la loro tutela o la gestione della loro trasformazione, anche in riferimento alla sicurezza.
Inoltre, sul piano giuridico, lo scioglimento dei ghiacciai sta liberando aree e terreni, che diventano fruibili e commerciabili.
Il professor Vellano ha parlato anche degli effetti legali dell’innalzamento del livello del mare, menzionando la scomparsa di terre o di interi Stati insulari, come Tuvalu e Nauru.
I ghiacciai sul piano internazionale
Inoltre, tra i temi di interesse, va anche citato il fenomeno di movimento dei ghiacciai, che ha di recente prodotto un negoziato per lo spostamento della frontaliera tra Italia e Svizzera, in particolare tra Valle d’Aosta e Vallese, poi concordato in Commissione mista nel 2023.
Sul piano internazionale, solo il Trattato dell’Antartico affronta il tema mentre la Convenzione alpina fa menzione dei ghiacciai nel protocollo “Protezione della natura e tutela del paesaggio”.
Salvo questi due casi, nessun trattato internazionale fa espresso riferimento ai ghiacciai di montagna, né ne prevede la protezione in modo diretto. Un meccanismo di protezione rimane tuttavia quello delle aree protette. Negli Stati Uniti, tutti i ghiacciai sono compresi in queste aree.
Anche in Svizzera, in cui, secondo il codice civile, i ghiacciai sono “cose senza proprietario e beni di pubblico dominio”, si sta ragionando sugli interventi di protezione.
Il programma in Valle d’Aosta sull’anno internazionale del ghiacciai
Il convegno al Forte di Bard su Diritto e ghiacciai è il primo evento di un programma della Valle d’Aosta sull’anno internazionale del ghiacciai, proclamato dall’Assemblea delle Nazioni Unite. La Valle d’Aosta, per quanto piccola in superficie, raccoglie un terzo dei ghiacciai italiani.
Altri territori di montagna hanno in programma diversi eventi, come la provincia di Trento o alcuni comuni. Per esempio, Bourg-Saint-Maurice, in Savoia, ha previsto tre giorni di incontri e dibattiti dal 21 al 23 marzo 2025.
L’evento di avvio dell’anno internazionale dei ghiacciai si è tenuto a Ginevra, il 21 gennaio scorso.
In Valle d’Aosta, il 21 marzo al Forte di Bard si terrà una giornata di laboratori didattici per studenti sui ghiacciai e gli ecosistemi montani. Da aprile a giugno sono previsti un concorso letterario e fotografico, e incontri divulgativi per i turisti in diverse località di montagna come Gressoney-La-Trinité, Cogne, Courmayeur, Valtournenche e Ayas.
Durante l’estate si svolgerà una campagna di misurazione degli spessori di ghiaccio sul Monte Bianco, svolta dalla Fondazione Montagna Sicura con il CNRS/EDYTEM francese. Sempre in estate, ad Arvier, si terrà una serata a tema glaciologico mentre a a settembre, Courmayeur ospiterà un convegno sulla comunicazione del cambiamento climatico, in collaborazione con la Fondazione Courmayeur Mont Blanc. Si tratta di attività a cui partecipa anche l’ARPA, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
L’11 dicembre, in occasione della Giornata della Montagna, il Forte di Bard ospiterà un convegno scientifico internazionale sulla salvaguardia dei sistemi glaciali e post-glaciali, analizzandone il ruolo nella protezione dagli eventi estremi e il loro studio in ambito sociologico e antropologico.

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