Dalla sua creazione nel 1869, il festival delle Chorégies d’Orange è diventato un importante evento culturale in Francia e nel mondo. Ambientato nel sontuoso Teatro antico di Orange, sito a un centinaio di km da Marsiglia verso Lione, è festival è il più antico della Francia, con una ricca storia e una reputazione senza pari. Il nome “Chorégies” rende omaggio alle tradizioni greco-latine, sottolineando le profonde radici storiche del festival.

Una tradizione secolare e un patrimonio culturale inestimabile

L’antico teatro di Orange, che può ospitare oltre 7.000 spettatori, è una meraviglia architettonica. Il suo “Muro” dietro le quinte offre un’acustica eccezionale che valorizza ogni spettacolo. Questa parete, alta 103 metri e larga 37, permette al suono di riverberare naturalmente, in modo che gli spettatori possano godere di una qualità sonora incomparabile ovunque si trovino nell’anfiteatro.

Il festival è un luogo di incontro tra artisti di fama internazionale e giovani talenti. Ogni estate, il variegato programma attira un pubblico eterogeneo, dagli amanti della musica più competenti alle famiglie in cerca di scoperte culturali. Le Chorégies d’Orange offrono un palcoscenico prestigioso a orchestre sinfoniche, cantanti d’opera, compagnie di balletto e musicisti di ogni tipo.

Le Chorégies d’Orange incarnano un ottimo equilibrio tra tradizione e modernità, eccellenza artistica e impegno sociale. Ogni edizione è una celebrazione della diversità culturale, un omaggio alla storia e una promessa per il futuro, che fa di questo festival un pilastro della scena culturale internazionale.

Evoluzione artistica

Il programma delle Chorégies d’Orange si è evoluto nel corso dei decenni. Inizialmente incentrato su spettacoli teatrali classici, a partire dal 1971 si è orientato verso spettacoli lirici e musicali, ampliando così il suo pubblico.

Il festival di quest’anno offre un’ampia gamma di eventi, dalla musica classica al pop, dal balletto al cinema.

Si comincia con “Pop the Opéra” venerdì 14 giugno alle 21.30, seguito da “Musique en fête” mercoledì 19 giugno alle 21.05. Poi, domenica 23 giugno alle 21.30, Mika si esibirà con un’orchestra filarmonica. Sabato 29 giugno alle 21.30 la pianista Khatia Buniatishvili incanterà il pubblico.

Venerdì 5 luglio alle 21.30, il festival proietterà “La corsa all’oro” di Charlie Chaplin, con accompagnamento orchestrale dal vivo. Venerdì 12 luglio alle 21.30 sarà la volta del balletto “Les Saisons” del Malandain Ballet Biarritz.

Martedì 16 luglio alle 21.30, il musical “Black Legends” animerà la serata, celebrando le grandi figure della musica nera americana. Il recital di Edgar Moreau, giovedì 18 luglio alle 21.30, promette una serata intima e commovente. Domenica 21 luglio alle 21.00, il recital “Scène Émergente” offrirà una piattaforma per giovani artisti di talento.

Infine, la Tosca, basata sull’opera teatrale di Victorien Sardou e accompagnata dalla musica di Giacomo Puccini, chiuderà il festival lunedì 22 luglio alle 21.30, commemorando il centenario della morte di Giacomo Puccini.

Ogni spettacolo è stato selezionato per offrire un’esperienza speciale, combinando innovazione e tradizione e permettendo a ogni spettatore di vivere momenti indimenticabili nella magica atmosfera dell’antico teatro di Orange.

Un impegno responsabile e sostenibile

Sotto la presidenza di Richard Galy e la direzione di Jean-Louis Grinda, le Chorégies d’Orange si impegnano come modello di eventi sostenibili, con un forte senso di responsabilità sociale e ambientale. Questo impegno si riflette in iniziative concrete volte a minimizzare l’impatto ecologico del festival e a massimizzarne i benefici sociali.

Il festival incoraggia il car pooling attraverso la piattaforma Every GO, facilitando l’accesso agli spettatori e riducendo il numero di veicoli individuali. Anche la gestione dei rifiuti è una priorità, con un sistema efficace di raccolta differenziata in collaborazione con Quitri, elencato sulla piattaforma Citéo. I punti di raccolta sono dislocati in tutto il sito e si sta cercando di incrementare la raccolta differenziata e di sviluppare circuiti di riciclaggio rapido in collaborazione con i centri di raccolta locali.

