Torino subisce un nuovo episodio di inquinamento, con un degrado della qualità dell’aria: da sabato 11 a lunedì 13 ottobre 2025, la città ha attivato il livello 1 (arancio), che introduce limitazioni aggiuntive alla circolazione dei veicoli più inquinanti.
La decisione arriva in seguito al superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo (µg/m³) di polveri sottili (PM10) per tre giorni consecutivi. La soglia impone misure per tutelare la salute pubblica.
Verranno poi effettuate nuove misurazioni e si vedrà se prolungare le misure nei giorni successivi. L’efficacia delle misure e una variazione meteorologica potrebbero consentire un miglioramento del dato, ma le previsioni del tempo confermano tempo stabile e soleggiato, nell’anticiclone delle Azzorre.
Durante questi tre giorni, fino a lunedì 13 ottobre, oltre alle restrizioni già in vigore tutto l’anno, è stata vietata la circolazione anche ai veicoli diesel Euro 3, 4 e 5 destinati al trasporto di persone e merci. Il divieto è attivo tutti i giorni, appunto anche di sabato e domenica, dalle 8 alle 19. Le limitazioni strutturali, che rimangono sempre valide, prevedono già il blocco di benzina Euro 0, 1 e 2, diesel Euro 0, 1 e 2, nonché GPL e metano Euro 0 e 1, 24 ore su 24.
La qualità dell’aria nella pianura Padana
Negli ultimi giorni, in ragione dell’alta pressione e della stabilità dell’aria, che non circola, l’insieme della Pianura padana ha osservato un peggioramento. A Milano, sabato 10 ottobre 2025 – la stazione ARPA di viale Marche ha registrato 97 µg/m³ di PM10, quasi il doppio del limite giornaliero consentito (50 µg/m³).
Varie città presentano valori critici, come a Magenta (MI) con 78 µg/m³, Vigevano (PV) con 72, Pavia con 66 e Mantova con 58 µg/m³, malgrado nel weekend il traffico sia ridotto.
Le misure di contenimento del fenomeno sono state adottate a livello interregionale.
Come fanno Piemonte e le regioni della Pianura Padana a regolarsi
Sulla base della Direttiva Europea 2008/50/CE, che discussa e approvata da tutti gli Stati membri a livello di Consiglio, sono i singoli Stati ad adottare specifici piani per la qualità dell’aria. In Italia, vista la situazione dell’area, nel 2017 Ministero dell’Ambiente e le Regioni del Nord hanno adottato il “Nuovo accordo di programma per il Bacino Padano”. La Regione Piemonte ha recepito i punti dell’accordo in una delibera del 2017.
Ci sono dunque misure a “semaforo”: verde, arancione (livello 1, quelle attuali) e rosso (livello 2).
Intanto, ci sono restrizioni valide tutto l’anno, che vietano la circolazione ai veicoli più vecchi e inquinanti. Poi, tra autunno e primavera, nel periodo di maggiore rischio per la qualità dell’aria, tra il 15 settembre 2025 e il 15 aprile 2026 le restrizioni si estendono anche ai diesel Euro 3 e 4 nei giorni feriali, dalle 8 alle 19, e ai ciclomotori e motocicli Euro 0 e 1, tutti i giorni, 24 ore su 24. Ci sono poi altre misure, sui fuochi anche agricoli, sui mezzi di sfalcio ecc.
I corridoi in deroga
La Città di Torino e la Regione Piemonte hanno comunque adottato una serie di deroghe alle misure di restrizione.
Per esempio, i mezzi possono viaggiare liberamente sulla tangenziale di Torino, percorrere tutto l’asse nord-sud a est della città (corso Casale e corso Moncalieri), proprio a fianco del fiume Po, oltre che circolare in collina.
Possono entrare in alcuni assi: per esempio al Lingotto e alle Molinette, oppure nel corridoio che dalla tangenziale va in corso Grosseto, via Sansovino, Corso Regina Margherita e ritorna in tangenziale più a sud. Nella carta qui sotto, anche se meno visibili, i corriodoi in deroga sono in colore verde.
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