Storie di vita mai raccontate prima e luoghi di rifugio lontani ed esotici fanno da cornice al documentario “Au sud des montagnes, l’Afrique” (“A sud delle montagne, l’Africa”), incentrato sull’emigrazione valdostani nel mondo e realizzato da Joseph Péaquin. Il lungometraggio è stato realizzato dalla sezione della Valle d’Aosta dell’Union de la Presse Francophone (UPF) assieme al Comité des Traditions Valdôtaines e alla Fondation Chanoux. Della durata complessiva di circa una ora, esso verrà proiettato in anteprima e a ingresso gratuito alle 20,30 di giovedì 14 marzo al Cinéma de la Ville di Aosta, nel quadro delle Journées de la Francophonie.

“Au sud des montagnes, l’Afrique” è stato girato tra il mese di novembre e il mese di dicembre dello scorso anno a Città del Capo in Sud Africa. Qui sono state rivelate le vicende personali di Ariane Questiaux, la pronipote di Pierre Fromage a sua volta emigrato da Sarre nel 1910, che ha riscoperto le proprie origini valdostane dopo un denso lavoro di ricerca personale; emblematiche anche le vicissitudini di Irma Comé, nativa di Charvensod ma trasferitasi in Sud Africa circa trenta anni fa, ed Éric Conta, originario di Saint-Oyen e capace di trasmettere anche al figlio nato all’estero la propria passione per la lavorazione dei prodotti tipici.

L’ideazione, la regia, le riprese e il montaggio del documentario sui valdostani in Sud Africa sono stati curati da Joseph Péaquin, regista nonché presidente dell’Union de la presse francophone (UPF) della Valle d’Aosta sulla base delle ricerche svolte da Michela Ceccarelli, consulente scientifico della Fondation Chanoux, e Alessandro Celi, presidente del Comité des Traditions Valdôtaines. La produzione ha visto coinvolti anche quattro ragazzi della Valle d’Aosta, ovverosia Fabio Droghese incaricato delle riprese tramite drone, Giulia Macello Violetta e Ludovica Mocci incaricate di color correction e mixaggio e Anaïs Montrosset incaricata di traduzioni e sottotitoli. Hanno completato lo staff i co-produttori Marco Gheller e Patrick Perrier, rispettivamente presidente e segretario generale della Fondation Chanoux, con il supporto del servizio delle Attività culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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