Una carta di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) formalizza questi impegni. Il festival sta gradualmente eliminando la plastica monouso e adottando pratiche di eco-design per ridurre l’impatto ambientale. L’uso di veicoli ibridi, un parco biciclette per i dipendenti, l’illuminazione a LED e la riduzione della stampa su carta sono solo alcune delle numerose iniziative in corso.

Un impegno educativo, sociale e internazionale

Dal 2007, Les Chorégies d’Orange ha lanciato iniziative di mediazione culturale, raggiungendo oltre 600 alunni in 26 scuole locali. Nell’ambito del progetto “Pop the Opera”, tra il 2016 e il 2017, questi alunni hanno avuto l’opportunità di esibirsi davanti a un pubblico numeroso, che nel 2018 ha attirato fino a 5.000 spettatori. Inoltre, questi giovani beneficiano di un’esperienza unica: assistere gratuitamente a uno spettacolo all’Antico Teatro di Orange.

Allo stesso tempo, Les Chorégies collabora con l’associazione “Cultures du Cœur” per rendere la cultura accessibile a tutti. Tra il 2011 e il 2015, 120 persone, tra cui 15 bambini malati dell’Ospedale della Timone, hanno potuto assistere alle prove generali del festival. Lo spettacolo “C’est chouette la famille” (è carina, la famiglia) creato nel 2012 con questi bambini, è stato un’esperienza memorabile.

Dal 2010 sono state realizzate iniziative nelle carceri per promuovere la democratizzazione culturale e il reinserimento sociale. Nel 2011 e nel 2012, i detenuti in regime di day release del penitenziario di Avignone hanno assistito alle prove generali dell’opera “Aida”, contribuendo alla loro riabilitazione.

Nel 2009, una collaborazione con il Festival di Baalbeck in Libano ha segnato l’inizio delle produzioni internazionali di Chorégies. “La Traviata”, diretta da Frédéric Bélier-Garcia e interpretata da Ermonela Jaho nel ruolo di Violetta, è stata acclamata per la sua eccellenza artistica. Questa apertura è stata amplificata nel 2012 con la ripresa de “La Bohème” in Libano e in Corea, rafforzando la reputazione internazionale delle Chorégies.

Questi sforzi, sia locali che internazionali, fanno delle Chorégies d’Orange un modello di impegno responsabile e sostenibile, in cui la passione artistica si unisce a un forte desiderio di contribuire allo sviluppo culturale e sociale, sia a livello nazionale che internazionale.

Facilitare l’accesso al festival

Ancora una volta, le Chorégies d’Orange 2024 promettono di essere un’eccezionale celebrazione della diversità culturale, con artisti, cantanti e ballerini francesi e internazionali. È un invito a condividere momenti di emozione e bellezza, nella cornice unica e storica dell’antico teatro di Orange.

Per raggiungere facilmente il festival, sono disponibili diverse opzioni di trasporto.

In auto, prendere la A7 o la A9, con diversi parcheggi nelle vicinanze, tra cui il parcheggio dell’Ufficio del Turismo (Cour Aristide-Briand), il parcheggio Pourtoules (Cour Pourtoules), il parcheggio Théâtre antique (Cours Pourtoules), il parcheggio Sully (Avenue Guillaume le Taciturne), il parcheggio 1er Rec (Rue des Blanchisseurs) e il parcheggio Salle Alphonse Daudet (uscita Orange centro).

Con i mezzi pubblici, scendere alla fermata “pôle multimodal de la gare d’Orange”. Le stazioni ferroviarie più vicine sono Orange e Avignone. Per chi viaggia in aereo, gli aeroporti di Marsiglia, Montpellier, Nîmes e Avignone sono facilmente raggiungibili.

Il festival incoraggia inoltre il car-pooling (covoiturage, la condivisione dell’auto) mettendo a disposizione una piattaforma dedicata per tutti gli spettacoli.

Per il concerto dei Black Legends, è previsto uno TER speciale notturno (treno espresso regionale) per facilitare il viaggio di ritorno a Orange o Avignone, con partenza da Orange alle 0:33 e collegamenti con Sorgues, Bédarrides e Courthézon.

LEGGI ANCHE: La pièce teatrale dedicata alla ricostruzione del Teatro Regio di Torino

Exit mobile version