La “Maratona della biodiversità” (“Marathon de la biodiversité”) è ben più di una semplice corsa per l’ambiente, è una sfida alla preservazione e al ripristino degli della natura nelle Alpi francesi. Promossa dall’Agence de l’eau Rhône-Méditerranée-Corse, tale iniziativa mira a coinvolgere comunità, enti locali e professionisti nella creazione e nel restauro di habitat quali siepi e zone umide a favorire l’insediamento di fauna e flora autoctone.
La “Maratona della biodiversità”
La “Maratona della biodiversità” vuole configurarsi quale modello di collaborazione tra enti pubblici, cittadini privati e organizzazioni ambientaliste per la tutela della biodiversità e la conservazione dell’ambiente. In sintesi, essa si propone di dare vita o sottoporre a riqualificazione gli habitat ecologici con un supporto tecnico e finanziario coperto sino al 90% delle spese sostenute.
Oltre alla preservazione animale e vegetale, l’iniziativa vuole garantire una maggiore protezione del suolo attraverso l’installazione di siepi che aiutano a migliorare la qualità del terreno. Inoltre, anche per il tramite di una partecipazione attiva delle comunità locali, essa supporta la regolazione delle risorse per il tramite di zone umide che contribuiscono alla gestione sostenibile dell’acqua.
Siepi e stagni
Nell’idea alla base della “Maratona della biodiversità” le siepi agiscono a favore di un territorio del quale rappresentano tanto un valore paesaggistico quanto una fonte di legna da ardere e un meccanismo di stoccaggio del carbonio.
Accanto alla riduzione dell’erosione e al mantenimento dell’umidità, tali aree sanno fungere da frangivento e barriere contro pesticidi e fertilizzanti nonché da lungo di stoccaggio dell’acqua piovana da ridistribuire durante i periodi di siccità. Inoltre, dal punto di vista della fauna, esse rappresentano ottime fonti di cibo ma anche di ombra e, grazie all’azione dei tannini, di resistenza allo sviluppo di parassiti intestinali.
Gli stagni ospitano essi stessi una densa concentrazione di biodiversità e svolgono un ruolo essenziale per ambedue flora e fauna, divenendo habitat e fonti di cibo per una ampia gamma di animali e vegetali talvolta rari e minacciati. Se essi offrono zona di stock e depurazione idrici, sono anche il grado di creare una isola fresca dinnanzi all’aumento delle temperature dovuto al riscaldamento globale.
L’Agglomération du Grand Annecy
In seno alla “Maratona della biodiversità”, l’Agglomération du Grand Annecy ha avviato un progetto quadriennale (2024/2027) finalizzato creare o restaurare circa 17 chilometri di siepi e 17 stagni. Per fare ciò, essa si è servita della collaborazione di partner esperti come la Ligue pour la Protection des Oiseaux (LPO, Lega per la protezione degli uccelli), Mission Haies, (concernente le foreste), France Nature Environnement (FNE) e lo spazio di conservazione naturale Asters-CEN74.
Qui il progetto si focalizza prettamente sul mantenimento degli ambienti acquatici quali fiumi e stagni, dove sono generate zone di movimento dette corridoi ecologici a collegamento tra terra e acqua. Si tratta della cosiddetta “trama turchese”, abitata da specie che condividono il loro ciclo di vita tra ambienti acquatici, umidi e secchi e le cui popolazioni sono spesso in declino, tra cui rane, rospi, tritoni e libellule.
La Provence Alpes Agglomération
Anche la Provence Alpes Agglomération ha lanciato in una doppia tornata la sua “Maratona della biodiversità”, estesa sul quadriennio 2022/2025 in cooperazione con diversi enti locali. Tra di essi la Chambre de l’agriculture, il Conservatoire d’espaces naturels (Conservatorio degli spazi naturali), la società di sviluppo del territorio SAFER, il centro di valorizzazione agricola e rurale CIVAM e l’ufficio di studi agroforestali AGROOF.
La prima tranche progettuale ha previsto la creazione di dieci stagni e la piantumazione di quattro chilometri e mezzo di siepi composte da diverse specie di origine locale e perciò di reale interesse ecologico. Una seconda fase si è aperta nel corso dell’inverno e vedrà la messa a dimora di una equale quantità di siepi lungo tutto il 2025, così da arrivare alla fine dell’anno a quota otto chilometri.
In aggiunta, per segnare l’inizio di tale nuova iniziativa, 300 piante di una dozzina di specie locali sono state piantate sulle rive della Tour du Lac de L’Escale, andando così a formare una separazione naturale lunga 450 metri tra strada e sentiero.
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