Il collegamento stradale italo-francese al Colle della Maddalena (in francese, il col de Larche) è riaperto e nuovamente percorribile. La parte di strada sul versante italiano è nuovamente accessibile da questa mattina, lunedì 17 marzo, nel tratto tra Argentera e il confine. Sul versante francese, la strada non aveva interruzioni.
Il tratto italiano fino al colle era chiuso dallo scorso 10 marzo a causa del rischio valanghe, per le nevicate recenti. La decisione di riapertura è stata presa dopo un intervento di distacco di artificiale della neve che si è svolto domenica 16 marzo. I tempi di esecuzione sono stati più lunghi del previsto, in ragione del cattivo tempo e della scarsa visibilità.
Ha avuto poi luogo il sopralluogo della Commissione Valanghe dell’Unione Montana Valle Stura, che ha dato l’autorizzazione tecnica alla riapertura, in particolare per un tratto di sei chilometri e mezzo, tra il chilometro 53+300, ad Argentera, e il chilometro 59+708, al confine.
Il ruolo del Piano di Intervento di Distacco Artificiale di Valanghe
L’operazione di distacco controllato della neve sul tratto piemontese della strada rientra nel Piano di Intervento di Distacco Artificiale di Valanghe (P.I.D.A.V.), che viene attivato in caso di accumuli significativi di neve e rischio di slavine. Il colle della Maddalena infatti rimane aperto tutto l’anno, salvo casi di nevicate significative e di rischio.
Il piano, previsto da una convenzione tra il Comune di Argentera, Anas, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo e l’Unione Montana Valle Stura, permette di unire le capacità e favorire il coordinamento delle competenze per la riapertura relativamente rapida del percorso.
L’interesse della riapertura riguarda non soltanto il traffico locale, ma anche quello commerciale. Sono infatti numerosi i mezzi pesanti al valico della Maddalena, in particolare nel trasporto delle acque minerali di Vinadio verso il mercato francese.
Il Colle della Maddalena (Col de Larche in francese) è a 1996 metri di quota tra la valle Stura di Demonte, in provincia di Cuneo e l’Ubaye, nel dipartimento delle Alpi di Alta Provenza.
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