Tra il mese di marzo e il mese di aprile i prezzi dei voli aerei sono lievitati esponenzialmente tanto in Italia quanto in Francia. Complici fenomeni quali l’inflazione, il costo dei carburanti e la maggiore domanda da parte dell’utenza, viaggiare non è dunque più così conveniente. I rincari paiono peraltro interessare differenti tipologie di linee, da quelle nazionali a quelle internazionali, così come diverse modalità di spostamento, dalla low cost alla classe strandard.
Le spese di viaggio in Italia
Stando all’analisi effettuata dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, a ridosso dei ponti di giovedì 25 aprile e di mercoledì 1º maggio almeno il 14,6% degli italiani è stato propenso a concedersi qualche giorno di stacco; di questi l’88% ha scelto comunque una meta marittima, montuosa o artistica sita entro i confini nazionali.
Coloro che hanno optato per un viaggio in concomitanza con la Festa della Liberazione hanno dovuto fare i conti con un prezzo medio sui voli nazionali pari a 188,83 euro (+116%), cifra che raggiunge addirittura i 286,13 euro (+120%) sui voli invece europei. Meno rilevanti i costi che concernono il periodo della Festa dei Lavoratori, che si attestano a 138,25 euro (+58%) per le proposte locali e a 148,25 euro (+14%) per le proposte invece europee.
Anche durante le festività di Pasqua i rincari hanno sfiorato il +81%, con picchi in particolare sui voli nazionali, arrivando sino a 157,17 euro (+118%) per la tratta Roma-Cagliari e a 258,06 (+118%) per la tratta Milano-Bari. Per ciò che concerne invece i voli internazionali, per spostarsi da Roma a Parigi si sono spesi 184,16 euro (+29%) e per spostarsi da Milano a Parigi si sono spesi 132,51 euro (+26%), con un aumento medio pari al +35%.
Voli aerei più cari anche in Francia
I voli sugli aerei risultano sempre più cari non soltanto in Italia bensì anche in Francia, come reso noto dall’”Indice des prix du transport aérien de passagers” (“Indice dei prezzi del trasporto aereo passeggeri”) stilato dal ministère de la Trasnition écologique et de la cohésion des territoires.
I dati più recenti, risalenti al mese di marzo dell’anno corrente, specificano che i pezzi dei biglietti sono cresciuti in media del +4,4% su tutte le destinazioni. Più nello specifico, i voli nazionali sono rincarati del +23,4% mentre i voli europei sono rincarati del +2,6%, un aumento pari al +15,9% rispetto al marzo del 2023. A livello internazionale, però, le tendenze appaiono contrastanti, con costi più elevati soldando sul medio raggio (+10,4%) e per contro meno elevati sul lungo raggio (-2,4%) e crescite del +2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Scendendo più nel dettaglio, i pacchetti verso Nord Africa, Svizzera e Regno Unito risultano i più colpiti (tra il +10,9% e il +10,5%), mentre i pacchetti verso Africa Sub-Sahariana e Medio Oriente hanno finito con lo stabilizzarsi (tra il +0,6% e il +0,2%); risultano addirittura in discesa i pacchetti verso Asia, America Latina e Nord America (tra il -1,5% e il -7,7%). Crescite anche se più moderate per tutti i Dipartimenti francesi d’oltremare, tra cui la Réunion (+6,8%), la Guyana (+5,4%), la Martinica (+4%), la Mayotte (+3,4%) e la Guadalupe (+1,9%).
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