A due anni dalla sua attuazione, il piano di investimenti denominato “France 2030” ha già reso disponibile a cittadini e imprese un totale di 50 milioni di euro, permettendo di recente alla Regione Alvernia-Rodano-Alpi di portare a compimento 17 nuovi progetti. Questi, in particolare, sono stati finanziati in seno alla componente regionale denominata “France 2030 Régionalisé”, che prevede un duplice stanziamento statale e regionale di eguale valore. Sono stati così messi a budget 17 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro per la “Trasformazione delle PMI attraverso l’innovazione” e i restanti 13 milioni di euro per “Progetti collaborativi, iDemo regionali”.

Sostegno alle piccole e medie imprese

Il bando “Trasformazione delle PMI attraverso l’innovazione” promosso da “France 2030” è tutt’altro che concluso e per converso ancora attivo su tutto il territorio della Regione Alvernia-Rodano-Alpi. Sino alla fine del 2025, difatti, esso prevede di stanziare 4 milioni di euro ogni anno per un ammontare totale programmato pari a 32 milioni di euro. Le imprese che vogliano aderire, con prossima scadenza a domenica 30 giugno e ulteriori scadenze a lunedì 30 settembre e martedì 31 dicembre, potranno richiedere sovvenzioni tra i 75 mila e i 500 mila euro.

Nel mentre, però, sono stati supportati differenti progetti volti ad accelerare il consolidamento di aziende che possano aspirare a una statura nazionale o internazionale. Per citare le quattro risultate vincitrici all’interno del dipartimento dell’Isère, iniziamo da Heliosand, che mira a effettuare uno studio di fattibilità per il trattamento dei rifiuti minerali industriali tramite essiccazione solare termica. Mentre poi Reactiv’ip vuole testare l’uso dell’intelligenza artificiale per le immagini scientifiche o industriali 2D o 3D, Ic Green vuole sperimentare il diserbo di superfici sportive erbose tramite robot. A2 Photonic Sensors sta per contro sviluppando uno strumento di misurazione dei due principali gas serra, metano e CO2, disciolti negli oceani e nei laghi.

Le ulteriori realtà che hanno ottenuto finanziamento prendono invece il nome di Sirem (Ain), Hevatech (Drôme), Dracula Techonologies (Drôme), Isitecc (Alta Loira), Ishoko (Rodano) e VirHealth (Rodano).

“France 2030” e i progetti della Regione Alvernia-Rodano-Alpi

Per ciò che afferisce alla linea di investimento denominata “Progetti collaborativi, iDemo regionali”, anche essi si prolungheranno sino alla fine dell’anno a venire, per un finanziamento totale pari a 56 milioni di euro. Entro la data limite di martedì 29 ottobre sarà ancora possibile presentare candidatura per progetti di ricerca e sviluppo collaborativi coperti con cifre variabili dai 500 mila euro ai 2 milioni di euro.

I 13 milioni di euro della attuale tranche sono stati ripartiti in 6,14 milioni di euro di fondi statali, 5,88 milioni di euro di fondi regionali e 952 mila euro di fondi della Grenoble Alpes Métropole. Essi sono stati assegnati anzitutto al progetto “GreenAI” del gruppo composto dalle aziende Asygn e Dracula Technologies e dall’Università Jean Monnet (Isère, Drôme e Loira) per il monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici e la gestione del traffico stradale tramite intelligenza artificiale. Premiato anche “Orga-Soft-Ovo” delle aziende Inovotion e Cell and Soft affiancate dagli Hospices Civils de Lyon e dall’Università Claude Bernard (Rodano e Isère), che punta a effettuare test in vitro e in vivo di molecole antitumorali del colon-retto. Le aziende Adisseo, Inevi Technologies, Axel One, Naturamole e l’Università Claude Bernard (Rodano e Isère) hanno ugualmente presentato il progetto “Smartib” di riduzione dei costi e incremento di produzione dei processi di fermentazione. Alfine, le aziende ECM Greentech, Somos, Altimet e l’Università Claude Bernard (Rodano, Savoia, Alta Savoia e Isère) hanno ideato “SEPO450” di sviluppo di un forno per l’estrazione di grandi lingotti di zaffiro.

Tra le altre ditte premiate figurano il gruppo di indirizzo farmaceutico formato da Axoltis Pharma, Active Biomarkers e Hospices Civils de Lyon (Puy-de-Dôme e Rhône), il gruppo di indirizzo di riciclo formato da Cycl-Add, Ag Plast, Clayens Np e Università Claude Bernard (Ain e Rhône) e il gruppo di indirizzo sanitario formato da Noraker, Novotec, Inserm e CNRS (Rodano).

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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