Anziché riunirlo a Parigi, il primo ministro François Bayrou si è recato venerdì 27 giugno a Briançon per presiedere il Comitato interministeriale dedicato Giochi Olimpici e paralimpici invernali del 2030.
La visita ha riunito autorità regionali, dipartimentali e comunali. Il ministro dei Trasporti, Philippe Tabarot, che era presente, al pomeriggio si è spostato a Limone Piemonte, passando dal colle del Monginevro, per partecipare all’inaugurazione del nuovo Tunnel di Tenda.
Facciamo qui un riepilogo, perché si tratta di un passaggio da tenere in memoria.
Chi c’era
Tra i presenti, oltre al primo ministro François Bayrou figuravano tra gli altri Marie Barsacq, ministra dello Sport, della Gioventù e della vita associativa, Charlotte Parmentier Lecoq, ministra delegata all’autonomia e al handicap, Nathalie Delattre, ministra delegata al Turismo, Philippe Tabarot, ministro dei Trasporti.
Poi c’erano Fabrice Pannekoucke, presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, Renaud Muselier, presidente della Région Sud – Provence-Alpes-Côte d’Azur, Edgar Grospiron, presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici (COJOP), Amélie Oudéa-Castéra, presidente del Comitato Olimpico francese e Michel Barnier – ex primo ministro, ministro ed ex-commissario europeo – che segue il Comitato con un incarico specifico. Nell’insieme dell’evento vi erano poi altri rappresentanti politici, membri del parlamento, sindaci, tra cui quello di Briançon, Arnaud Murgia (che ha richiamato il tema del mercato immobiliare per cittadini, lavoratori e turisti) e il presidente del Dipartimento delle Alte Alpi, Jean-Marie Bernard.
Hanno anche visitato il Fort des Trois Têtes, destinato a diventare villaggio olimpico per gli atleti. L’intervento di riqualificazione, tra 120 e 130 milioni di euro, prevede un utilizzo a lungo termine anche dopo i Giochi, trasformando l’area in residenze per atleti, lavoratori stagionali e operatori turistici locali (appunto sul tema dell’immobiliare richiamato dal sindaco di Briançon, Arnaud Murgia).
Un patto per il controllo delle spese
Durante il Comitato interministeriale con François Bayrou a Briançon, è stato firmato il “pacte des financeurs“, un accordo che definisce le regole per controllare e pianificare le spese legate ai Giochi. L’obiettivo è garantire trasparenza finanziaria, gestione rigorosa delle risorse e sostenibilità economica per i territori coinvolti, e soprattutto di adottare strumenti di gestione e controllo con cui si possa comunicare ed esercitare il monitoraggio.
Oltre al patto, sullo sfondo, si tratta anche di costruire il finanziamento complessivo. Il tetto massimo di spesa è stato fissato a 2 miliardi di euro – ed è anche un messaggio di comunicazione politica – per l’organizzazione dell’evento e circa 1 miliardo per la realizzazione delle infrastrutture necessarie, sotto la supervisione della Solideo (Société de Livraison des Ouvrages Olympiques).
Secondo la ricostruzione de Le Monde, al momento, la parte dello Stato ammonta a 362 milioni di euro per il budget del Comitato Organizzatore dei Giochi (COJOP), presieduto dall’ex campione di sci acrobatico Edgar Grospiron. Le due Regioni che ospitano i giochi, la Région Sud e Auvergne-Rhône-Alpes, mettono ognuna 50 milioni di euro. La quota complessiva dei fondi pubblici destinata alla Solideo dovrebbe attestarsi a 800 milioni di euro. Si tratta dunque di una fase ancora di costruzione finanziaria, in cui le restanti quote sono ancora da elaborare. Ciò avviene nell’ambito dei bilancio delle diverse amministrazioni e del piano delle entrate dei Giochi, sulla base del programma approvato dal CIO insieme alla candidatura.
Il Pacte européen pour la Montagne
Il Comitato interministeriale con François Bayrou a Briançon ha inoltre fatto il punto sullo stato di avanzamento delle misure di sicurezza e dei progetti ambientali. Tra questi, la definizione di una roadmap per ridurre l’impatto ecologico dei cantieri e valorizzare le infrastrutture esistenti, in linea con gli obiettivi di tutela ambientale e sviluppo sostenibile.
Il primo ministro Bayrou e il presidente della Region Auvergne- Rhône Alpes Fabrice Pannekoucke hanno poi firmato un Pacte européen pour la Montagne. Il tema è da notare, anche perché Pannekoucke ha diversi dialoghi aperti sul tema montagna con altre Regioni europee (come la Valle d’Aosta o la Lombardia, o nell’ambito di EUSALP) e con i propri Dipartimenti.
L’accordo punta a far riconoscere le specificità delle aree montane in tutte le politiche europee, comprese quelle relative alla coesione (dunque sui fondi europei), alla transizione energetica e al turismo. Sarà presentato alla Commissione europea per garantire che le esigenze di questi territori siano considerate nel prossimo quadro finanziario dell’Unione Europea, a partire dal 2027. Nel Trattato di funzionamento dell’Unione europea, si ricorda, all’art. 174 c’è già una riferimento alla montagna.
Un piano per ferrovie e strade nella Région Sud da oltre 500 milioni
Durante l’incontro, è stato firmato un protocollo, a complemento sul contratto tra lo Stato e la Région Sud PACA, sul finanziamento delle mobilità, per un valore complessivo di 520 milioni di euro.
Il piano ha una prevalenza di spesa, 342 milioni, per la modernizzazione della linea ferroviaria Marsiglia-Briançon. I lavori sono attesi da molti anni e sono stati oggetto di molte iniziative e molte discussioni. Sono su 150 km di binari, sulla riduzione dei tempi di percorrenza e per l’introduzione di due collegamenti espressi aggiuntivi. Circa 150 milioni saranno invece investiti per migliorare la rete stradale delle Alpi del Sud, inclusa la tangenziale di Gap e le arterie principali verso Briançon e Grenoble.
Il finanziamento sarà sostenuto in parti uguali dallo Stato e dalla Région Sud (Provence-Alpes-Côte d’Azur), con un metodo abbastanza classico in Francia di condivisione di spese e responsabilità.
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