Resti e reperti archeologici di antichi insediamenti nel cuore della Valle della Maurienne, reperiti nell’area di Tierces durante gli scavi della Torino-Lione, saranno esposti alla Rizerie di Modane. Il museo, altresì conosciuto come “La casa della Lione-Torino” (“La Maison du Lyon-Turin”), ospita già un percorso espositivo concernente la sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria, il quale sarà ora arricchito con i nuovi ritrovamenti della primavera del 2021.

I resti archeologici della Torino-Lione

I resti archeologici del sito della Torino-Lione sono stati ritrovati nei pressi di Tierces, nel comune di Villarodin-Bourget, a seguito della ricognizione effettuata dalla Direzione Regionale degli Affari Culturali francese (DRAC). La scoperta si deve alle operazioni di archeologia preventiva, esordite alla fine del mese di maggio del 2021 ed eseguite sotto appalto TELT (Tunnel Euralpin Lyon-Turin) dalla ditta PaléoTime.

Oltre a una fornace per la calce e a una cava di pietra probabilmente utilizzata per costruire il vicino villaggio risalente all’epoca alto-medievale, altri scavi hanno portato alla luce occupazioni perenni e suppellettili risalenti addirittura all’Età del Bronzo. Secondo gli esperti, tale rinvenimento permetterà di compere un ulteriore e importante passo avanti nella comprensione del modus vivendi delle antiche popolazioni delle Alpi.

L’esposizione

La Rizerie di Modane ha riaperto al pubblico all’inizio del marzo scorso presentando un itinerario di visita recentemente ammodernata e ora completamente rinnovata. Sino al 2021, difatti, il polo aveva ospitato uno spazio di approfondimento dedicato ai lavori preparatori della Torino-Lione, salvo poi essere chiuso durante il periodo della pandemia. 

Il nuovo allestimento si compone di pannelli informativi e supporti digitali che permettono di scoprire le ragioni e le sfide del progetto del tunnel ferroviario più lungo del mondo. Dalla storia degli attraversamenti delle Alpi alla complessità geologica del tracciato, le tematiche centrali della mostra coincidono con la sicurezza, lo sviluppo sostenibile e le ricadute dell’opera per la Maurienne e la Val di Susa.

In attesa dell’inaugurazione dell’esposizione, nel pomeriggio dello scorso sabato 6 aprile gli archeologi di PaléoTime Anne Duny e Quentin Dei Cas hanno presentato presso la Salle de fête di Modane la prima fase del loro intervento. In questa occasione un pubblico composto da curiosi e studiosi ha potuto vedere da vicino i frammenti di ceramiche e manufatti di utilizzo alto-medievale; è stato anche possibile visionare le ricostruzioni effettuate dai ricercatori circa la natura di un sito che, come quello di Tierces, è stato custode di preziosi oggetti e sarà presto destinato ad accogliere i materiali di scavo proveniente dai lavori.

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