Sono esempi di attività di valorizzazione il Concorso Effepi e la mostra itinerante “Qui l’est que vole ksante é l’at eun plumadzo colorà ?”.
Patrimonio
Il patrimonio delle nostre Alpi è ricco di chiese e monumenti, architettura tradizionale alpina diffusa, di siti Unesco e archeologici affreschi, musei …
A Albertville, Il 17 agosto 1824, il re Carlo Felice posò la prima pietra per le dighe, i lavori durarono da marzo 1829 all’ottobre 1854.
La 51ª edizione avrà luogo tra giovedì 22 e domenica 25 agosto a valorizzazione del “Valle d’Aosta Lard d’Arnad DOP”.
Quest’anno è stata ospite della 70° edizione della Fiera nazionale della nocciola anche la Valle d’Aosta con la sua Fontina DOP.
Le sue decorazioni hanno reso famosa la chiesa di Passy, Notre-Dame-de-Toute-Grâce, un luogo rappresentativo dell’arte del primo Novecento
La mostra ripercorre i momenti decisivi di contatto tra i due artisti, dall’esplorazione del Fauvismo da parte di Mirò sino all’ispirazione tratta al collega da Matisse.
Tra le altre iniziative per la preservazione linguistica figurano la stesura di una grammatica e di un dizionario dedicati al “titsch” di Gressoney-Saint-Jean (Valle d’Aosta).
L’esposizione è visitabile a ingresso libero sino alla prossima domenica 22 settembre presso l’Abbazia di Hautecombe.
Il periodo di fioritura del simbolo viola della regione si estende dalla metà del mese di giugno alla metà del mese di agosto.
La struttura del Pont Vieux de Cluses è ora simile a come doveva essere all’epoca della costruzione originaria.
L’uno in Valle d’Aosta e l’altro in Alta Savoia, i due paesi sono accomunati da una similare tradizione storica medievale della quale ambedue coltivano ancora la memoria.
Il calendario chiuderà con la seconda edizione di Forti fortissimi! prevista nel fine settimana tra sabato 21 e domenica 22 settembre prossimi.
Il progetto di valorizzazione dell’Ospizio sarà illustrato il 1° settembre, al Colle del Piccolo San Bernardo, durante la Festa delle Alpi.
Il 16 luglio è stata presentata l’analisi sull’impatto economico e sociale del Museo egizio di Torino sul territorio