In Francia mancano nuovi farmacisti sufficienti a colmare le lacune derivanti da trasferimenti e pensionamenti. Lo denuncia l’Ordre national des pharmaciens, rendendo noto che al 1º gennaio del 2023 i professionisti operativi sul territorio e regolarmente iscritti all’albo nazionale sono 73.795, lo -0,3% rispetto all’anno precedente.
La demografia dei farmacisti in Francia
Sin dal 2016 il numero di farmacisti dell’Ordre è progressivamente diminuito di circa -1% ogni anno. Nel 2022, tuttavia, tale calo ha colpito in maniera più evidente le prime iscrizioni, soltanto 2.337, circa 205 in meno rispetto all’anno precedente.
Tali condizioni sono generate a monte da una mancanza di adesioni a sufficienza ai corsi di laurea in Farmacia. All’inizio dell’anno accademico corrente, difatti, i posti rimasti vacanti sono 471, in lieve miglioramento a fronte degli oltre 1.000 registrati nel settembre del 2022, che aveva generato un sotto reclutamento senza precedenti.
Qualora ciò perdurasse, nemmeno l’assunzione di giovani professionisti di età compresa tra i 25 e i 30 anni riuscirebbe a compensare l’attuale privazione nazionale, peraltro mascherata dalla propensione di molti a lavorare anche nel fine carriera. Non si deve neanche dimenticare che non tutti i laureati che abbiano concluso il loro percorso di studi in Farmacia scelgono poi l’esercizio farmaceutico così come non tutti gli impiegati riescono a sostenere un regime a tempo pieno piuttosto che parziale.
Le soluzioni
L’Ordre national des pharmaciens ha messo in atto una serie di misure orientate da un lato a preservare la demografia nazionale dei farmacisti e dall’altro a aumentare l’attrattiva verso la professione.
Per ciò che concerne il primo asse, i ricercatori hanno intenzione di avviare alcune analisi in prospettiva che permettano di anticipare le future evoluzioni della popolazione farmaceutica francese nonché di stimare il bisogno in termini di personale per attuare provvedimenti mirati a garanzia della sanità pubblica.
Quanto alla seconda iniziativa, sono stati elaborate alcune semplificazioni per i titoli conseguiti all’estero nonché ipotizzati eventuali adattamenti nelle modalità di accesso al primo anno di corsi in Farmacia. Parallelamente alle numerose campagne di comunicazione e promozione, prosegue il sostegno dell’Ordre alla messa in opera della Riforma del terzo ciclo di studi, finalizzata ad agevolare la mobilità professionale tra le differenti e molteplici sfaccettature del mestiere.