Sara quest’anno il comune cuneese di Macra, sito nell’alta Valle Maira, a donare al Vaticano il monumentale albero a celebrazione del Natale 2023. Proverrà invece dalla Valle Reatina, in provincia di Rieti, la rappresentazione della natività ospitata tra Piazza San Pietro e l’Aula Paolo VI.
L’abete bianco, alto quasi 25 metri, è stato estratto da una alta valle alpina sede di migliaia di piante autoctone che crescono all’interno di foreste immense. L’iniziativa di donarlo a Papa Francesco si deve allo spirito della piccola comunità di abitanti di Macra nonché al contributo del Comune di Cuneo.
La particolarità più interessante del nuovo albero di Natale del Vaticano è il suo addobbo, ispirato all’invito alla cura della casa comune parte dell’enciclica “Laudato si”. Distaccandosi ampiamente dalle versioni degli anni passati, esso si compone di migliaia di stelle alpine a simboleggiare la neve e la Valle Maira della quale il fiore è originario.
Il duplice allestimento sarà inaugurato nel pomeriggio del prossimo sabato 9 dicembre, durante la tradizionale cerimonia curata dalla Direzione delle infrastrutture e servizi e dal Coordinamento eventi del Governatorato. Essa sarà peraltro occasione per due delegazioni di Macra e Rieti di essere ricevute in udienza dal Pontefice per la presentazione ufficiale dei doni. L’albero e i presepi resteranno esposti sino a domenica 7 gennaio 2024 e successivamente i secondi verranno collocati nella cittadina di provenienza in maniera permanente.