Il 16 settembre 2025, Thonon-les-Bains ha ospitato la 3ᵉ edizione del Forum transfrontaliero sull’economia circolare. Più di 500 attori economici, istituzionali e regionali del bacino Francia-Vaud-Ginevra erano presenti per discutere le sfide dell’economia circolare. Al centro di questo incontro c’era un’ambizione: trasformare i modelli di produzione e consumo per rispettare i limiti del pianeta e creare valore locale.
È in questo contesto che è stato lanciato ufficialmente Pact’Matière, il primo piano d’azione transfrontaliero per un’economia circolare della Grande Ginevra. L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente l’impronta ambientali riguardo ai materiali, generando al contempo opportunità economiche e sociali.
Questo progetto transfrontaliero illustra anche la cooperazione tra istituzioni, autorità locali e attori economici. Si basa su politiche nazionali ed europee e fa parte del programma di finanziamento Interreg Francia-Svizzera.
Gestire il Pact’Matière per strutturare l’economia circolare transfrontaliera
Pact’Matière è la componente “economia circolare” del progetto PACTE, sviluppato nell’ambito del programma Interreg Francia-Svizzera. È guidato dalla Regione Auvergne-Rhône-Alpes per la parte francese e dal Cantone di Ginevra per la parte svizzera. Coinvolge gli otto membri del Groupement Local de Coopération Transfrontalière du Grand Genève, tra cui dipartimenti, regioni, città e cantoni.
La governance operativa è assicurata dal gruppo di lavoro “Grand Genève Circulaire” (GGC), con la partecipazione dei Services Industriels de Genève e della Fondation pour les Terrains Industriels. Questa struttura garantisce il coordinamento tra gli attori pubblici e privati per realizzare azioni concrete sul territorio.
Il piano si basa su un duplice approccio: un piano generale di 34 misure strategiche e un piano prioritario di 8 azioni a partire dal 2025. L’obiettivo è pianificare l’uso del suolo, sfruttare al meglio i flussi tessili, incorporare criteri circolari nei contratti di appalto pubblico e facilitare lo sdoganamento delle risorse locali.
Ridurre l’impronta materiale e creare valore locale
L’obiettivo principale del Pact’Matière è chiaro: ridurre l’impronta sui materiali della Grande Ginevra da 20 tonnellate per abitante all’anno a 4 tonnellate entro il 2050. La sfida è accompagnata da una posta in gioco economica, poiché la delocalizzazione del 10% delle importazioni potrebbe generare 5 miliardi di franchi svizzeri di produzione locale e 10.000 posti di lavoro, o addirittura 8 miliardi di franchi svizzeri se si considerano gli effetti indiretti.
Le aree alpine e rurali della regione ginevrina francese presentano il 40% di aree naturali e il 33% di terreni agricoli, contro solo l’11% di aree urbanizzate. Per queste aree, Pact’Matière offre delle opzioni concrete: circuiti agroalimentari brevi, recupero di materiali da costruzione e creazione di posti di lavoro nella riparazione e nel riciclaggio.
Tuttavia, il successo dipenderà dalla considerazione dei vincoli locali: disponibilità limitata di terreni, logistica complessa nelle valli alpine, protezione degli ambienti naturali e attività stagionali. L’integrazione di questi vincoli nelle azioni operative è essenziale se si vuole che i benefici siano sostenibili.
Applicazione dei quadri legislativi e garanzia di finanziamenti transfrontalieri
Pact’Matière è pienamente in linea con i principali quadri normativi nazionali ed europei. La legge francese AGEC richiede la riduzione delle plastiche monouso, la differenziazione dei rifiuti organici, l’indice di riparabilità e la lotta all’obsolescenza programmata, tutti elementi inclusi nei contratti di appalto pubblico della Grande Ginevra. Il Green Deal europeo stabilisce la rotta per la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. Promuove l’economia circolare in settori strategici. La revisione della legge svizzera sulla protezione dell’ambiente rafforza la base giuridica per il riutilizzo e il recupero dei rifiuti.
Allo stesso tempo, il programma Interreg Francia-Svizzera 2021-2027 fornisce un quadro di finanziamento e cooperazione per progetti transfrontalieri. I bandi tematici per i progetti sostengono iniziative sulla transizione ecologica, la mobilità sostenibile, l’innovazione e il turismo responsabile. In questo contesto, il Pact’Matière potrà beneficiare di un sostegno finanziario e tecnico per sperimentare e implementare le proprie azioni.
Il collegamento tra la legislazione nazionale, il quadro europeo e i meccanismi di finanziamento transfrontalieri rende il piano operativo e credibile. Inoltre, fornisce una solida base per sperimentare soluzioni innovative adattate alle realtà locali.
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