La prossima domenica 25 febbraio si preannuncia una giornata molto importante e intensa per la Valle d’Aosta, che come da decenni si appresta a celebrare la “Festa della Valle d’Aosta”. Questa ricorda il 76° anno dalla stipula dello Statuto speciale nonché il 78° anniversario dell’Autonomia regionale.

il pomeriggio sarà peraltro l’occasione di consegnare a quattro personalità di spicco del panorama regionale il titolo di “Chevaliers de l’Autonomie” per meriti nel campo dello sport, della cultura, delle scienze, delle arti, dell’economia, della politica o del sociale; sarà anche attribuita a due figure di prestigio internazionali l’onoreficenza di “Amis de la Vallée d’Aoste”.

Gli “Chevalier de l’autonomie”

Il riconoscimento di “Chevalier de l’autonomie” viene assegnato annualmente a soggetti nati o residenti in Valle d’Aosta distintisi sul territorio regionale per il proprio impegno o il proprio talento. Esso consiste in una medaglia che riproduce il tremisse d’oro, moneta di epoca merovingia coniata ad Aosta nel VII secolo, appesa ad un nastro rosso e nero; a questa si aggiungono un pin dorato con ricamo anche esso rosso e nero e un attestato di benemerenza.

A ottenere il titolo sarà quest’anno anzitutto Cesare Bieller, Console italiano presso il Consolato italiano di prima classe di New York sin dal 23 agosto 2021 nonché autore di volumi concernenti la montagna. Seguirà Charlotte Bonin, triatleta valdostana professionista a più riprese selezionata ai Giochi olimpici (Pechino, 2008, e Rio de Janeiro, 2016).

Anche lo sportivo Matteo Joris, allenatore della nazionale svizzera di sci alpino e a sua volta campione della disciplina, sarà omaggiato durante la cerimonia della prossima domenica 25 febbraio. A chiudere il cerchio e concludere l’elenco dei premiati sarà lo studioso Lodovico Passerin d’Entrèves, Consigliere superiore della Banca di Italia sin dall’8 giugno del 2007 e a oggi presidente del comitato scientifico della Fondazione Courmayeur Mont Blanc.

Gli “Amis de la Vallée d’Aoste”

L’onorificenza di “Amis de la Vallée d’Aoste” conferisce la cittadinanza regionale onoraria a personalità italiane o straniere che abbiano conferito lustro alla regione e comporta l’adesione alla correlata “Confrérie des amis de la Vallée d’Aoste”. Essa si compone di una medaglia raffigurante lo scudo dorato, moneta del Duca Carlo II di Savoia prodotta dalla zecca di Aosta tra il 1549 e il 1553, appesa a un nastro rosso e nero; anche essa come la controparte vene elargita unitamente a un pin con ricamo rosso e nero e a un attestato di benemerenza.

Il primo nuovo “Amico della Valle d’Aosta” sarà il presidente del Dipartimento della Savoia, Hervé Gaymard, uno dei numerosi protagonisti del Sommet Grand Continent organizzato a Saint-Vincent nel dicembre scorso da parte della rivista Grand Continent del Groupe d’études géopolitiques di Parigi. Ad associarsi a lui sarà alfine Federica Locatelli, docente associata di Letteratura francese presso l’Università della Valle d’Aosta nonché prima ricercatrice italiana a ottenere il “Prix de poésie Henri Mondor” dell’Académie française.

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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