Ambiente

Il difensore civico della Liguria Francesco Cozzi sollecita l’elettrificazione delle banchine dei porti

Francesco Cozzi, elettrificazione delle banchine; Francesco Cozzi, électrification des quais (Giorgia Gambino, Nos Alpes)

In risposta alle sollecitazioni, i funzionari dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale hanno tracciato lo stato dell’arte dei lavori e promesso l’installazione di centraline di monitoraggio ambientale.

Le denunce circa nuvole di polveri e zolfo rilasciate da navi da crociera e traghetti hanno spinto il difensore civico della Liguria, Francesco Cozzi, a sollecitare l’elettrificazione delle banchine dei porti. In una lettera inviata all’autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale e rivolta al commissario straordinario Paolo Piacenza, egli domanda misure tempestive e adeguate per ridurre l’inquinamento prodotto dalle imbarcazioni ormeggiate lungo la costa ligure.

La lettera

La lettera con la quale Francesco Cozzi domanda delucidazioni circa i lavori di elettrificazione delle banchine liguri esordisce ponendo l’accento sull’importanza della sostenibilità energetica in termini di riduzione degli inquinanti.

“Il tema della produzione e del consumo di energia è difatti strettamente collegato alla competitività del settore portuale, ma è ancor più cruciale rispetto alle pressioni sulla matrice aria in termini di emissioni di gas climalteranti e di conseguenza all’impatto sulle comunità residenti nelle aree limitrofe all’area portuale – spiega il difensore civico della Liguria nella missiva datata mercoledì 28 febbraio scorso -. Lo spegnimento dei motori ausiliari delle navi durante il periodo di sosta comporta un efficace abbattimento delle emissioni inquinanti atmosferiche e acustiche, con grandi benefici soprattutto per quelle città i cui porti fanno parte del tessuto urbano”.

Ad aver spinto a redigere e poi inoltrare il documento sarebbero state peraltro le ripetute segnalazioni effettuate dai cittadini e pervenute allo stesso Cozzi in qualità di garante per il diritto alla salute; tra queste figurano lamentele circa un penetrante odore di zolfo e polveri che, secondo quanto esposto, non sarebbe mai stato risolto da chi di competenza.

“Anche per questo ho chiesto di conoscere se l’autorità abbia avviato un piano di azione per i controlli della qualità dell’aria nei porti e le azioni intraprese in tale senso – insiste ancora Cozzi -. Dal gennaio del 2020 sono entrati in vigore gli aggiornamenti normativi della Organizzazione Marittima Internazionale, che inaspriscono i limiti per le emissioni di zolfo dei trasporti marini, mentre il monitoraggio continuativo delle emissioni è previsto anche dalla Direttiva UE n.802 del 2016”.

L’elettrificazione delle banchine

Ai documenti citati da Francesco Cozzi e concernenti l’elettrificazione delle banchine sulle coste europee vanno ad aggiungersi, in ordine di recenza, altri due provvedimenti, a loro volte parte del pacchetto di riduzione delle emissioni denominato “Fit for 55”. Si tratta, più nello specifico, del regolamento “FuelEU Maritime”, che prevede di convertire i principali porti delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T) al cold ironing entro il 2030; dotando le coste di postazioni di rete elettrica sarà possibile per navi portacontainer e navi passeggeri di spegnere i motori durante la sosta. Il secondo regolamento concerne la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR), più precisamente sistemi di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno nei porti marittimi e lungo vie navigabili interne.

“La Legge n.214 del 30 dicembre 2023 ha demandato ad ARERA (ndr, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) il compito di adottare entro il prossimo giugno provvedimenti con cui prevedere uno sconto da parte dei soggetti gestori delle infrastrutture – rammenta ancora Cozzi -. Questo per un periodo di tempo proporzionato e sulle componenti tariffarie a copertura degli oneri di sistema applicabili ai punti di prelievo dell’energia elettrica per consentire agli armatori l’utilizzo delle banchine elettrificate e ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 del trasporto marittimo”.

Lo stato dell’arte dei lavori

In risposta alle sollecitazioni di Francesco Cozzi, i funzionari dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale hanno tracciato lo stato dell’arte dei lavori di elettrificazione delle banchine regionali. In particolare sono stati già eseguiti interventi nel porto di Genova Prà (7 accosti per rimorchiatori), nel polo Fincantieri di Genova-Sestri Ponente, nel cantiere navale di Genova (1 accosto), presso le Riparazioni navali di Genova (14 accosti) e nel terminal traghetti di Savona-Vado (2 accosti).

Nel 2024 è invece prevista la realizzazione dei percorsi di elettrificazione nelle aree container del porto di Genova (4 accosti) e nel terminal crociere di Genova (3 accosti), mentre nel 2025 sarà la volta del terminal crociere di Savona (2 accosti). In aggiunta, è stata stabilita la prossima installazione di centraline di monitoraggio degli inquinanti gestite dalla stessa ARPAL, finalizzate ad analizzare la gestione e la mitigazione dei rischi ambientali.

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