Il Salone così come anche la precedente Festa dell’agrume di Mentone diviene un evento di turismo sempre più internazionale ma anche più transfrontaliero.
Tra la quarantina di espositori presenti in città tra venerdì 4 e domenica 6 aprile scorsi, difatti, spiccano anche i portatori del Piter Interreg VI A Francia-Italia “Paysages+ Aimables”.
L’evento
La seconda edizione del Salone dell’agrume di Mentone, ospitata presso il centrale Palais de l’Europe della città, era come consuetudine organizzata dalla Communauté d’Agglomération de la Riviera Française (CARF). Essa ha voluto fungere da punto di riferimento per produttori, trasformatori, chef, esperti e amanti degli agrumi, in un contesto che unisce esposizione, degustazioni e confronto professionale.
Lungo le tre giornate, ampliate rispetto alle sole due dell’anno passato, gli agrumi erano i protagonisti indiscussi di incontri, dimostrazioni e scambi di ambito alimentare, ornamentale, cosmetico, artistico e culinario. Il tutto alla luce di un settore agrumicolo che tocca in Francia le 88 mila tonnellate, di cui una piccola nicchia pari a 60 tonnellate composta dal più raro Limone di Mentone IGP.
L’iniziativa ha ospitato circa 40 espositori, ciascuno con i propri prodotti da gustare o da scoprire oppure pronto a proporre attività varie quali laboratori a tema per bambini, workshop di innesto o produzione di confetture. Inoltre, particolarmente apprezzate erano le dimostrazioni culinarie e masterclass gastronomiche tenute da nomi noti della ristorazione e della pasticceria di tutto il mondo.
Il carattere transfrontaliero del Salone dell’agrume di Mentone
La manifestazione ha assunto nel corso del suo biennio di vita una dimensione internazionale, andando ad accogliere filiere agrumicole provenienti da Spagna, Grecia e Croazia ma anche da Thailandia, Indonesia e Vietnam. Eppure, maggiormente evidente ancora era il suo carattere transfrontaliero e di prossimità, reso evidente dalla partecipazione di realtà tipicamente mediterranee provenienti dalla vicina Italia.
Tra queste, come accennato, figurano i partner del Piter “Paysages+ Aimables”, a sua volta parte del più ampio programma di cooperazione Interreg VI A Francia-Italia 2021/2027. L’iniziativa, nel suo insieme, mira a trasformare ambedue Riviera dei fiori e Riviera francese in simboli e strumenti per costruire una offerta turistica sostenibile e condivisa nonché basata sul turismo slow e sul benessere.
Più nel dettaglio, durante il Salone dell’agrume di Mentone è stato lanciato un percorso partecipativo volto a coinvolgere operatori, amministratori, residenti e turisti nella definizione di un nuovo prodotto turistico transfrontaliero. L’area interessata copre 3.500 chilometri quadrati, distribuiti su 191 comuni, 3 province o dipartimenti (Cuneo, Imperia e Alpi Marittime) e 3 regioni (Piemonte, Liguria e PACA) con oltre 1.320.000 abitanti.
“Paysages+ Aimables”
Il Piter “Paysages+” coinvolge l’Ente turismo Langhe-Monferrato-Roero nei panni di capofila, assieme a Provincia di Cuneo, Regione Liguria, Consorzio socio-assistenziale del Monregalese, ANCI Liguria e il Dipartimento delle Alpi Marittime. Quali sfide affrontate emergono problematiche comuni a molti territori interni e rurali tra cui spopolamento dell’entroterra e rischio idrogeologico ma anche poca differenziazione dell’offerta turistica ed esclusione dai circuiti classici.
“Paysages+ Aimables” è per contro uno dei progetti singoli nei quali il programma si declina, coperto con 2,3 milioni di euro circa e coinvolgente una serie di partner della zona di interesse.
Il suo obiettivo è di aumentare la qualità delle esperienze turistiche all’aria aperta e l’accessibilità dei servizi, promuovendo un modello virtuoso e consapevole per vivere il paesaggio, le tradizioni e i prodotti tipici a essi collegati.
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