Giovedì 11 dicembre è stato inaugurato a Chambéry il Labo montagne, il nuovo spazio museografico permanente pensato per esplorare, in modo semplice e coinvolgente, i cambiamenti in atto nelle aree alpine. Il percorso museografico a ingresso gratuito è nato nell’ambito del progetto Interreg Italia-Francia Alcotra “Escape”, dedicato alla transizione ecologica e alla cultura scientifica raccontate ai più giovani.
Il Labo montagne di Chambéry
Il Labo montagne, costola del centro di divulgazione giovanile Galerie Eurêka di Chambéry, propone un percorso interattivo attraverso installazioni, strumenti digitali e contenuti multimediali. Il suo scopo è di rendere accessibile anche ai più giovani una visione sistemica delle problematiche ambientali e delle possibili soluzioni per il tramite di apprendimento e gioco.
Tra i principali cambiamenti che interessano la regione alpina parte del progetto figurano la riduzione dell’innevamento e la modifica dei modelli turistici nonché l’aumento dei rischi naturali e degli eventi estremi. Citiamo anche gli impatti su agricoltura, pascoli e disponibilità idrica oltre che la difficoltà nel promuovere mobilità sostenibile su territori complessi.
L’inaugurazione
La riapertura del rinnovato spazio permanente di Chambéry, ora ufficialmente denominato Labo montagne, è stata accompagnata da un programma distribuito su tre giornate. Dopo la cerimonia ufficiale, venerdì 12 dicembre la struttura ha accolto le scuole locali mentre il conclusivo sabato 13 dicembre le sale sono state aperte a tutta la cittadinanza.
Il percorso espositivo, completamente ripensato, offre ora una scenografia immersiva, nuove esperienze interattive e una organizzazione più intuitiva e inclusiva. La trasformazione introduce contenuti scientifici aggiornati, dispositivi digitali e aree pensate per famiglie, studenti e visitatori singoli, con una particolare attenzione all’accessibilità e alla valorizzazione delle specificità alpine.
Il nuovo museo si estende su 500 metri quadri e accompagna i visitatori attraverso tre ambienti tematici, ovverosia gli ecosistemi montani, le sfide tecniche dell’ingegneria alpina e i fenomeni geologici che modellano il territorio. Installazioni tattili, esperimenti, giochi e spazi dedicati ai più piccoli arricchiscono l’esperienza, guidata dalla mascotte Eurêka e dal personaggio di Nominus, un piccolo sottomarino esploratore.
“Escape”
Il Labo montagne di Chambéry prende forma grazie al progetto “Escape”, acronimo di “Evasione Scientifica per Costruire un Avvenire Più Ecologico” del programma Interreg Italia-Francia Alcotra VI-A 2021/2027.
L’obiettivo è quello di creare nuove modalità di educazione scientifica rivolte soprattutto agli adolescenti, integrando strumenti innovativi e attività partecipative per comprendere le sfide della transizione ecologica in montagna. Tra di esse escape room, giochi collettivi, laboratori, sfide, uscite sul territorio e proposte itineranti organizzati presso due centri di divulgazione di Chambéry (Galerie Eurêka) e Torino (XKè? Il laboratorio della curiosità).
L’iniziativa ha come suo capofila la Ville de Chambéry, accanto a Città Metropolitana di Torino, Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani (UNCEM), Conseil Savoie Mont Blanc e laboratorio XKè? ZeroTredici. Essa è stata finanziata con 1,8 milioni di euro (1.231.505 euro alla Francia e 590.113 euro all’Italia), di cui 1.457.294 euro di budget FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale).
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