Il workshop online “Unblocking border regions” affronta gli ostacoli transfrontalieri e i modi per “sbloccare le regioni frontaliere” attraverso la cooperazione, in vista della politica di coesione post-2027. L’incontro si tiene il 24 settembre 2025, con la partecipazione di responsabili di progetti e programmi Interreg e di esperti, e sarà online.
I territori frontalieri sono d’altra parte tra le aree più esposte agli effetti delle barriere amministrative e giuridiche che frammentano lo spazio europeo. Il workshop esamina anche le nuove misure previste dal regolamento BRIDGEforEU, dedicato agli stessi territori.
Il ruolo del programma Interreg e il nuovo regolamento BRIDGEforEU
L’incontro si concentra sull’importanza della priorità ISO1 dei programmi Interreg, che promuove il miglioramento della governance attraverso la cooperazione. ISO1 ha reso possibile l’avvio di numerosi progetti transfrontalieri in varie aree di frontiera interna. Operando su diversi livelli istituzionali, affrontano direttamente gli ostacoli derivanti da differenze normative, infrastrutture inadeguate o mancanza di coordinamento tra autorità locali e nazionali.
Nel corso del workshop, interverranno rappresentanti istituzionali coinvolti direttamente nei progetti presentati. Marco Rolandi, della Regione Liguria, illustrerà l’esperienza del progetto Alcotraité nella cooperazione italo-francese. Maarten Vidal, esperto di cooperazione transfrontaliera presso il governo fiammingo – Cancelleria e Affari esteri, parlerà del progetto Schakelpunt Grensbelemmeringen nella regione di confine tra Fiandre in Belgio e Paesi Bassi. Infine, Melinda Istenes-Benczi, coordinatrice per le relazioni internazionali presso il Central European Service for Cross-Border Initiatives, presenterà il progetto ACCESS, focalizzato sugli ostacoli tra Ungheria e Slovacchia.
Il workshop è organizzato da ITEM (Institute for Transnational and Euregional cross border cooperation and Mobility), AEBR (Association of European Border Regions) e INTERACT, un progetto europeo che da vent’anni favorisce lo scambio di esperienze e il miglioramento dei programmi Interreg.
Con l’entrata in vigore del regolamento BRIDGEforEU del 6 maggio 2025, l’Unione Europea introduce uno strumento specifico per identificare e affrontare in modo sistematico gli ostacoli transfrontalieri.
Il workshop esplorerà il potenziale dei Cross-Border Coordination Points, meccanismi di raccordo tra territori frontalieri e autorità nazionali, pensati per facilitare la segnalazione e la risoluzione di problemi concreti. Il nuovo riferimento normativo punta a rafforzare la coesione tra gli Stati membri, portando l’intervento europeo sviluppato a livello locale in un legame diretto tra l’amministrazione centrale di ogni Stato e le zone frontaliere.
Ostacoli strutturali e soluzioni a legislazione invariata
Le barriere transfrontaliere possono assumere molteplici forme: differenze giuridiche e amministrative, infrastrutture carenti o incompatibili, sistemi occupazionali non coordinati, ostacoli linguistici e culturali. Questi problemi hanno conseguenze dirette sulla vita quotidiana dei cittadini: accesso più complesso ai servizi sanitari ed educativi, difficoltà nei trasporti pubblici, limitazioni nei servizi di emergenza. Inoltre, le imprese devono affrontare costi elevati e difficoltà operative, riducendo il potenziale economico dei territori interessati.
Attraverso iniziative come B-Solutions, la Commissione europea – insieme all’associazione per le regioni frontaliere (AEBR) ha promosso approcci sperimentali per risolvere problemi specifici nei settori della mobilità, della sanità e dell’ambiente. Il workshop del 24 settembre è un momento di confronto tra esperienze in preparazione della discussione sul nuovo regolamento BRIDGEforEU. Questa avrà luogo il 15 ottobre 2025, con il titolo “A Dialogue for Enhanced Cross-Border Cooperation to Shape the BRIDGEforEU Regulation”, durante la Settimana europea delle regioni e delle città.
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