Nella classifica stilata dalla celebre guida internazionale i francesi crème brûlée e soufflée al cioccolato ricoprono rispettivamente quinto e nono posto mentre gli italiani tiramisù, gelato al pistacchio e strudel guadagnano rispettivamente quarto, quarantesimo e quarantottesimo posto.
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Il percorso della “Strada dei formaggi della Savoia”, nel cuore della Valle della Maurienne, nasconde imperdibili perle di storia cristiana.
Rinnovata nel suo allestimento e pensata per un pubblico più giovane, la mostra permanente di Grenoble è visitabile a ingresso libero e gratuito nella sua versione bilingue francese e inglese.
A farla da padroni sono i flussi esteri provenienti da Germania, Benelux, Francia e Svizzera ma anche Regno Unito e Stati Uniti.
Il traforo del Fréjus assicura il collegamento stradale per i mezzi pesanti e i veicoli leggeri sull’asse Torino-Lione
Il servizio, gestito da Tgv Inoui, prevede da mercoledì 10 gennaio a domenica 24 marzo una corsa di andata e una corsa di ritorno al giorno che permetteranno di raggiungere Milano ma anche Chambéry e Parigi.
Il Musée Savoisien di Chambéry merita una visita, per uno sguardo nuovo sulla Savoia e per alcuni pezzi molto rari e ben raccontati.
Grazie alla finanziaria 2024, esse saranno equiparate a quelle degli affitti stagionali o immobiliari e scenderanno così sino al 30%.
Il mese dalla frequentazione maggiore è agosto, con 219.763 passaggi totali di cui 120.806 dall’Italia e 98.957 dalla Francia.
Le entrate derivanti dai pedaggi hanno raggiunto in Italia i 57.943 euro (+1% rispetto al 2021) e in Francia i 72 mila euro (+2% rispetto al 2021).
Dal 1976 le due città organizzano annualmente scambi ed eventi culturali a sancire la propria unione transfrontaliera.
In questo fine settimana di dicembre spazio all’alpinismo al Forte di Bard, alla storia sabauda negli archivi dipartimentali e al gusto del vino italiano.
L’accesso alla mostra è libero e gratuito sino alla fine dell’anno corrente nei giorni e negli orari di apertura degli uffici.
La regione vanta più di venti vitigni autoctoni, perlopiù concentrati nella zona del Monferrato, i quali danno vita ad alcuni dei più apprezzati vini italiani tra cui Nebbiolo, Barolo, Barbaresco, Gattinaa e Ghemme.