Aosta andrà al ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco e vicesindaco: il secondo turno si terrà domenica 12 ottobre e vedrà opposti, come candidati sindaco e vicesindaco, Raffaele Rocco insieme a Valeria Fadda e Giovanni Girardini insieme a Sonia Furci.

Raffaele Rocco è sostenuto da una coalizione autonomista in alleanza con forze progressiste. Giovanni Girardini ha una propria forza politica, Renaissance, affiancata dai partiti della destra nazionale, Lega Salvini, Fratelli d’Italia Forza Italia, che in queste elezioni si sono unite.

Al primo turno, di domenica 28 settembre, Rocco-Fadda hanno ottenuto il 45,29 %, mentre Girardini-Furci hanno raccolto il 42,69 %.

Gli altri due candidati appartengono a schieramenti verdi e di sinistra: si tratta di Eugenio Torrione (Alleanza Verdi Sinistra) e Diego Foti (Valle d’Aosta Aperta), hanno ottenuto rispettivamente il 6,87 % e il 5,16 %.

I dati dell’affluenza al primo turno e le attese per il voto

Il risultato del ballottaggio del 12 ottobre non è scontato, malgrado il vantaggio dell’area autonomista-progressista. Da un lato, dovrebbero convergere in modo relativamente spontaneo su Raffaele Rocco e Valeria Fadda i voti delle sinistre verdi ed ecologiste, dall’altro vi è sempre l’incognita del livello di partecipazione e affluenza al secondo turno. Infine, il contesto di queste elezioni va inquadrato in uno scontro con le forze autonomiste avviato dai partiti di destra nazionali, anche sul piano ideologico, che si evidenziato nelle elezioni per il Consiglio Valle.

Nel polo di Aosta dello scrutinio regionale, la coalizione delle destre ha raggiunto il 35,62% dei consensi, rispetto al più basso 30% a livello regionale complessivo: una maggiore attenzione dunque nel capoluogo per i partiti nazionali.

Al primo turno, l’affluenza definitiva nel capoluogo valdostano è stata del 57,64%, più bassa della media regionale (62,41% per le comunali): nello stesso giorno si è anche votato per il Consiglio Valle. Alle precedenti elezioni comunali ad Aosta del 2020 aveva votato il 64,14% e al secondo turno di ballottaggio, in cui aveva prevalso lo schieramento autonomista progressista con Gianni Nuti, il 45,93%.

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