Il più grande e il più conosciuto Carnevale di tutta la Francia, il Carnevale di Nizza, sta per volgere al termine della sua edizione 2024, con chiusura della colorata rassegna prevista la prossima domenica 3 marzo. Dopo aver allietato grandi e piccoli sin da sabato 17 febbraio scorso, il bilancio del 151º compleanno della manifestazione può dirsi economicamente e socialmente soddisfacente.

Il Carnevale di Nizza

Il Carnevale di Nizza, primo Carnevale a carattere internazionale di tutta la Francia, rappresenta di fatto l’evento invernale più importante e noto della Costa Azzurra. Oltre alle consuete e variopinte parate, esso si caratterizza per animazione di street art e intrattenimento di gruppi musicali mondiali, quest’anno incentrati attorno al concetto di “Re della Pop Culture”.

Lungo le due settimane di festeggiamenti, la città di Nizza si popola e si anima di molteplici e differenti carri addobbati a tema stagionale sullo sfondo di un clima di famigliarità e allegria. Questi possono essere ammirati sia di giorno, quando i raggi del sole illuminano e valorizzano gli allestimenti allegorici, sia di notte, quando le proposte visive si moltiplicano in un autentico trionfo di suoni e luci.

A rendere poi ancora più cangiante e profumata l’atmosfera è la cosiddetta “Battaglia dei fiori”, una sfilata di mezzi addobbati con composizioni floreali a formare un elegante corteo arricchito da personaggi in costume che omaggiano il pubblico con una pioggia di petali. Non è mancato più un tocco arcobaleno venerdì 23 febbraio con “Lou Queernaval”, il primo Carnevale gay della Francia che promuove i valori della condivisione, dell’inclusione e del vivere assieme.

Il peso economico della manifestazione

Oltre alla già citata rilevanza umana e storica, il Carnevale di Nizza vanta annualmente un giro di affari da 30 milioni di euro di ricadute sulla città. Questo a fronte di un budget di allestimento pari a 7 milioni di euro, di cui 300 mila euro coperti l’anno passato dai contributi di una dozzina di partner.

L’impatto finanziario della manifestazione si palesa anzitutto nel comparto alberghiero, chiamato a ospitare quest’anno circa 200 mila spettatori, il 15% in più rispetto alle edizioni passate. Il beneficio economico stimato dal Comune ammonta a 7,5 milioni di euro, di cui 3 milioni per l’accoglienza e più di 1 milione per la ristorazione.

Proprio per far fronte alla crescente domanda di pubblico, l’amministrazione comunale che dal 2019 organizza e gestisce la manifestazione ha aumentato da 18 mila a 22 mila il numero di posti per assistere alle sfilate. Il prezzo di base resta 28 euro per le tribune più vicine e dunque dotate di migliore visuale e 23 euro per le tribune invece basiche; l’anno passato la biglietteria locale è arrivata a incassare ben 2,5 milioni di euro.

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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